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Strage in Germania, monsignor Gerber: insegnamo ai giovani a non odiare

Il vescovo di Fulda si dice profondamente scioccato dall'attacco, presumibilmente razzista, di Hanau. Un tedesco di 43 anni ha aperto il fuoco in due bar della comunità turca, uccidendo almeno undici persone. Nell'intervista, monsignor Gerber, nella cui diocesi si trova Hanau, ha espresso anche la sua preoccupazione per l'aumento degli attacchi estremisti di destra nel Paese

Emanuela Campanile e Gudrun  Sailer - Città del Vaticano

L'autore della strage di ieri ad Hanau in Germania ha presumibilmente agito da solo, secondo quanto emerso dalle prime indagini della polizia. Tobias Rathien, sarebbe questo il nome dell'attentatore, non aveva precedenti. Dopo il bagno di sangue di mercoledì sera, il sospettato è stato trovato morto in casa. Gli investigatori suppongono che l'uomo abbia sparato prima alla madre 72.enne e poi si sia suicidato.

Il messaggio della Diocesi di Fulda

"Nonostante lo choc che incombe sulla città, le chiese ora vogliono essere molto vicine alla gente", ha dichiarato in un comunicato la diocesi di Fulda. Nella chiesa di Sant'Elisabetta, vicino al luogo della strage, è stata organizzata per oggi pomeriggio l'adorazione eucaristica seguita dalla Messa serale. Il vescovo di Fulda, monsignor Michael Gerber, si è detto estremamente scosso da quanto accaduto. Tuttavia, rimarca l'importanza di creare spazi di dialogo e amicizia tra persone di provenienze diverse. "Nella nostra diocesi - afferma - abbiamo una percentuale molto alta di migranti. Per noi come Chiesa cattolica è importante creare spazi di incontro. Abbiamo la possibilità di vivere qualcosa di esemplare, che si spera si irradi nella società e motivi altre persone. Penso, per esempio, al compito svolto dai nostri asili frequentati da un'alta percentuale di bambini musulmani. Non bisogna sottovalutare le esperienze vissute da giovani. È molto positivo quando si fanno amicizie in giovane età perchè questo influenzerà, in seguito, il modo di intendere i rapporti con persone di altre origini.

Ascolta l'intervista al vescovo di Fulda

Merkel: determinati contro la divisione

Nel frattempo, Angela Merkel, ha espresso il suo orrore per i fatti di Hanau pur sottolineando che è ancora troppo presto avere un quadro chiaro di quanto accaduto. Ci sono molte prove, ha affermato la Merkel, che suggeriscono che il colpevole abbia agito per motivi di odio razziale e religioso, ribadendo che il razzismo e l'odio sono "un veleno" colpevole "di troppi crimini già compiuti". Il governo federale e tutte le istituzioni statali, ha aggiunto la cancelliera, difendono i "diritti e la dignità di ogni persona nel Paese. Non distinguiamo i cittadini in base all'origine e alla religione". Il governo federale, ha concluso, si oppone con tutta la sua forza e determinazione a coloro che stanno cercando di dividere la Germania.

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20 febbraio 2020, 13:23