Giornata delle Catacombe, al cuore della speranza
Maria Milvia Morciano - Città del Vaticano
"Riportare al cuore" è il significato etimologico di ricordare e le catacombe sono luogo di memoria dei tanti martiri e cristiani dei primi secoli che riposano qui e che hanno lasciato traccia di un mondo spirituale pieno di simboli e di pace. Visitare una catacomba, quindi, riveste il significato di pellegrinaggio, di devozione e penitenza e, attraverso la preghiera, di speranza.
Sabato 12 ottobre torna la VII Giornata delle Catacombe - Edizione autunno, durante la quale sarà possibile visitarne alcune normalmente non aperte al pubblico a Roma e nelle diverse regioni d'Italia.
Monsignor Pasquale Iacobone, presidente della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, spiega ai media vaticani che il tema è lo stesso dell’edizione primaverile, “Dal ricordo alla preghiera”, “perché ci colleghiamo a quel filone di preparazione al Giubileo che il Papa ci ha proposto e noi, facendo visitare le nostre catacombe, dove c’è tutta una serie di serie di immagini, di simboli, di segni che ci rimandano a un ricordo, spingiamo poi i credenti, attraverso il ricordo, alla riflessione interiore e alla preghiera. Una preparazione anche immediata al Giubileo, che avrà come tema proprio la speranza cristiana".
Scoprire antichi luoghi nuovi
Le catacombe visitabili in questa edizione sono state scelte tra quelle che “normalmente non sono accessibili al pubblico, mentre quelle aperte erano visitabili durante l'edizione primaverile” spiega ancora monsignor Iacobone. “A Roma saranno aperte, oltre a quella di San Lorenzo, sotto la Basilica del Verano, quella di Santa Tecla, quella di Pretestato, quella della regione dei Fornai nella catacomba di Domitilla, la catacomba di Generosa sulla Portuense e poi il Museo della Torretta nel comprensorio di San Callisto. “Oltre a queste di Roma - aggiunge. - ce ne sono tante altre, perché in questa Giornata anche le altre catacombe italiane celebrano questa iniziativa e sono quindi aperte gratuitamente al pubblico”.
La locandina ripropone il soggetto della scorsa edizione, esaltando lo stesso filo conduttore, anche perché questa immagine è tanto famosa quanto perfettamente calzante al tema. “Abbiamo scelto - indica monsignor Iacobone - una delle più famose immagini di orante, cioè di un defunto o di una defunta, che in questo caso è in preghiera, che ringrazia e loda il Signore per la beatitudine ed è la famosa orante di Priscilla nel cubicolo della Velata. È un'immagine che, appunto, con le braccia alzate, ci aiuta anche a rivolgere gli occhi e il cuore al cielo e dunque anche a pregare e a ringraziare il Signore, a lodarlo per tutto quello che ci dona giorno per giorno”.
Questa edizione, come sempre, prevede laboratori per bambini sia a Roma che nel resto d’Italia. In particolare nella regione dei Fornai a Domitilla. Due laboratori, uno la mattina e l’altro nel pomeriggio, sono previsti anche nelle altre catacombe del Lazio e delle altre regioni, per bambini e per famiglie”, dice monsignor Iacobone, “così che anche i più piccoli possano incominciare a entrare in questo mondo apparentemente misterioso ma comunque per loro sicuramente affascinante”.
Un ciclo che si chiude
Con l’imminente anno giubilare si chiude questa prima fase di 7 anni che, osserva monsignor Iacobone, “è anche un numero simbolico. L'anno prossimo il Giubileo avrà tante occasioni, tante celebrazioni, tanti momenti anche specifici dedicati alle catacombe e quindi non si terranno le Giornate specifiche così come le abbiamo vissute finora. Penseremo a qualcos'altro di nuovo, passato il Giubileo. Per l'anno prossimo abbiamo già un calendario molto molto fitto”. La Pontificia Commissione offrirà infatti un percorso agevolato, con un “passaporto del pellegrino”, a chi vorrà visitare nelle catacombe di Roma le memorie dei martiri.
Come partecipare alla Giornata
Monsignor Iacobone spiega infine che per partecipare all’appuntamento del 12 ottobre è necessario fare riferimento al sito della e a quello della , dove è possibile trovare i programmi di ogni sito di interesse ed è obbligatorio prenotarsi perché per la visita non è più possibile, anche per motivi di sicurezza, mettere in fila migliaia di persone.
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