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Polizia nel centro di Hanau dopo la strage Polizia nel centro di Hanau dopo la strage 

Strage razzista ad Hanau in Germania

Attacco a due locali frequentati da turchi a 20 chilometri a est di Francoforte, nello stato di Assia. Un uomo di nazionalità tedesca ha sparato in due locali uccidendo 11 persone e ferendone gravemente altre cinque. Poi è stato ritrovato senza vita

Fausta Speranza – Città del Vaticano

Teatro della strage è stata la cittadina di Hanau (96.000 abitanti) a venti chilometri dalla capitale finanziaria tedesca. Obiettivo dell’insensata ferocia, due locali per il narghilè, strumento di fumo tipico dei Paesi arabi, frequentati da turchi. Tra le vittime, anche cittadini di origini curde e una donna. Intorno alle dieci di ieri sera, l’uomo è arrivato su una macchina scura in centro città per poi sparare all'impazzata in due diversi shiha-bar: uno denominato Midnight, a Kurt-Schumacher-Platz, l’altro Arena Bar & Café. Si tratta di due quartieri diversi e dunque si presume abbia ripreso la macchina. Dopo una notte di ricerche da parte delle forze speciali anche in elicottero, la polizia ha trovato senza vita, nella sua abitazione, il sospetto autore dell’attacco, insieme con sua madre, mentre il padre dell’attentatore è stato portato via da casa dalle forze speciali. È così di 11 persone il bilancio dei morti della strage.

Si indaga per terrorismo

La procura antiterrorismo tedesca  ha confermato la matrice xenofoba di quello che è ancora definito, agli atti, come «presunto atto di terrorismo». Il quotidiano Bild fa  il nome del killer: Tobias Rathien, estremista di destra, 43 anni. E parla dell'esistenza di un messaggio e di un video, in cui sembra che l'uomo rivendichi l’attentato e sostenga  la necessità di «vernichten», annientare, «popoli ed etnie che non possiamo più espellere dalla Germania». Tra le vittime e i feriti, «alcuni hanno origini turche», ha fatto sapere un portavoce di Ankara, chiedendo «massimo sforzo nelle indagini, contro il cancro del razzismo». La polizia è risalita a Rathien seguendo l’auto a bordo della quale era scappato, di sua proprietà: era parcheggiata davanti a casa sua, dove viveva con la sua famiglia. 

Sullo sfondo organizzazioni di estrema destra

Secondo le informazioni fornite finora dalla polizia soprattutto via Twitter,  nella sua stessa abitazione, così come nella sua auto, sono state ritrovate armi e munizioni. Al momento non sembra ci siano prove di complici. Un uomo fermato nella notte è stato rilasciato. Resta il fatto che la a scorsa settimana, la polizia federale ha arrestato 12 uomini di età compresa fra i 20 e i 60 anni, in sei diversi Laender federali. Sono sospettati di far parte di un’organizzazione terroristica di estrema destra con progetti di attacchi e attentati a moschee, centri di accoglienza per profughi e scuole di quartieri a maggioranza musulmana. 

aggiornato alle ore 11.45 

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20 febbraio 2020, 09:00