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Nicola Piovani (al centro) riceve il Premio Achille Silvestrini per il dialogo e la pace. Alla sua destra il cardinale Pietro Parolin Nicola Piovani (al centro) riceve il Premio Achille Silvestrini per il dialogo e la pace. Alla sua destra il cardinale Pietro Parolin

Premio Silvestrini a Piovani. Parolin: la sua musica testimonianza per l’inclusione

Il cardinale segretario di Stato, alla cerimonia di premiazione del musicista premio Oscar nel collegio universitario di Villa Nazareth, ha ricordato che il porporato romagnolo, pastore e diplomatico scomparso nel 2019, ha vissuto “i valori dell’ascolto, del dialogo, della pace, della cultura del servizio, nutriti dal Vangelo”. E il concerto di Piovani "Canto del legno", per i migranti morti nel naufragio di Cutro del 2023, suonato con un violino realizzato con il legno dei barconi

Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

“Il cardinale Achille Silvestrini ha vissuto nella sua vita di sacerdote e diplomatico i valori dell’ascolto, del dialogo, della pace, della cultura del servizio, nutriti dal Vangelo. Il maestro Nicola Piovani, con parole e musica, ha dato alta testimonianza non solo della necessità ma anche della possibilità di costruire la pace attraverso il dialogo”. Così il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, ha commentato l’assegnazione del Premio Internazionale Achille Silvestrini per il dialogo e la pace 2024, nel corso della cerimonia di consegna, questa sera nel teatro di Villa Nazareth, il collegio universitario di merito per studenti bisognosi del quale Silvestrini è stato presidente. Un riconoscimento, giunto alla seconda edizione, assegnato dall’Associazione culturale Premio internazionale Achille Silvestrini per il dialogo e la pace

Il “Canto del legno” per il violino nato dai barconi

Il porporato, che continua l’opera del cardinale romagnolo scomparso nel 2019 nella guida di Villa Nazareth, ha sottolineato che i tanti concerti e composizioni di Piovani, da Betlemme all’Aula Paolo VI, gremita di anziani, senzatetto e famiglie in difficoltà, “hanno avuto un impatto di testimonianza anche tra chi non riconosce il valore dell’inclusione”. Ed ha ricordato il recente Canto del legno, scritto dal musicista premio Oscar per la colonna sonora de La Vita è Bella di Benigni, nel primo anniversario del naufragio di migranti a Cutro, sulle coste calabresi, nel febbraio 2023. Una musica suonata con un violino realizzato con il legno dei barconi dei migranti, nel laboratorio di liuteria del carcere milanese di Opera. Parolin ha infine ricordato le parole di Papa Francesco al termine di un concerto in Vaticano, nel 2022, sulla musica che “rasserena e predispone al dialogo come via per la alla pace”, toccando molti cuori, “come un ponte che unisce persone di culture diverse, rendendo il mondo un luogo più accogliente e bello”.

Un momento della cerimonia di premiazione
Un momento della cerimonia di premiazione

Una elegia di speranza contro il silenzio dell’indifferenza

Nella motivazione del Premio a Nicola Piovani, letta da Carlo Felice Casula, responsabile culturale dell’associazione, si sottolinea che questo riconoscimento “vuole onorare non solo   un talento straordinario, ma un artista che ha fatto dell’impegno civile la sua strada maestra”. Unendo musica e parole, Piovani “canta e testimonia i valori fondativi dell’ascolto, del dialogo, della solidarietà e della pace. Un’elegia della speranza contro il silenzio dell’indifferenza, la violenza delle disuguaglianze, i tuoni di guerra, che invita a ritrovare quel senso forte della vita capace di rendere il mondo un luogo più accogliente, illuminato dalla luce dell’umana fraternità”. Il premio, oltre ad una somma in denaro, è una ceramica artistica di Faenza di Goffredo Gaeta, sulla quale è riprodotto uno scritto del 1988 del cardinale Silvestrini: “La pace si costruisce non su interessi effimeri ma su beni reali e stabili, che hanno sorgente nei valori dello spirito”. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato una medaglia per il vincitore del Premio.

Piovani: i musicisti possono affiancarsi al bene o al male

Prima di ricevere il riconoscimento, il maestro Piovani ha ricordato cheil dialogo e la pace sono cose serie, mentre la musica non ha contenuti, è asemantica, ma per i musicisti c’è la possibilità di affiancarsi al bene o al male”. Ed è quello che ha fatto quando gli è stato chiesto di comporre una musica per il violino realizzato con il legno dei barconi dei migranti. Dei suoi lavori ha voluto citare il Sangue e la Parola, del 2022, e il suo collegamento con le Eumenidi di Eschilo, 4 secoli prima di Cristo, “che era stato un soldato, aveva visto la guerra e aveva cambiato animo e posizione”. Ha invitato a coltivare “l’attitudine di guardare il mondo non con gli occhiali del cinismo e del fatalismo”. Ed ha ricordato, infine, i concerti a Betlemme e Tel Aviv, nel 2000, della Pietà-Stabat Mater: “Come sono lontani quei tempi”. I droni, ha concluso, oggi “non dovrebbero lanciare bombe ma viveri e giocattoli, per dimostrare che un’altra strada è possibile”. Il suo saluto in musica è stato un brano dal film La Notte di San Lorenzo, di Paolo e Vittorio Taviani, “piccolo episodio contadino durante la Resistenza del 1945”.

Il brano il Canto del legno suonato davanti a Papa Francesco con il "Violino del mare" realizzato nel carcere di Opera
Il brano il Canto del legno suonato davanti a Papa Francesco con il "Violino del mare" realizzato nel carcere di Opera

Menichelli: la lezione di speranza del cardinal Silvestrini

Ad introdurre la cerimonia di premiazione, il cardinale Edoardo Menichelli, presidente dell’Associazione culturale Premio Internazionale Achille Silvestrini     per il dialogo e la pace, che ha invitato gli studenti di oggi che non hanno potuto conoscere il cardinale Silvestrini, nato nel 1923 a Brisighella, “a raccogliere la luce di chi fece suo il progetto dell’ascolto, del dialogo del rispetto e dell’accoglienza, testimoniando così che la vita è fraternità”. In un tempo “nel quale molti alla guerra e non alla parola consegnano i rapporti con gli Stati, la lezione del cardinale è un invito alla speranza e alla fiducia. Ai costruttori di pace e dialogo come Nicola Piovani va il nostro grazie”.

Un momento della cerimonia, nel teatro di Villa Nazareth
Un momento della cerimonia, nel teatro di Villa Nazareth

Nicola Piovani, opere di musica e parole

Nicola Piovani, nato nel 1946 a Roma, è compositore, pianista, direttore d’orchestra, arrangiatore ed esprime la sua straordinaria creatività in diversi generi musicali. Per il cinema ha scritto musica per i più importanti registi italiani e stranieri, tra i quali Monicelli, i Taviani, Moretti, Tornatore, Amelio, Bigas Luna, Sepúlveda e ha composto la colonna sonora degli ultimi tre film di Federico Fellini. Nel 1999 ha vinto l’Oscar per la colonna sonora del film La vita è bella di Roberto Benigni. Con uguale passione si è dedicato al teatro scrivendo musiche di scena per gli allestimenti di Carlo Cecchi, Luca De Filippo, Maurizio Scaparro, Luigi Squarzina, Giuseppe Patroni Griffi e Vittorio Gassman. Alla fine degli anni ’80 inizia il sodalizio artistico con Vincenzo Cerami e l’attore Lello Arena e fonda la Compagnia della Luna per dare vita a un teatro dove musica e parola interagiscano sul piano espressivo con pari peso scenico. Tra i tanti frutti preziosi di questo legame fra musica e parola si possono ricordare La cantata del Fiore (1988) e La cantata del Buffo (1990), La Pietà – Stabat mater (1998), L’isola della luce (2004), Viaggi di Ulisse (2011), Il sangue e la parola (2022) sulla nascita della nostra Costituzione. È autore di numerose composizioni da concerto e di due commedie musicali. Ha composto anche canzoni collaborando negli anni ’70 con Fabrizio De André e poi scrivendo tre canzoni per il tour teatrale di Roberto Benigni, tra cui la fortunata Quanto t’ho amato. È autore di due opere liriche: Amorosa presenza (2022) ispirata al romanzo omonimo di Vincenzo Cerami, e Il labirinto di Creta (2024), favola per bambini e ragazzi ispirata al celebre mito di Teseo, Arianna e il Minotauro.

Nel 2023 premiato l’ex presidente colombiano Santos

L’Associazione culturale Premio internazionale Achille Silvestrini per il dialogo e la pace ETS, fondata nel 2022, assegna annualmente il riconoscimento a una personalità internazionale che, sul terreno politico-istituzionale, culturale, artistico ed economico, abbia operato e testimoniato per l’affermazione e la diffusione della cultura del dialogo e della pace. Nel 2023, centenario della nascita del cardinale Silvestrini, il Premio è stato assegnato all’ex presidente della Colombia, Juan Manuel Santos, premio Nobel per la pace, “per avere, dopo un faticoso e fruttuoso dialogo, raggiunto un accordo di pace con le FARC, avviando la pacificazione del grande paese latinoamericano”.

Nicola Piovani in prima fila prima della premiazione
Nicola Piovani in prima fila prima della premiazione

 

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08 novembre 2024, 15:16