Anche in piena estate l'Antoniano ¨¨ accanto ai bisognosi
Andrea De Angelis ¨C Città del Vaticano
Questi giorni sono giorni di ferie: possano essere un tempo per ritemprare il corpo, ma anche lo spirito mediante momenti dedicati alla preghiera, al silenzio e al contatto distensivo con la bellezza della natura, dono di Dio. Questo non ci faccia dimenticare i problemi che ci sono per il Covid
Le parole del Papa, ieri, nei saluti al termine dell'Angelus, risuonano forti e trovano concretezza a Bologna, dove "carità e vicinanza" che Francesco chiede a tutti in questo periodo di riposo, si riconoscono nel lavoro incessante della famiglia dell'Antoniano.
Per comprendere lo spirito dell¡¯Antoniano di Bologna è sufficiente andare sul portale online dell¡¯istituzione. ¡°Speranza. Questa la parola con cui vogliamo iniziare di nuovo. La speranza di ricominciare, di ripartire, di tornare a vivere, un tornare forse diverso, ma sempre - si legge nella homepage - con il cuore pieno di speranza per il tempo che ci aspetta¡±. Poi si apre una finestra, nella quale si invita chi sta leggendo a non andar via. ¡°Se hai bisogno di qualcosa, scrivici!¡±, con tanto di indirizzo email. L¡¯ascolto, la prossimità. Bologna non sarebbe la stessa senza l¡¯Antoniano, vero punto di riferimento per chi è in difficoltà. Una città ricca da tanti punti di vista, ma che come ogni centro abitato ha al suo interno numerose persone fragili. E c¡¯è chi, anche nel cuore dell¡¯estate e durante la pandemia di Covid-19, si prende cura di loro.
La creatività del bene
Siamo ¡°andati¡± virtualmente all¡¯Antoniano lo scorso marzo, quando l¡¯emergenza sanitaria legata al nuovo coronavirus - almeno per quanto riguarda l¡¯Italia - era più alta rispetto ad ora. Abbiamo trovato una realtà al servizio del prossimo, con la sostanza di sempre, ma attraverso nuove forme. Reinventarsi la solidarietà è una virtù ed una necessità, specie in questi tempi. Risponde a quell¡¯appello alla creatività del bene di cui ha parlato tante volte Papa Francesco. L¡¯Antoniano è un¡¯istituzione presente dal 1953 sul territorio bolognese, protagonista ogni giorno di assistenza e solidarietà per centinaia di persone che vivono nel capoluogo emiliano. I frati con l'aiuto di numerosi volontari sostengono i più bisognosi, tra cui molti senza fissa dimora.
La solidarietà non va in ferie
¡°In questi giorni più che in altri momenti dell¡¯estate Bologna è deserta, ma la gente bisognosa forse è più presente degli altri anni¡±. Inizia così il racconto dell¡¯estate bolognese al tempo della pandemia di fra Giampaolo Cavalli, direttore dell¡¯Antoniano. ¡°Per questo il nostro servizio è aperto ed è vicino -afferma nell¡¯intervista a Pope - ai bisognosi, seguendo le modalità messe in atto in questo momento così particolare e difficile, da marzo ad oggi¡±. ¡°Certamente il centro del nostro servizio resta il pasto e vogliamo - prosegue - dire a questi fratelli che non sono soli, che continuiamo a camminare insieme¡±.
La pandemia
¡°L¡¯emergenza sanitaria ci impedisce di usare le modalità abituali per stare accanto a queste persone, ma - spiega fra Giampaolo - la creatività non manca¡±. ¡°La pandemia ha portato tante persone a scoprire i bisogni del prossimo, così in molti sono venuti all¡¯Antoniano per dare una mano, chiedendoci cosa potessero fare di bene per l¡¯altro¡±. ¡°Questa cosa - conclude - mi tocca profondamente il cuore, così come lo fanno i tanti ¡®grazie¡¯ ricevuti in questi mesi, come quelli delle mamme che hanno perso il lavoro e devono ora pensare ai figli ed alle difficoltà emerse all¡¯improvviso¡±.
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