Parolin: ascoltiamo i bambini e i loro “no” a fame, violenze, guerre e diseguaglianze
Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano
Dai leaders della politica, dell’economia, della cultura, fino alla gente semplice, nel cuore e nella testa di tutti risuonino i “no” dei bambini a fame, guerra, violenza, disuguaglianze, devastazione del Creato. Con questo invito corale il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, ha accolto questa sera, 2 febbraio, i partecipanti al Summit internazionale sui diritti dei bambini intitolato “Amiamoli e proteggiamoli” che prende il via domani mattina in Vaticano, alla presenza di Papa Francesco. Premi Nobel, professori, scrittori, economisti, personalità religiose e politiche e vertici di organizzazioni internazionali, si sono ritrovati tutti nel Salone di Raffaello dei Musei Vaticani, per la serata inaugurale dell’evento promosso dal Pontificio Comitato per la Giornata mondiale dei bambini, organismo istituito dal Papa lo scorso 20 novembre 2024 in concomitanza con l’annuncio del Summit.
Amare e proteggere i bambini, imperativo categorico
Una giornata che Parolin ha definito di “riflessione” e “ascolto reciproco”. Suddivisa in due sessioni essa vede, oltre a un saluto di apertura e a un intervento di chiusura di Papa Francesco, sette panel con gli interventi di cinquantina di ospiti di alto livello. In particolare, il cardinale si è soffermato sul tema scelto dal Pontefice per il grande appuntamento: “Amiamoli e proteggiamoli”. Due azioni, “amare e proteggere” i bambini, che – ha sottolineato il segretario di Stato - rappresentano “un imperativo categorico che dovrebbe raccogliere unanime consenso con un conseguente corale e fattivo impegno”.
Le piccole vittime di guerre e migrazioni
È la storia stessa ad insegnare che “i bambini e le bambine hanno rappresentato una delle componenti più deboli dell'umanità”; l’epoca odierna, così fortemente caratterizzata dai mezzi di comunicazione sociale, mostra invece una realtà che manca di amore e protezione verso i più piccoli, rendendoci “partecipi delle guerre che comportano migliaia e migliaia di vittime piccole e indifese, come delle tragedie che si consumano nei nostri mari con i migranti, tra cui non pochi bambini”, ha detto il porporato.
"Preziosa" la presenza di esponenti del mondo ebraico e musulmano
Ha richiamato poi il Vangelo in cui è Gesù il primo a chiedere ai discepoli di “conservare lo sguardo puro dei bambini” e a intimare di “non scandalizzarli”. La Chiesa prosegue questo impegno nella difesa e tutela dei diritti dei minori “pur tra le mancanze e fragilità di alcuni suoi componenti”, ha affermato il cardinale. In quest’opera, ha aggiunto, la Chiesa è sempre disposta ad “accogliere e far tesoro” di “suggerimenti” e “ispirazioni” che giungono dagli esperti in scienze sociali, psicologiche e pedagogiche, dagli organismi internazionali e dagli operatori sul campo, come pure dalla “esperienza” delle altre confessioni religiose. A tal proposito, per Parolin è “quanto mai preziosa” la presenza nel Summit di esponenti del mondo ebraico e di quello musulmano.
Il diritto di poter giocare in pace e libertà
L’esortazione del segretario di Stato, in vista della Seconda Giornata Mondiale dei Bambini indetta per settembre 2026 – dopo la prima, a Roma, del maggio 2024 -, è dunque quella di “ascoltare le voci dei bambini: i loro ‘no’ alla fame, alle diseguaglianze, alla violenza, alle guerre e alla devastazione del Creato”. Temi da affrontare prestando particolare attenzione al diritto dei bimbi all’accesso alle risorse, all’educazione, al cibo, all'assistenza sanitaria, alla famiglia e anche al tempo libero. Questo “è bello e significativo perché tutti i bimbi hanno il diritto di poter giocare in pace e libertà”, ha rimarcato Parolin.
I minori siano accolti, amati e protetti
Il programma è vasto, ma l’importante “è cominciare e avviare processi che possano dare risultati positivi e tangibili”, ha concluso il cardinale, incoraggiando a intraprendere con fiducia questo cammino che ha un unico obiettivo: che “i bambini siano sempre più accolti, amati e protetti”.
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