"L’arte rianima la speranza", presentato il Giubileo degli Artisti
Fabio Colagrande e Antonella Palermo – Città del Vaticano
“Un incontro veramente mondiale che riunisce più di settemila iscritti, proveniente da oltre 60 nazioni dei cinque continenti”. Così il cardinale Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione, ha presentato oggi, mercoledì 12 febbraio nella Sala Stampa della Santa Sede i diversi appuntamenti del Giubileo degli Artisti e del Mondo della Cultura che si celebrerà a Roma dal 15 al 18 febbraio. “La sfida concreta - ha spiegato il porporato - è dare vita a occasioni creative che consentano a tutti, e a ciascuno, di rianimare la speranza”.
De Mendonça: la speranza non è un accessorio
“La speranza è un’esperienza antropologica globale, che pulsa nel cuore di ogni cultura, e che a tutte dà la possibilità di dialogare”, ha sottolineato ancora il cardinale. Se nella Papa Francesco auspica che l’Anno Santo 2025 sia occasione per “rianimare la speranza”, gli appuntamenti di questo particolare Giubileo devono aiutarci a metterla “al centro dello spazio pubblico come tema culturale prioritario”, come “una risorsa necessaria e potente, collettiva su cui dobbiamo investire sempre di più”. Dunque “un bene di prima necessità” e “non semplicemente qualcosa di accessorio”. “Dobbiamo domandarci - ha concluso - in che modo il patrimonio culturale delle religioni possa essere un trasmettitore più attivo di speranza presso le nuove generazioni” e come “l'arte contemporanea possa veicolare la speranza”.
Ai Musei Vaticani la firma di un manifesto educativo
Nei giorni di questo Giubileo tematico i partecipanti saranno invitati a compiere il passaggio della Porta Santa - la sera di domenica 16 - e a un ricco programma di iniziative che si aprirà sabato 15 febbraio con la partecipazione all’Udienza Giubilare del Papa e con l’incontro internazionale Sharing hope - Horizons for Cultural Heritage. Organizzato in collaborazione con i Musei Vaticani, l’appuntamento vedrà riuniti i responsabili di alcune tra le più prestigiose istituzioni artistiche e museali al mondo che esploreranno nuovi linguaggi e strategie per la valorizzazione e la trasmissione del patrimonio religioso e artistico. Il loro dialogo confluirà nella sottoscrizione di un Manifesto educativo sulla trasmissione del codice culturale delle religioni, “senza il quale - ha sottolineato il cardinale de Mendonça - la cultura resta irrimediabilmente impoverita”. “Abbiamo fortemente voluto che questo Giubileo fosse dedicato non solo agli artisti ma anche agli operatori del mondo dell’arte il cui ruolo è essenziale nella trasmissione dei codici religiosi, della tradizione, della fede e dell’arte stessa”, ha spiegato la direttrice dei Musei Vaticani, Barbara Jatta. “I Musei Vaticani riconoscono il valore di tutti coloro che, attraverso la divulgazione e l’insegnamento, custodiscono e trasmettono questo patrimonio e questo Giubileo è un segno di riconoscenza”.
"Conciliazione 5", una galleria di strada
Alla fine del pomeriggio di sabato 15 verrà invece inaugurato un nuovo spazio espositivo, una “galleria di strada”, destinata a rimanere anche oltre il Giubileo, situata in Via della Conciliazione, e chiamata Conciliazione 5. La mostra con cui si comincia - curata da Cristiana Perrella e realizzata in collaborazione con il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria italiana - è un progetto dell’artista cinese Yan Pei-Ming e mette al centro dell'attenzione di tutti i volti della comunità del carcere romano di Regina Coeli. I ritratti saranno esposti presso lo spazio “Conciliazione 5” e proiettati sulla facciata dello stesso Istituto penitenziario romano. “Nella storia dell’arte il ritratto conferisce tradizionalmente dignità a chi è rappresentato - ha spiegato Perrella - e testimonia il suo valore di persona, di individuo. Questo spazio, voluto dalla Santa Sede, nasce dalla fiducia nell’arte come generatore di cambiamenti”. Lina Di Domenico, Capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria italiana, ha espresso “grande soddisfazione, ma anche emozione, per questa nuova iniziativa che, in occasione del Giubileo 2025, prevede diversi punti di contatto con il mondo delle carceri, a conferma della proficua e profonda collaborazione con la Santa Sede”. Già per l’apertura della Porta Santa nel carcere di Rebibbia, gesto compiuto dal Papa lo scorso 26 dicembre, era stata realizzata una grande scultura luminosa che riportava le parole dei detenuti e il padiglione della Santa Sede alla Biennale d'arte a Venezia è stato allestito nel carcere della Giudecca.
Notte Bianca in Basilica
Domenica 16 febbraio, alle ore 10, Papa Francesco presiederà la celebrazione dell’Eucarestia nella Basilica di San Pietro, aperta a tutti ed in particolare a quanti operano nelle arti e nella cultura. In serata, a partire dalle 20, si svolgerà una “Notte Bianca” presso la Basilica Vaticana, aperta per l’occasione. Sotto il portico, i pellegrini saranno accolti dall’installazione sonora Gli echi muti di una grande scultura sonora - Il Campanone di San Pietro, dell’artista Bill Fontana, curata da Umberto Vattani e Valentino Catricalà.
La prima volta di un Papa a Cinecittà
Appuntamento culminante del Giubileo degli Artisti sarà quello di lunedì 17 febbraio, quando Papa Francesco si recherà presso gli studi cinematografici di Cinecittà a Roma: la prima volta di un Pontefice. Nello spirito del Giubileo, Francesco incontrerà una delegazione di artisti e protagonisti del mondo della cultura, ma anche le maestranze di Cinecittà con le loro famiglie, per un totale di oltre settecento persone. Attesi anche cineasti internazionali come Tornatore, Burton, Ferrara, Bellocchio, attori come Monica Bellucci, Pierfrancesco Favino, Toni Servillo e Sergio Castellitto. “La scelta del Papa di incontrare coloro i quali arricchiscono occhi e anima di ciascuno di noi con le loro produzioni artistiche e il loro talento rappresenta un grande riconoscimento al valore della settima arte e al contributo apportato alla società dai protagonisti del mondo della cultura”, ha detto il sottosegretario alla Cultura della Repubblica Italiana, Lucia Borgonzoni.
L'esposizione Global Visual Poetry
Non mancheranno riflessioni sul futuro del patrimonio culturale - con l’incontro Artisans of Hope, riservato ai rappresentanti dei centri culturali cattolici e agli organismi internazionali impegnati nella promozione della cultura – e un’attenzione speciale a forme d’arte contemporanee come la poesia visiva, protagonista dell’esposizione Global Visual Poetry, ospitata nella sede del Dicastero e curata da Raffaella Perna. In mostra 267 opere realizzate da 87 artisti e artiste di diversi Paesi e dedicate ai temi della pace, dell’ambiente e dell’inclusione.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui