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Una processione mariana Una processione mariana

Stato e Chiesa uniti per liberare la fede dalle mafie

All¡¯indomani della presentazione del nuovo organismo di studio sui fenomeni criminali e mafiosi voluto dalla Pontificia Accademia Mariana Internatinalis, Gennaro Vecchione, direttore del Dipartimento per le informazioni e la sicurezza e monsignor Giancarlo Maria Bregantini, vescovo anti ¡®Ndrangheta, ragionano su quale strada intraprendere per depurare la religiosit¨¤ da pericolose infiltrazioni e deviazioni. La cultura, strumento primario della lotta ai clan

Federico Piana- Città del Vaticano

Un¡¯immaginetta di Maria e di altri santi utilizzati nei riti di affiliazione alle cosche; la Bibbia ritrovata accanto a pistole e fucili nei covi dei boss arrestati dalla giustizia; la statua del santo patrono o della Vergine che nelle processioni si ferma, dopo un lungo inchino, sotto la casa del capo mafioso locale; i santuari utilizzati dagli uomini di ¡®Ndrangheta per ¡®pregare¡¯ prima di ordinare o compiere un omicidio. Eccole le mani sporche di sangue dei gruppi della criminalità organizzata sulla fede, sulla religiosità popolare: un¡¯operazione ancestrale, che si perde nei secoli lontani della fondazione dei sodalizzi criminali, necessaria per deformare e manipolare le coscienze. Una religiosità deviata e piegata alle esigenze della violenza e del sopruso utile per soggiogare ed impaurire le anime devote.

Cultura, antidoto per sottrarre la fede dalle morsa delle mafie

¡°Tutto questo va combattuto con la cultura oltre che con un impegno delle forze dell¡¯ordine sul campo¡± spiega Gennaro Vecchione, direttore del Dis, il Dipartimento delle informazioni per la sicurezza che per conto del governo si occupa di coordinare le attività operative e di analisi dei servizi segreti italiani. Il prefetto- ospite d¡¯eccezione alla presentazione ufficiale del nuovo organismo nato all¡¯interno della Pontificia Accademia Mariana Internationalis con lo scopo di studiare e monitorare i fenomeni criminali e mafiosi e depurare la fede da pericolose infiltrazioni e deviazioni - è convinto che l¡¯interesse della mafie per la fede sia legato alla gestione del territorio. ¡°L¡¯utilizzo strumentale della religione ¨C afferma -è un modo per essere presenti sul territorio ed ottenere maggiore consenso. Tutto ciò si somma alla loro capacità di offrire alternative al mercato del lavoro ufficiale e di essere in grado di supportare finanziariamente le aziende e le persone in difficoltࡱ.

Ascolta l'intervista a Gennaro Vecchione

Stato ed intelligence alleati della Chiesa

Lo Stato e la Chiesa sono stretti alleati in questa lotta per purificare la religione e riportarla alla sua vera essenza. Gennaro Vecchione lo conferma quando sottolinea che lo Stato e la Chiesa mantengono un collegamento forte tramite le autorità prefettizie, la polizia, gli organi giudiziari e di intelligence: ¡°In particolare i servizi segreti svolgono attività i cui risultati non possono essere pubblicizzati, ma posso dire che molte operazioni anticrimine sono il frutto di un lavoro efficace dei nostri uomini dell¡¯intelligence¡±. Poi ammonisce: ¡°La presenza dello Stato deve essere attiva perché i vuoti lasciati dallo Stato vengono colmati subito dalla criminalità organizzata, da boss che passano come benefattori della collettività e per i quali si instaura addirittura una vera e propria venerazione¡±.

Evitare eccesivi devozionismi

Monsignor Giancarlo Maria Bregantini è vescovo di Campobasso-Boiano e da decenni ha ingaggiato una lotta senza quartiere contro la ¡®Ndrangheta. La Pontificia Accademia Mariana Internationalis lo ha nominato tra i membri del nuovo Dipartimento sui fenomeni mafiosi. Per lui, i passi necessari da compiere per liberare Maria e la fede dall¡¯abbraccio mortale delle mafie sono tre: ¡°Primo, dare valore alla religiosità popolare bella, pulita, santa. Secondo, essere capaci di trasmettere ai giovani una corretta immagine di Maria, un¡¯immagine legata al Cielo, alla pienezza. Terzo, non mettere Maria fuori luogo: bisogna evitare sia il devozionismo eccessivamente pietistico sia il dimenticarsi di lei quasi fosse non necessaria per arrivare a Gesù. E¡¯ sempre lei che ci conduce a Cristo¡±.  Se liberiamo Maria,  conclude Bregantini, diamo alla gente "semplice, quella che prega nei nostri santuari, l'immagine vera della maternità, di un'unanità serena, positiva".

Ascolta l'intervista a monsignor Bregantini

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19 settembre 2020, 14:44