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Salvatore Cernuzio - Città del Vaticano

Guerre, conflitti, ingiustizie, paradossi sociali. Dietro a tutto questo, un鈥檜nica matrice: 鈥淟a cupidigia鈥�. Papa Francesco all鈥橝ngelus denuncia dinanzi ai 12 mila fedeli presenti in Piazza San Pietro quella che 鈥�è una malattia pericolosa anche per la società鈥�, la cupidigia appunto, a causa della quale 鈥渟iamo arrivati oggi ad altri paradossi, a un鈥檌ngiustizia come mai prima nella storia, dove pochi hanno tanto e tanti hanno poco o niente鈥�.

Pensiamo anche alle guerre e ai conflitti: quasi sempre c鈥檈ntrano la brama di risorse e ricchezze. Quanti interessi ci sono dietro a una guerra! Di sicuro uno di questi è il commercio delle armi. Questo commercio è uno scandalo a cui non dobbiamo e non possiamo rassegnarci

(Ascolta il servizio con la voce del Papa)

Tante famiglie litigano per l'eredità 

Dalla finestra del Palazzo Apostolico, il Papa commenta nella sua il Vangelo di questa domenica in cui un uomo, rivolgendosi a Gesù, dice: 鈥淢aestro, di鈥� a mio fratello che divida con me l鈥檈redità鈥�. 鈥淧roblemi simili sono ancora all鈥檕rdine del giorno鈥�, afferma Francesco: 鈥淨uanti fratelli e sorelle, quanti membri della stessa famiglia purtroppo litigano, e magari non si parlano più, a causa dell鈥檈redità!鈥�.

La cupidigia, malattia che distrugge le persone

La risposta che Gesù offre a quell鈥檜omo non è dettagliata, non entra nei particolari, ma va alla radice delle divisioni causate dal possesso delle cose: 鈥淭enetevi lontani da ogni cupidigia鈥�. 鈥淐he cos鈥�è la cupidigia?鈥�, domanda infatti il Pontefice.

È l鈥檃vidità sfrenata di beni, il volere sempre arricchirsi. È una malattia che distrugge le persone, perché la fame di possesso crea dipendenza. Soprattutto chi ha tanto non si accontenta mai: vuole sempre di più, e solo per sé. Ma così non è più libero: è attaccato, è schiavo di ciò che paradossalmente doveva servirgli per vivere libero e sereno

Il Papa durante l'Angelus

La tentazione dei soldi

Dal 鈥�servirsi del denaro鈥� si passa infatti ad essere 鈥�servo del denaro鈥�, sottolinea il Papa. Gesù stesso, prosegue, 鈥渙ggi ci insegna che, al cuore di tutto questo, non ci sono solo alcuni potenti o certi sistemi economici: al centro c鈥�è la cupidigia che è nel cuore di ciascuno鈥�.

L鈥檌nvito del Papa è a un personale esame di coscienza:

Come va il mio distacco dai beni, dalle ricchezze? Mi lamento per ciò che mi manca o so accontentarmi di quello che ho? Sono tentato, in nome dei soldi e delle opportunità, di sacrificare le relazioni e il tempo per gli altri? E ancora, mi capita di sacrificare sull鈥檃ltare della cupidigia la legalità e l鈥檕nestà?

Culto e idolatria

鈥淎ltare鈥�, una parola non usata casualmente da Papa Francesco: 鈥淚 beni materiali, i soldi, le ricchezze possono diventare un culto, una vera e propria idolatria鈥�, spiega infatti. Perciò Gesù usa 鈥減arole forti鈥� e dice che 鈥�non si possono servire due padroni鈥�. 鈥淪tiamo attenti 鈥� rimarca il Pontefice - non dice Dio e il diavolo, oppure il bene e il male, ma Dio e le ricchezze. Servirsi delle ricchezze sì; servire la ricchezza no: è idolatria, è offendere Dio".

Dio, il più ricco di tutti

Qualcuno forse potrebbe pensare che non si può desiderare di essere ricchi. 鈥淐erto che si può, anzi, è giusto desiderarlo, è bello diventare ricchi, ma ricchi secondo Dio! Dio è il più ricco di tutti: è ricco di compassione, di misericordia鈥�, afferma Francesco.

La sua ricchezza non impoverisce nessuno, non crea litigi e divisioni. È una ricchezza che ama dare, distribuire, condividere.

鈥淎ccumulare beni materiali non basta a vivere bene鈥�, è quindi il messaggio che il Papa vuole lasciare ai fedeli con la sua catechesi domenicale. 鈥淟a vita non dipende da ciò che si possiede. Dipende invece dalle buone relazioni: con Dio, con gli altri e anche con chi ha di meno鈥�.

I fedeli in piazza San Pietro per l'Angelus del Papa

Quale eredità lasciare?

Da qui, ancora, una serie di domande a cui rispondere scavando nella propria anima:

Io, come voglio arricchirmi? Secondo Dio o secondo la mia cupidigia? E tornando al tema dell鈥檈redità, quale eredità voglio lasciare? Soldi in banca, cose materiali, o gente contenta attorno a me, opere di bene che non si dimenticano, persone che ho aiutato a crescere e maturare?

La preghiere per il popolo ucraino

Al termine dell'Angelus, il Papa ha ricordato il suo "pellegrinaggio penitenziale" compiuto in Canada e concluso ieri, ringraziando autorità civili, capi indigeni e vescovi per l'accoglienza riservatagli, ma anche tutti coloro che lo hanno accompagnato con la preghiera. "Durante il viaggio non ho mai smesso per il popolo ucraino aggredito e martoriato, chiedendo a Dio di liberarlo dal flagello della guerra", ha aggiunto il Papa, rinnovando l'appello per la pace: "Fermarsi e negoziare. Che la saggezza ispiri passi concreti di pace".

Il saluto ai confratelli gesuiti

Nell'odierna festa di Sant'Ignazio di Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù, di cui lui stesso è membro, Jorge Mario Bergoglio ha rivolto un "saluto affettuoso ai miei confratelli gesuiti": "Continuate a camminare con zelo e con gioia nel servizio del Signore, siate coraggiosi".