Papa a Scholas Occurentes: il bullismo si vince con il dialogo
Benedetta Capelli – Città del Vaticano
In occasione dello “#StopCyberbullyingDay/24h Scholas Talks: Conferenza online su bullismo e cyberbullismo”, evento organizzato dalla fondazione Pontificia Scholas Occurrentes, Papa Francesco ha inviato un nel quale esorta i giovani a trovare la propria identità attraverso “un percorso di dialogo, un percorso di riflessione, un percorso interno”.
Si attacca per sentirsi persona
Sminuire l’altro per sentirsi realizzato. Papa Francesco fotografa così il fenomeno del bullismo ricordando che è lecito guardare le persone dall’alto in basso solo quando si tende una mano all’altro per aiutarlo a rialzarsi. Quando nei gruppi, a scuola, nei quartieri, “ci sono espressioni di aggressione, di bullismo, si vede la povertà dell'identità di chi attacca, di chi ha bisogno di attaccare per sentirsi una persona. In farmacia – dice il Papa - non vendono rimedi contro il bullismo, i laboratori non hanno ancora trovato una formula; nel frattempo, cosa fare? L’unico modo è quello di condividere, di vivere insieme, di dialogare, di ascoltare l'altro, di prendere tempo per camminare insieme, di prendere tempo perché è il tempo che fa la relazione”.
Non aver paura di dialogare
Francesco esorta a non lasciarsi intimorire dall’altro perché “ognuno di noi ha qualcosa di buono da dare all'altro, ognuno di noi ha bisogno di ricevere qualcosa di buono dall'altro”. Il dialogo ci aiuta nel camminare insieme nel pieno rispetto delle nostre diversità. Per il Pontefice è necessario “dichiarare guerra al bullismo perché sminuisce la dignità”, suggerisce la via del dialogo, dell’ascolto per arrivare alla pace.
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