Il Papa: tre anni di guerra in Ucraina, "ricorrenza dolorosa e vergognosa per l'umanità”
Francesca Sabatinelli – Città del Vaticano
Ancora una volta l’Angelus domenicale è occasione per Francesco per ringraziare tutti coloro che stanno mostrando affetto in questi giorni che lo vedono proseguire il ricovero al Policlinico Gemelli. Il suo pensiero, così come anche avvenuto all’Angelus di domenica scorsa, 16 febbraio, è rivolto a tutto il personale sanitario che si sta prendendo cura della sua salute.
Da parte mia, proseguo fiducioso il ricovero al Policlinico Gemelli, portando avanti le cure necessarie; e anche il riposo fa parte della terapia! Ringrazio di cuore i medici e gli operatori sanitari di questo Ospedale per l’attenzione che mi stanno dimostrando e per la dedizione con cui svolgono il loro servizio tra le persone malate
Tra le molte manifestazioni di vicinanza, in particolare Francesco indica quelle espresse dai più piccoli.
In questi giorni mi sono giunti tanti messaggi di affetto e mi hanno particolarmente colpito le lettere e i disegni dei bambini. Grazie per questa vicinanza e per le preghiere di conforto che ho ricevuto da tutto il mondo! Affido tutti all’intercessione di Maria e vi chiedo di pregare per me.
Il saluto ai partecipanti ai Giubileo dei Diaconi
Il Papa rivolge poi il suo saluto ai candidati al diaconato e a tutti i partecipanti al Giubileo dei Diaconi, svoltosi nei giorni scorsi in Vaticano, e che questa mattina hanno preso parte, nella Basilica di San Pietro, alla messa presieduta, come delegato dal Papa, da monsignor Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione che ha letto l’omelia preparata dal Pontefice. A tutti loro quindi arriva l’invito del Pontefice a perseguire la strada dell’amore nell’esercizio del loro apostolato.
Cari fratelli Diaconi, voi vi dedicate all’annuncio della Parola e al servizio della carità; svolgete il vostro ministero nella Chiesa con parole e opere, portando l’amore e la misericordia di Dio a tutti. Vi esorto a continuare con gioia il vostro apostolato e – come ci suggerisce il Vangelo di oggi – ad essere segno di un amore che abbraccia tutti, che trasforma il male in bene e genera un mondo fraterno. Non abbiate paura di rischiare l’amore!
Ucraina, anniversario vergognoso
Francesco quindi, così come non manca di fare in ogni occasione possibile, chiama i fedeli a pregare per la pace in tutti quei Paesi che stanno vivendo drammatici conflitti, dalla Palestina al Sudan, con un pensiero particolare all’Ucraina, che domani, 24 febbraio, vivrà il terzo anniversario dell’inizio della guerra: una vergogna, è la sua denuncia, per il mondo intero.
Si compie domani il terzo anniversario della guerra su larga scala contro l’Ucraina: una ricorrenza dolorosa e vergognosa per l’intera umanità! Mentre rinnovo la mia vicinanza al martoriato popolo ucraino, vi invito a ricordare le vittime di tutti i conflitti armati e a pregare per il dono della pace in Palestina, in Israele e in tutto il Medio Oriente, in Myanmar, nel Kivu e in Sudan
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