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Papa Francesco incontra il presdinete Zamagni e i partecipanti all' Assemblea Plenaria della Pontificia Accademia Scienze Sociali, 2 maggio 2019 Papa Francesco incontra il presdinete Zamagni e i partecipanti all' Assemblea Plenaria della Pontificia Accademia Scienze Sociali, 2 maggio 2019 

Il Papa al vertice dei giudici americani con un nuovo documento sui diritti sociali

Stasera Papa Francesco chiude in Vaticano il summit panamericano dei giudici sui diritti sociali e il suo magistero pontificio, organizzato dalla Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. E presenta un nuovo documento sull¡¯importanza della tutela dei diritti sociali

Alessandro Di Bussolo ¨C Città del Vaticano

Oggi pomeriggio, poco prima delle 18, Papa Francesco chiuderà in Vaticano, nella Casina Pio IV, il vertice panamericano dei giudici sui diritti sociali e il suo magistero pontificio, organizzato dalla Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. Nel corso del suo intervento davanti ad un centinaio di partecipanti, magistrati e funzionari giudiziari americani, dall¡¯Argentina al Canada, e membri dell¡¯Accademia, il Papa presenterà un nuovo documento sull¡¯importanza della tutela dei diritti sociali.

Il secondo vertice sul tema, dopo quello del 2018 a Buenos Aires

Il summit che si è aperto il 3 giugno segue quello tenuto, con ben 300 partecipanti, il 4 giugno 2018 presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Buenos Aires. L¡¯Accademia presieduta dall¡¯economista Stefano Zamagni, ha invitato i giudici a riflettere sull'ispirazione giuridica radicata nei documenti fondamentali del magistero di Papa Francesco, dopo un primo vertice mondiale organizzato negli stessi giorni del 2016 ¡°Contro il traffico delle persone umane e il crimine organizzato¡±.

Il Papa nel 2016: senza giustizia non c¡¯è sviluppo sostenibile

In quell¡¯occasione, la Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, chiamata da Francesco a dar corpo al progetto ¡°umano e cristiano¡± di ¡°liberare l¡¯umanità dalle nuove schiavitù e dal crimine organizzato¡±, convocò giudici e pubblici ministeri provenienti da tutto il mondo, ¡°con esperienza e saggezza pratica ¨C -  nello sradicamento della tratta, del traffico di persone e della criminalità organizzata¡±. Papa Francesco chiese ai giudici presenti di ¡°realizzare la propria vocazione¡±: ¡°stabilire la giustizia, senza la quale non vi è ordine, né sviluppo sostenibile e integrale, né tantomeno pace sociale¡±.

Giudici liberi dalla corruzione e dalle minacce di morte

E raccomandò loro di guardarsi ¡°dal cadere nella ragnatela delle corruzioni¡±, di fronte ai trafficanti di persone e al crimine organizzato. Perché per farsi carico della vostra vocazione, spiegò il Papa, dovete sentirvi e proclamarvi ¡°giudici e pubblici ministeri liberi¡±. Liberi, chiarì, ¡°Dalle pressioni dei governi; liberi dalle istituzioni private e, naturalmente, liberi dalle ¡®strutture di peccato¡¯ di cui parlava il mio predecessore san Giovanni Paolo II, in particolare liberi da quella ¡°struttura di peccato¡¯ che è la criminalità organizzata¡±. Io so, confidò ancora Francesco, ¡°che voi siete sottoposti a pressioni, sottoposti a minacce in tutto questo; e...

¡°so che oggi essere giudici, essere pubblici ministeri significa rischiare la pelle, e questo merita un riconoscimento al coraggio di quelli che vogliono continuare ad essere liberi nell¡¯esercizio delle loro funzione giuridica. Senza questa libertà, il potere giudiziario di una nazione si corrompe e genera corruzione. Tutti conosciamo la caricatura della giustizia, in questi casi: la giustizia con gli occhi bendati: le cade la benda e le tappa la bocca.¡±

Il giudice, prima caratteristica di una società di popolo

Il Pontefice ricordò che Mosè ebbe bisogno ¡°di istituire 70 giudici perché lo aiutino, che giudichino i casi: il giudice, a cui si ricorre¡±. Nel processo di ¡°liquefazione¡± del popolo nella ¡°mera identità nominale di un cittadino¡±, spiegò Papa Francesco, ¡°il giudice è la prima caratteristica di una società di popolo¡±. E ringraziò gli ambasciatori presso la Santa Sede che avevano collaborato attivamente per la realizzazione del vertice. Gli ambasciatori ¡°che non hanno sentito questa necessità ¨C aggiunse il Papa - o che se ne sono lavati le mani, o hanno pensato che non era poi così necessario, li aspettiamo per la prossima riunione¡±.

Dare speranza nel fare la giustizia: alle vittime e ai carnefici

I giudici, spiegò ancora Francesco ¡°sono chiamati oggi più che mai a porre grande attenzione alle necessità delle vittime. Sono le prime che devono essere riabilitate e reintegrate nella società, e per loro si deve perseguire una lotta senza quartiere ai trafficanti e ai carnefici¡±. Il lavoro non finisce con la sentenza, aggiunse, ¡°finisce dopo, facendo in modo che ci sia un accompagnamento, una crescita, un reinserimento, una riabilitazione della vittima e del carnefice¡±. Voi, concluse rivolgendosi a i giudici di tutto il mondo, ¡°siete chiamati a dare speranza nel fare la giustizia. Dalla vedova che chiede giustizia insistentemente, di cui parla il Vangelo, fino alle vittime di oggi, tutte alimentano un¡¯aspirazione alla giustizia, come speranza che l¡¯ingiustizia che attraversa questo mondo non sia l¡¯ultima realtà, non abbia l¡¯ultima parola¡±.

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04 giugno 2019, 13:14