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Natura e Creato Natura e Creato  

Chiese d'Europa per il Tempo del Creato : viverlo in spirito ecumenico

In un comunicato congiunto le Chiese e le Conferenze episcopali d'Europa invitano a trasformare il periodo scelto dal Papa per recuperare la relazione con il Creato, in un Giubileo per la terra da vivere uniti e in preghiera

Gabriella Ceraso - Città del Vaticano

E' la celebrazione annuale di preghiera e azione per la nostra Casa comune, è il Tempo del Creato che si celebra in tutto iI mondo dal 1° settembre ( Giorno del Creato) al 4 ottobre. L'invito del Papa ai cristiani in questo tempo speciale è a riabituarsi a pregare, riflettere e agire per riparare e ricreare relazioni con l'altro e con il creato.

Il video realizzato dal Dicastero per il servizio dello Sviluppo Umano integrale

Anche quest’anno, come negli anni precedenti, la Conferenza delle Chiese europee CEC e il Consiglio delle Conferenze episcopali europee CCEE, accolgono quest’opportunità per incoraggiare i membri delle chiese in Europa a riconoscere questi giorni come un'occasione per celebrare la ricchezza della nostra fede.

Del pensiero di papa Francesco nell'Enciclica i presidenti richiamano la preoccupazione di riunire la famiglia umana nelle ricerca di uno sviluppo sostenibile e l'appello a rinnovare il dialogo e il confronto tra tutti, sul modo di costruire il futuro del pianeta. In modo simile - aggiungono - uno dei maggiori teologi odierni Juergen Moltmann, ha chiarito che "oggi l'avversario teologico è il nichilismo praticato nei nostri rapporti con la natura" e ha chiesto "un discernimento su Dio che è presente nella creazione attraverso il suo Spirito Santo", un discernimento che "può portare gli uomini e le donne alla riconciliazione e alla pace con la natura".

La dimensione ecumenica del Tempo del Creato

Il comunicato mette in luce e spiega quindi come la dimensione ecumenica sia significativa nella celebrazione del Giorno del Creato e del Tempo del Creato: dal segno di "ringraziamento alla proposta del defunto Patriarca ecumenico Dimitrios I del 1989" alle diverse Assemblee Ecumeniche Europee organizzate congiuntamente dal CCEE e dalla CEC, da Basilea (1989) attraverso Graz (1997) fino a Sibiu (2007).

Quest'anno con l'interconnessione e la fragilità umana che la pandemia ha fatto venire alla luce "gli impatti della pandemia ci costringono a prendere sul serio la necessità di una vigilanza e di condizioni di vita sostenibile in tutta la terra. Questo è ancora più importante se si considera la devastazione ambientale e la minaccia del cambiamento climatico".

Un Giubileo per la terra

Da qui, l'invito rivolto dai presidenti dei due organismi europei, a celebrare quest'anno il Tempo del Creato sotto il titolo di Giubileo per la terra. "Il concetto di Giubileo - scrivono -  è radicato nella Bibbia e sottolinea che deve esistere un equilibrio giusto e sostenibile tra realtà sociali, economiche ed ecologiche. La lezione del giubileo biblico ci indica la necessità di riequilibrare i sistemi di vita, afferma la necessità di uguaglianza, giustizia e sostenibilità, afferma la necessità di una voce profetica in difesa della casa dell’uomo. Invitiamo tutti i Pastori e i cristiani europei, le parrocchie, le comunità ecclesiali e ogni persona di buona volontà, a prestare attenzione al Tempo del Creato e a viverlo in spirito ecumenico, uniti nella preghiera e nell’azione".

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25 agosto 2020, 12:40