Papa all¡¯Angelus: azioni non siano inquinate da ipocrisia e mondanit¨¤
Giada Aquilino - Città del Vaticano
Vigilare affinché il nostro modo di pensare e di agire ¡°non sia inquinato dalla mentalità mondana¡±, quindi da vanità, avarizia, superbia, senza però isolarsi e chiudersi alla realtà. È la raccomandazione di Papa Francesco all¡¯ di questa domenica, in cui il Vangelo di Marco porta a riflettere sulla ¡°autenticità della nostra obbedienza alla Parola di Dio¡±, proprio contro ogni ¡°contaminazione mondana¡± o ¡°formalismo legalistico¡± (Ascolta il servizio con le parole del Papa).
Un uomo, una donna, che vive nella vanità, nell¡¯avarizia, nella superbia e nello stesso tempo crede e si fa vedere come religioso e addirittura arriva a condannare gli altri, è un ipocrita.
Non stravolgere volontà di Dio, guardare la sostanza
L¡¯evangelista si sofferma sull¡¯obiezione degli scribi e dei farisei a Cristo, per ¡°colpire l¡¯attendibilità e l¡¯autorevolezza di Gesù come Maestro¡±: essi sono caduti nell¡¯errore ¡°di stravolgere la volontà di Dio trascurando i suoi comandamenti per osservare le tradizioni umane¡±. Ecco perché la reazione di Gesù è ¡°severa¡±, usando nei confronti dei ¡°maestri della religione¡± l¡¯aggettivo ¡°ipocrita¡±, tra i più ¡°forti¡± usati da Cristo nel Vangelo: la ¡°posta in gioco¡± è infatti la verità del rapporto tra l¡¯uomo e Dio, l¡¯autenticità della vita religiosa.
L¡¯ipocrita è un bugiardo, non è autentico. Anche oggi il Signore ci invita a fuggire questo pericolo di dare più importanza alla forma che alla sostanza. Ci chiama a riconoscere, sempre di nuovo, quello che è il vero centro dell¡¯esperienza di fede, cioè l¡¯amore di Dio e l¡¯amore del prossimo, purificandola dall¡¯ipocrisia del legalismo e del ritualismo.
Praticare la carità
Nell¡¯odierna Seconda Lettura, aggiunge poi il Papa, San Giacomo apostolo ¡°ci dice in sintesi come dev¡¯essere la vera religione¡±, esortando a ¡°visitare gli orfani e le vedove nelle sofferenze¡± e a ¡°non lasciarsi contaminare da questo mondo¡±.
¡°Visitare gli orfani e le vedove¡± significa praticare la carità verso il prossimo a partire dalle persone più bisognose, più fragili, più ai margini. Sono le persone delle quali Dio si prende cura in modo speciale, e chiede a noi di fare altrettanto.
Accogliere Parola del Signore con cuore aperto
L¡¯esortazione di Francesco è allora ad ¡°onorare sempre il Signore col cuore¡±, testimoniando il nostro amore per Lui ¡°nelle scelte concrete per il bene dei fratelli¡±.
Facciamo un esame di coscienza per vedere come accogliamo la Parola di Dio. Alla domenica la ascoltiamo nella Messa. Se la ascoltiamo in modo distratto o superficiale, essa non ci servirà molto. Dobbiamo, invece, accogliere la Parola con mente e cuore aperti, come un terreno buono, in modo che sia assimilata e porti frutto nella vita concreta. Gesù dice che la Parola di Dio è come il grano, è un seme che deve crescere nelle opere concrete. Così la Parola stessa ci purifica il cuore e le azioni e il nostro rapporto con Dio e con gli altri viene liberato dall¡¯ipocrisia.
La Beata Anna Kolesárová
Dopo la recita della preghiera mariana, il Papa ricorda infine che ieri a Ko?ice, in Slovacchia, è stata proclamata Beata Anna Kolesárová, vergine e martire, ¡°uccisa per aver resistito a chi voleva violare la sua dignità e la sua castitࡱ: è - ricorda - come Maria Goretti.
Questa ragazza coraggiosa aiuti i giovani cristiani a restare saldi nella fedeltà al Vangelo, anche quando richiede di andare controcorrente e pagare di persona.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui