Al via, in Italia e nel mondo, i nuovi corsi per Animatori Laudato si’
Giada Aquilino - Città del Vaticano
“Va’ e ripara la nostra casa”. Sulle orme di San Francesco d’Assisi, parte martedì prossimo 13 aprile il nuovo . Formati dal (Gccm), sono circa 17 mila in tutto il mondo: in comune hanno l’aver fatto propria l’ sentendo “forte dentro di loro il grido dei poveri e della terra”, spiega a Pope Cecilia Dall’Oglio, direttrice associata dei programmi europei del Movimento cattolico mondiale per il clima. Si tratta di persone perlopiù impegnate all'interno di realtà parrocchiali, associative e religiose ma anche di quanti sentono in modo particolare la chiamata all'ecologia integrale, mettendosi al servizio delle proprie comunità: “la sfida - dice - è sui territori, con molti degli Animatori che danno vita a Circoli Laudato si’, piccole comunità che si ritrovano per vivere nella preghiera, radicati nella fede con la loro
conversione ecologica, per camminare insieme verso stili di vita sostenibili e per difendere i più vulnerabili”.
Quattro sessioni on line
“Il numero degli Animatori nel mondo è cresciuto di anno in anno: il programma di formazione che sta ripartendo in questi giorni - spiega la rappresentante del Gccm - è organizzato in inglese, spagnolo, portoghese, polacco, italiano e stiamo sperimentando anche il francese”. In Italia il programma è stato avviato nel 2019 e ad oggi si contano 1.800 Animatori. Il corso di questa primavera, on line per le restrizioni dovute alla pandemia, viene lanciato simbolicamente da Assisi: si compone di 4 sessioni della durata di un’ora fino al 4 maggio, con un questionario di valutazione al termine di ciascun incontro virtuale. Prevista inoltre un’attività da realizzare in occasione della chiusura dell’Anno speciale di Anniversario dell’enciclica del Pontefice, che si concluderà il prossimo 24 maggio, e del Tempo del Creato 2021 (dal 1° settembre al 4 ottobre) il cui tema sarà “Una casa per tutti? Rinnovare l’oikos di Dio”.
I contribuiti
Il corso prevede l’approfondimento della Laudato si’ attraverso il contributo di diversi relatori, tra cui monsignor Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, monsignor Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, monsignor Vincenzo Carmine Orofino, vescovo di Tursi-Lagonegro, Marika Arcopinto del Progetto Policoro della diocesi di Acerra, l’esploratore Alex Bellini, l’inviato di Avvenire Nello Scavo, la professoressa Stefania Papa dell’Università Vanvitelli.
Il senso della partecipazione
La caratteristica di questo appuntamento, le cui , è la realizzazione “in forte partenariato”, spiega Cecilia Dall’Oglio. “Il corso è promosso dal Movimento Cattolico Mondiale per il Clima che, di fatto, è già un'alleanza di organizzazioni cattoliche, ma lo portiamo avanti con delle realtà particolari. Voglio fare l'esempio dell'Associazione Papa Giovanni XXIII: uno dei responsabili, Edoardo Barbarossa, nel corso dell'ultima riunione con i partner ha sottolineato la valenza fondamentale che la partecipazione al corso Animatori Laudato si’ dello scorso anno ha rappresentato per la propria realtà, evidenziando come la conversione ecologica ne stia rinnovando la vocazione e facendo presente come ben 100 membri della comunità abbiano già partecipato. Tutti loro hanno sottolineato l’importanza di incrociare storie con altri con cui non si sarebbero altrimenti mai incontrati. Quindi una ulteriore caratteristica del nostro corso italiano è la provenienza dei partecipanti - e dei futuri Animatori - che arrivano da tantissime realtà e rappresentano tantissimi carismi presenti nella Chiesa”.
Un lavoro di connessione
Cecilia Dall’Oglio nomina poi la “bellissima” esperienza di Rossella, che ha partecipato lo scorso anno al corso Animatori Laudato si’ di Reggio Calabria
e ha coinvolto tutta l'Associazione delle famiglie italiane, più di 17 mila famiglie socie, che quest’anno nel nuovo corso sono partner, come pure l'Associazione delle famiglie numerose. Ricorda anche suor Maria Lucia, delle Figlie di Maria Ausiliatrice della Sicilia, che al termine del corso del 2020 ha dato vita con le consorelle ed il direttivo regionale ad un Anno dedicato all’enciclica in tutta la Sicilia. “Proprio il fatto - spiega - che promuoviamo il corso insieme ad altre associazioni, l’Azione Cattolica, la Fuci, l’Agesci, permette tutto un lavoro che viene dopo, lo mette in moto: si cerca di connettere tutti questi animatori in Italia e nel mondo”. Proprio la pandemia che stiamo vivendo da emergenza si trasforma in occasione, aggiunge la direttrice associata dei programmi europei del Movimento. “Abbiamo voluto mettere nel sottotitolo del nostro corso le parole pronunciate dal Papa nella Messa di Pentecoste 2020: «peggio di questa crisi, c’è solo il dramma di sprecarla». L’impegno è proprio quello di rispondere con responsabilità e non sprecare il dramma che stiamo vivendo ma, anzi, remare all'unisono con tutti gli altri per aiutare veramente questa barca a invertire la rotta”.
L’impegno per i migranti climatici
L’azione del Movimento Cattolico Mondiale per il Clima prosegue. Il 22 aprile ricorre l’Earth Day, a fine maggio si celebra la chiusura dell’Anno speciale di anniversario della Laudato si’, poi il Tempo del Creato. Il Gccm, “grazie al team africano, è molto impegnato in campagne contro il saccheggio delle risorse dei Paesi più poveri e per la corresponsabilità dell’intera famiglia umana, anche in vista del vertice delle Nazioni Unite sulla biodiversità e sulla nuova Cop sul clima”, riferisce Cecilia Dall’Oglio. In particolare durante il Tempo del Creato, prosegue, “saremo impegnati nella preghiera e nell’azione, in unione con le realtà che si occupano qui in Italia degli sfollati climatici, dei rifugiati e dei migranti. Quest’anno a promuovere il corso sono anche il Jesuit Social Network Italia e gli scalabriniani, per essere ancora più vicini a coloro che nei nostri Paesi portano il volto umano della crisi climatica: sono i più colpiti dagli effetti disastrosi dei cambiamenti climatici ma sono anche le popolazioni che meno hanno contribuito al riscaldamento della terra, come ci ha ricordato il nella prefazione agli ultimi . E questo sarà un altro impegno per noi, anche a livello ecumenico: quello di promuovere eventi, ma soprattutto processi e preghiere per costruire la casa di tutti”.
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