"Meaning Meets Us", i giovani di Usa, Israele e Palestina in dialogo in Vaticano
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Per la prima volta, giovani provenienti da Israele, Palestina e Stati Uniti si riuniranno a Roma per vivere un'esperienza interreligiosa unica nel suo genere. Dal 2 al 5 febbraio, il Vaticano ospiterà Meaning Meets Us, incontro organizzato da Scholas Occurrentes, l'Università del Senso, l'Università Ebraica di Gerusalemme, Middle Meets e l'Università di Notre Dame. In un mondo segnato dalla polarizzazione e dalla frammentazione, questo evento intende rispondere alla crisi del senso, promuovendo l'educazione e l'incontro come strumenti fondamentali per la comprensione e la pace. L'evento si svolgerà in Vaticano e in diversi luoghi di Roma, dove i partecipanti, appartenenti alle tradizioni musulmana, ebraica e cristiana, prenderanno parte ad attività educative e artistiche ideate da Scholas, nonché a sessioni speciali di Middle Meets, un'iniziativa nata dopo gli attacchi di Hamas contro Israele nell'ottobre 2023. In risposta alla necessità di creare spazi di ascolto e comprensione, studenti dell'Università Ebraica hanno dato vita a questo programma come modello di dialogo aperto e costruttivo.
Un momento storico di incontro
Uno degli eventi più attesi sarà l'udienza con Papa Francesco il 5 febbraio, durante la quale i giovani avranno l'opportunità di presentargli le conclusioni maturate nei giorni precedenti. "Questo incontro non è solo un evento, è una testimonianza che il dialogo interreligioso è possibile e necessario. È un invito al mondo a vedere che i giovani possono guidare il cambiamento attraverso l'incontro e l'ascolto. È particolarmente significativo farlo in quest'anno giubilare a Roma, in cui il perdono e la speranza sono al centro della scena", ha dichiarato José María del Corral, presidente mondiale di Scholas Occurrentes.
Il professor Elitzur Bar-Asher Siegal dell'Università Ebraica, a capo del progetto Middle Meets, sottolinea: "Mentre oggi il mondo accademico lotta per trovare un equilibrio tra libertà di espressione e dialogo rispettoso, tra censura e protezione dei diritti, questo progetto vuole ricordarci che l'università deve essere uno spazio per un dibattito onesto e analitico basato sulla conoscenza. Attraverso la collaborazione tra Scholas e Middle Meets, uniamo l'intelletto e l'emozione per promuovere un dialogo autentico e coraggioso. Quando ciò avviene in mezzo a un conflitto tra nazioni in guerra, si apre uno spiraglio di speranza per un futuro migliore".
Una risposta alla crisi del senso
"Quando dolore e paura dominano, scegliamo il dialogo. Dopo il 7 ottobre, ho capito quanto sia vitale ascoltare, condividere e riconoscere l'umanità nell'altro. Non è facile, ma è il primo passo verso una vera guarigione e una speranza condivisa", fa eco Khitam Bader, facilitatore di gruppi di dialogo interreligioso e interetnico, che guida la componente emozionale dell'attività Middle Meets. In un mondo in cui molti giovani sperimentano un crescente senso di vuoto e disconnessione, Meaning Meets Us vuole rispondere alla crisi del senso. Al di là delle differenze religiose, culturali o geografiche, questo incontro rappresenta uno spazio in cui i partecipanti possono esplorare domande fondamentali sul loro scopo, sulla loro identità e sulla loro relazione con gli altri.
Un percorso di incontri
Sin dalla sua fondazione, Scholas ha promosso il dialogo interreligioso attraverso esperienze educative. Iniziative come il murale di 4 km realizzato alla Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona 2023, noto come la Cappella Sistina dei Giovani, e il recente poliedro costruito in Indonesia con la partecipazione di oltre mille giovani cattolici e musulmani, sono esempi concreti di questa metodologia. Inoltre, dal 2017, ogni anno Scholas organizza con World ORT un incontro mondiale di giovani appartenenti a diverse religioni. Questo incontro non sarà l'ultimo: Scholas e i suoi partner intendono espandere questa iniziativa in nuove città, portando il dialogo interreligioso a un numero sempre maggiore di giovani in tutto il mondo. L'educazione e l'incontro non sono solo concetti astratti, ma azioni concrete che trasformano le società.
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