Il Papa: la guerra, virus senza ancora ¡°vaccino¡±. Impegnarsi per guarire il mondo
Salvatore Cernuzio ¨C Città del Vaticano
Dopo la notte buia del Covid, la sciagura della guerra. Se al coronavirus è stato tuttavia trovato un vaccino, alla barbarie dei conflitti ¨C in Ucraina, come in altre parti del mondo ¨C sembra ancora non esserci un rimedio. Parla ad un¡¯umanità resa vulnerabile dagli eventi degli ultimi anni, il Papa, nel Messaggio per la 56.ma Giornata mondiale della Pace che si celebra il 1° gennaio 2023, nel quale si appella anche a governanti, responsabili delle Organizzazioni internazionali e leaders religiosi chiedendo un impegno congiunto per ¡°guarire¡± il mondo e anche sviluppare ¡°politiche adeguate¡± per accogliere e integrare i migranti.
Nel cuore della notte
Nel documento, firmato l¡¯8 dicembre, Solennità dell¡¯Immacolata, il Papa torna indietro al 2020, cioè alla crisi generata dalla pandemia di coronavirus che ¨C come scrive ¨C ¡°ci ha fatto piombare nel cuore della notte, destabilizzando la nostra vita ordinaria, mettendo a soqquadro i nostri piani e le nostre abitudini, ribaltando l¡¯apparente tranquillità anche delle società più privilegiate, generando disorientamento e sofferenza, causando la morte di tanti nostri fratelli e sorelle¡±.
Spinti nel vortice di sfide improvvise e in una situazione che non era del tutto chiara neanche dal punto di vista scientifico, il mondo della sanità si è mobilitato per lenire il dolore di tanti e per cercare di porvi rimedio; così come le Autorità politiche, che hanno dovuto adottare notevoli misure in termini di organizzazione e gestione dell¡¯emergenza.
Malessere, contraddizioni, disuguaglianze
Assieme alle manifestazioni fisiche, il Covid-19 ¨C osserva il Papa - ha provocato ¡°un malessere generale¡± alimentato da restrizioni e isolamento. Ha inoltre toccato ¡°nervi scoperti dell¡¯assetto sociale ed economico, facendo emergere contraddizioni e disuguaglianze¡± ed ha ¡°aggravato la solitudine¡± e ¡°minacciato la sicurezza lavorativa¡±, in particolare dei tanti ¡°lavoratori informali¡± rimasti senza impiego e senza supporti. Unito a tutto questo, la pandemia ha fatto emergere anche ¡°le zone più pacifiche¡± del mondo ¡°innumerevoli fragilitࡱ, insieme a ¡°conflitti sociali, frustrazioni e violenze¡±.
Dalle crisi non si esce mai uguali
Da quello che è stato un terremoto per gli equilibri mondiali, tuttavia, l¡¯umanità ha tratto più di una lezione. Anzitutto, ribadisce Papa Francesco, la consapevolezza che ¡°dai momenti di crisi non si esce mai uguali: se ne esce o migliori o peggiori¡±. E che quindi ¡°abbiamo tutti bisogno gli uni degli altri, che il nostro tesoro più grande, seppure anche più fragile, è la fratellanza umana¡± e ¡°che nessuno può salvarsi da solo¡±.
Abbiamo anche imparato che la fiducia riposta nel progresso, nella tecnologia e negli effetti della globalizzazione non solo è stata eccessiva, ma si è trasformata in una intossicazione individualistica e idolatrica, compromettendo la garanzia auspicata di giustizia, di concordia e di pace.
Insieme
Per Papa Francesco si tratta di vere e proprie ¡°scoperte positive¡±. Nel Messaggio ne elenca alcune: ¡°Un ridimensionamento di certe pretese consumistiche; un senso rinnovato di solidarietà che ci incoraggia a uscire dal nostro egoismo per aprirci alla sofferenza degli altri e ai loro bisogni; nonché un impegno, in certi casi veramente eroico, di tante persone che si sono spese perché tutti potessero superare al meglio il dramma dell¡¯emergenza¡±. Tutto questo ha dimostrato l'importanza di agire "insieme": ¡°Le risposte più efficaci alla pandemia - scrive il Pontefice - sono state, in effetti, quelle che hanno visto gruppi sociali, istituzioni pubbliche e private, organizzazioni internazionali uniti per rispondere alla sfida, lasciando da parte interessi particolari. Solo la pace che nasce dall¡¯amore fraterno e disinteressato può aiutarci a superare le crisi personali, sociali e mondiali¡±.
Il flagello della guerra
Al tempo stesso, ¡°nel momento in cui abbiamo osato sperare che il peggio della notte della pandemia da Covid-19 fosse stato superato, una nuova terribile sciagura si è abbattuta sull¡¯umanitࡱ. Un ¡°altro flagello¡±, lo definisce il Papa, ¡°un¡¯ulteriore guerra, in parte paragonabile al Covid-19, ma tuttavia guidata da scelte umane colpevoli¡±: la guerra in Ucraina. Guerra che ¡°miete vittime innocenti e diffonde incertezza, non solo per chi ne viene direttamente colpito, ma in modo diffuso e indiscriminato per tutti, anche per quanti, a migliaia di chilometri di distanza, ne soffrono gli effetti collaterali ¨C basti solo pensare ai problemi del grano e ai prezzi del carburante¡±.
Virus difficile da sconfiggere
Di certo, annota Francesco, ¡°non è questa l¡¯era post-Covid che speravamo o ci aspettavamo¡±.
Questa guerra, insieme a tutti gli altri conflitti sparsi per il globo, rappresenta una sconfitta per l¡¯umanità intera e non solo per le parti direttamente coinvolte. Mentre per il Covid-19 si è trovato un vaccino, per la guerra ancora non si sono trovate soluzioni adeguate. Certamente il virus della guerra è più difficile da sconfiggere di quelli che colpiscono l¡¯organismo umano, perché esso non proviene dall¡¯esterno, ma dall¡¯interno del cuore umano, corrotto dal peccato.
La guarigione della società e del pianeta
Davanti a questo cosa fare? Il primo passo è ¡°lasciarci cambiare il cuore¡± da Dio affinché ¡°trasformi i nostri criteri abituali di interpretazione del mondo e della realtࡱ. Nel concreto significa che ¡°non possiamo più pensare solo a preservare lo spazio dei nostri interessi personali o nazionali, ma dobbiamo pensarci alla luce del bene comune, con un senso comunitario, ovvero come un ¡®noi¡¯ aperto alla fraternità universale¡±.
Non possiamo perseguire solo la protezione di noi stessi, ma è l¡¯ora di impegnarci tutti per la guarigione della nostra società e del nostro pianeta, creando le basi per un mondo più giusto e pacifico, seriamente impegnato alla ricerca di un bene che sia davvero comune.
Tutto interconesso
¡°Le tante crisi morali, sociali, politiche ed economiche che stiamo vivendo sono tutte interconnesse, e quelli che guardiamo come singoli problemi sono in realtà uno la causa o la conseguenza dell¡¯altro¡±, rimarca ancora Jorge Mario Bergoglio nel Messaggio. Da qui una sorta di ¡®decalogo¡¯ utile a far fronte alle sfide del mondo moderno ¡°con responsabilità e compassione¡±: ¡°Rivisitare il tema della garanzia della salute pubblica per tutti¡±, scrive anzitutto il Papa, ¡°promuovere azioni di pace per mettere fine ai conflitti e alle guerre che continuano a generare vittime e povertࡱ; ¡°prenderci cura in maniera concertata della nostra casa comune¡±; ¡°attuare chiare ed efficaci misure per far fronte al cambiamento climatico¡±; ¡°combattere il virus delle disuguaglianze¡±; ¡°garantire il cibo e un lavoro dignitoso per tutti¡±.
Accoglienza e integrazione degli "scartati"
¡°Lo scandalo dei popoli affamati ci ferisce¡±, afferma Francesco, e tra le azioni da compiere aggiunge pure quella di ¡°sviluppare, con politiche adeguate, l¡¯accoglienza e l¡¯integrazione, in particolare nei confronti dei migranti e di coloro che vivono come scartati nelle nostre societࡱ. Solo spendendoci in queste situazioni, conclude il Papa, sarà possibile ¡°costruire un mondo nuovo¡±.
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