Il cardinale Baggio ordinato vescovo: "Pregate perché sia servo al servizio di Dio"
Lorena Leonardi - Città del Vaticano
Approfondire ulteriormente la capacità di ascolto; rendere l’esistenza un prisma, attraverso cui la luce di Cristo si riflette sul mondo; custodire nella preghiera la familiarità con Dio per riconoscersi sempre “peccatori salvati”. Sono le tre consegne che il cardinale Michael Czerny, prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale, ha affidato al cardinale scalabriniano Fabio Baggio nel corso dell’ordinazione episcopale del sottosegretario del medesimo organismo curiale, svoltasi sabato 11 gennaio a Bassano del Grappa (Vicenza), nella chiesa parrocchiale della Santissima Trinità.
Il ritorno alla città natale
Al rito hanno preso parte, come co-ordinanti, il cardinale Silvano Maria Tomasi, anch’egli scalabriniano, e il vescovo di Vicenza, monsignor Giuliano Brugnotto, oltre a una cinquantina di sacerdoti, tra i quali padre Leonir Mario Chiarello, superiore generale della Congregazione dei Missionari di San Carlo fondata da san Giovanni Battista Scalabrini. L’ordinazione episcopale - avvenuta dopo la creazione cardinalizia del 7 dicembre scorso - ha avuto significativamente luogo nella città natale di Baggio, laddove è maturata la sua vocazione religiosa e ha propagato radici la sollecitudine verso i migranti, cuore della sua vita missionaria, in modo particolare come sotto-segretario per la sezione “Migranti e rifugiati” del Dicastero, dove Papa Francesco lo ha chiamato nel 2016 e confermato nel 2022.
Il motto episcopale
Riferendosi proprio agli anni vissuti fianco a fianco a Palazzo San Calisto, sede del Dicastero, il prefetto Czerny ha esaltato la “dedizione” e il “generoso impegno” profuso dal porporato veneto, che come motto episcopale ha scelto “Notas mihi facies vias vitae” (“Mi indicherai il sentiero della vita”), ponendo l’accento sul valore della fede come affidamento alla volontà divina.
Toccare, testimoniare, pregare
Nel commento al Vangelo, il cardinale gesuita si è soffermato su tre verbi, traendone spunto per indicare altrettanti aspetti essenziali del ministero episcopale: “toccare”, “testimoniare”, “pregare”, simili a "tre note musicali che formano un solo accordo armonico", ha detto richiamando la passione del sottosegretario per la musica. "Che sia la vicinanza, fatta di ascolto attento e sguardo premuroso sulle fragilità dell’umano, la traccia della presenza di Dio nel tuo ministero episcopale", ha auspicato rivolgendosi a Baggio.
Servo al servizio di Dio
Da parte sua, il neo cardinale ha ringraziato i presenti, chiedendo all’assemblea di essere accompagnato con la preghiera nel suo ruolo di "servo al servizio di Dio". Al termine della celebrazione sono intervenuti suor Alessandra Smerilli, segretario del Dssui, e il vescovo Brugnotto, che ha fatto cenno anche all’ambiente e alla cura del creato, altro tema caro a Baggio, che dal febbraio 2023 è diretto referente del Papa per il Centro di Alta Formazione Laudato Si’ dell’omonimo Borgo nelle Ville Pontificie di Castel Gandolfo.
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