"La gloria dei buoni a nulla", una guida per accogliere l'imperfezione
Pope
Capire la piccolezza umana, immergendosi nelle scelte di Dio spesso sorprendenti, è la proposta del volume di Sylvain Detoc La gloria dei buoni a nulla. Guida spirituale per accogliere l’imperfezione (Libreria Editrice Vaticana, pp. 144, euro 14), disponibile in libreria. Se apriamo la Bibbia e leggiamo il susseguirsi delle scelte di Dio in chiave “aziendale”, dovremmo concluderne che il Padre Eterno è un pessimo cacciatore di teste. Ecco qualche esempio secondo Sylvain Detoc, che con piacevole ironia conduce in questa particolare esplorazione biblica. Abramo? Un novantenne sposato con una donna sterile, Sara: potrà uscire da lui una discendenza numerosa? Mosè sarebbe capace di trattare la liberazione di un popolo oppresso? Impossibile, era un balbuziente, per nulla versato in politica. Ancora: Ester era una timida, Geremia un immaturo, Giona un vendicativo.
Nel Nuovo Testamento, la musica non cambia: Giacomo e Giovanni spiccavano come ambiziosi, Matteo come un collaborazionista, Paolo un fanatico. Insomma, sembra che Dio scelga dei buoni a nulla come amici. Perché? La risposta di Detoc, che in queste pagine unisce una veritiera conoscenza dell’animo umano ad una sagace lettura della Scrittura, è schietta: perché "La salvezza non è una teoria, è un’esperienza». In altre parole, «la grazia, come suggerisce il nome, è gratis! La salvezza non si può comprare. Non più dell’amore". Contro ogni moralismo, questo libro, scritto con vivida arguzia, spiazza tanti pregiudizi e offre una visione liberante della fede cristiana.
Papa Francesco ha fatto dono del volume ai membri della Curia romana, al termine della tradizionale udienza per gli auguri di Natale dello scorso 21 dicembre, insieme al libro "La grazia è un incontro. Se Dio ama gratis perché i comandamenti?" di Adrien Candiard, priore del convento dei domenicani al Cairo.
Detoc (1979), domenicano, dottore in lettere e teologia, in passato ha insegnato letteratura alla Sorbona di Parigi e all’Università Cattolica di Lione. Attualmente è docente all’Institut Catholique e allo Studium domenicano di Tolosa, città in cui è anche impegnato come cappellano nelle università. Insegna patristica alla Pontificia Università San Tommaso d’Aquino – Angelicum a Roma. Fa parte del comitato editoriale della Revue Thomiste.
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