Pope media partner del concorso letterario Goliarda Sapienza
Marina Tomarro e Roberta Barbi - Città del Vaticano
Un concorso importante perchè permette a chi vive dentro le carceri di spaccare attraverso la sua scrittura le grate che lo circondano e iniziare a tessere lo spazio del sogno.
Con queste parole mons. Dario Edoardo Viganò, prefetto della Segreteria per la Comunicazione, racconta l'importanza della settima edizione del Premio Goliarda Sapienza, concorso letterario nazionale rivolto alle persone detenute, curato dalla giornalista Antonella Bolelli Ferrera, promosso dalla onlus Inverso e dal Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e dalla Siae. Del concorso quest'anno Pope è media partner.
"Il nostro sito web - spiega il prefetto - è il grande racconto della speranza al mondo intero, perchè il Vangelo della Misericordia è rivolto a ciascuno di noi. Ed è per questo che abbiamo scelto di essere vicini a questa importante iniziativa". Al vincitore l'augurio di andare oltre il suo narrare: "Che sia testimone - conclude il capo del dicastero della Comunicazione Vaticana - di un percorso che sa liberare il cuore oltre gli spazi angusti di una cella".
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