Paglia: ripartire dagli anziani per uno sviluppo inclusivo e diffuso
Tiziana Campisi ¨C Città del Vaticano
¡°Una società ed una democrazia ¡®alta¡¯ devono saper offrire ai loro cittadini anziani¡± un ¡°maturo senso civile dei diritti e dei doveri¡±, ¡°partire dagli anziani, metterli al centro dell¡¯attenzione¡± può favorire ¡°uno sviluppo inclusivo e diffuso¡±. È quanto ha evidenziato questo pomeriggio monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita e della Fondazione Età Grande, che questo pomeriggio, 2 dicembre, a Roma, a Palazzo San Calisto, alla tavola rotonda ¡°Ripensare la presenza degli anziani nelle società araba e europea¡± dove ha presentato agli ambasciatori del Bahrein, degli Emirati Arabi Uniti, dell'Iraq, del Kuwait, del Marocco, del Qatar, della Tunisia, dello Yemen e della Lega dei Paesi Araba la Carta dei Diritti degli Anziani e i Doveri della Comunità. Frutto del lavoro della ¡°Commissione per la riorganizzazione dell¡¯assistenza alla popolazione anziana¡±, istituita dal ministero della Salute italiano per rispondere ai bisogni degli anziani, la Carta è in Italia il quadro di riferimento teorico della Legge 33, la nuova legge sulla assistenza agli anziani, che prevede ¡°la presa in carica da parte dell¡¯intera società dei suoi anziani, perché nessuno sia lasciato solo. Con la convinzione che gli anziani, da problema possono diventare una opportunità per la crescita dell¡¯intera societࡱ.
Manca una adeguata riflessione sulla terza età
Sugli anziani ¡°non c¡¯è una adeguata riflessione: non c¡¯è un pensiero politico, culturale, spirituale, sociale¡±, ha rimarcato monsignor Paglia, ¡°la longevità non è una semplice aggiunta temporale, modifica profondamente il nostro rapporto con l¡¯esistenza¡±. Sulla base di queste premesse la Commissione per la riorganizzazione dell¡¯assistenza alla popolazione anziana ¡°ha ritenuto importante dedicarsi anche alla redazione di una Carta sull¡¯assistenza agli anziani. Il documento è diviso in tre capitoli, ha ricordato il presule, che declinano ¡°alcuni principi organizzati attorno a prospettive unitarie¡±. E così il primo capitolo è dedicato alla tutela della dignità delle persone anziane e specifica che ¡°la persona anziana ha il diritto di determinarsi in maniera indipendente, libera, informata e consapevole con riferimento alle scelte di vita e alle decisioni principali che lo riguardano¡±, ed inoltre che ¡°è dovere dei familiari e di quanti interagiscono con la persona anziana fornirgli in ragione delle sue condizioni fisiche e cognitive tutte le informazioni e conoscenze necessarie per una autoderminazione libera, piena e consapevole¡±. Tutto questo perché la perdita da parte della persona anziana di alcune capacità fisiche e strumentali per vivere la vita quotidiana ¡°non deve tramutarsi automaticamente in un giudizio di incapacità di decidere¡± e portare a decisioni prese dalla famiglia, dai caregiver o dagli amministratori di sostegno.
Garantire una vita di relazione
Il secondo capitolo della Carta riguarda diritti e doveri per una assistenza responsabile; sull¡¯assistenza sanitaria e sociosanitaria c¡¯è, infatti ¡°un diritto alla conoscenza delle possibili alternative, dei pro e dei contra di ciascuna, nella moderna complessità dei percorsi terapeutici¡±, ha osservato il presidente della Pontificia Accademia per la Vita, aggiungendo che alcuni articoli del documento, ¡°mirano a garantire agli anziani cure della stessa qualità offerte ai più giovani¡± e sottolineando inoltre che agli anziani va garantita pure l¡¯assistenza domicialiare. Quanto alla terza sezione ¡°dedicata alla garanzia di una vita di relazione, alla libertà di scelta della forma di convivenza, alla lotta alle discriminazioni ed al sostegno di chi si prende cura degli anziani¡±, richiama alla ¡°consapevolezza che l¡¯anziano nella sua fragilità dipende ancor più dalle relazioni e dall¡¯affetto, da una rete di contatti quotidiani che lo circonda e lo sostiene¡± e alla ¡°lotta ad ogni forma di emarginazione e di esclusione¡±. ¡°Troppo spesso abbiamo dimenticato la vera e propria pandemia della solitudine e dell¡¯isolamento sociale che ha preceduto quella da COVID 19 e che con il virus, è letteralmente esplosa nelle residenze¡±, ha detto monsignor Paglia che ritiene ¡°gravissimo che molti siano lasciati soli in una incuria sociale che diviene presto e inesorabilmente domanda sanitaria¡±.
Un nuovo rinascimento
Il presidente della Pontificia Accademia per la Vita ha poi illustrato la necessità di Centri diurni per portatori di demenze o altre patologie croniche invalidanti ¡°nella duplice funzione di centri di animazione e cura¡±, e ¡°di riqualificazione urbana ma anche sociale¡± e ha auspicato sistemi sociosanitari che si impegnino ¡°in uno sforzo di trasparenza e di lotta all¡¯abusivismo, perché non siano più tollerate le situazioni di vero e proprio sfruttamento degli anziani in case ¡°abusive¡± (talora veri e propri lager) senza regole di accreditamento, senza trasparenza e senza controlli¡±. Concludendo il suo intervento, il presule si è soffermato sui risvolti positivi dell¡¯assistenza a quanti sono avanti negli anni. ¡°Gli anziani sono un crocevia di economie, quella digitale, quella dei servizi, quella verde e quella dei consumi¡±, ha terminato monsignor Paglia, ripartendo da loro ¡°ci sarà un nuovo rinascimento¡±.
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