蜜桃交友

Alessandro Di Bussolo 鈥� Città del Vaticano

La testimonianza più applaudita in Aula Paolo VI, tra i tavoli dei partecipanti al Sinodo sulla sinodalità, è arrivata da una mamma, fortemente preoccupata che non si parli abbastanza dell鈥檌niziazione cristiana per i più piccoli, tanto da chiedere parole di aiuto per crescerli nella fede cristiana. Le donne continuano a essere protagoniste nei lavori ed è stato anche chiesto di coinvolgerle di più nei ruoli diplomatici in contesti di guerra. Lo ha riferito oggi, nella conferenza stampa tenuta nella Sala stampa vaticana Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la comunicazione e presidente della Commissione per l鈥檌nformazione sinodale. Con Sheila Pires, segretaria della stessa Commissione, ha dato conto dei lavori della quinta e sesta congregazione generale, tenute ieri pomeriggio e questa mattina, con 343 presenti in Aula, mentre Papa Francesco era in piazza San Pietro per l鈥檜dienza generale.

L鈥檌ndispensabile ruolo dei laici nella Chiesa

Gli interventi, hanno fatto presente, sono stati 鈥渢utti concentrati sul tema del discernimento ecclesiale, quindi soggetti e criteri, diversi livelli di responsabilità, il ruolo dei ministri ordinati鈥�. Su questo tema gli interventi liberi, ha precisato Pires, sono stati 35 ieri pomeriggio e 21 questa mattina. Il ruolo dei laici, la loro collaborazione con i vescovi e i sacerdoti, il loro coinvolgimento nei processi decisionali, è stato uno dei temi che è maggiormente emerso nei vari interventi pubblici. 鈥淓鈥� stata sottolineata l鈥檌mportanza di incoraggiare la collaborazione tra sacerdoti e laici - ha chiarito Pires - e la necessità di una maggiore partecipazione dei laici - uomini e donne - nei ruoli di leadership鈥�. In particolare, è stato riconosciuto che 鈥渓a presenza dei laici è indispensabile, cooperano per il bene della Chiesa鈥�. In un intervento, inoltre, è stata avanzata la proposta di consultare il popolo di Dio sulla idoneità dei candidati al sacerdozio e all鈥檈piscopato: 鈥淚l vescovo decide, ma in una Chiesa sinodale è il Popolo di Dio che si deve sentire responsabile nella scelta鈥� e conoscere inoltre 鈥渓e esigenze del profilo umano e spirituale che devono avere i candidati鈥�.

I lavori in Aula Paolo VI ieri pomeriggio

Le donne e il ministero dell鈥檃scolto

Un鈥檃ltra proposta - ha proseguito la segretaria della Commissione per l鈥檌nformazione - ha riguardato l鈥檌mportanza di 鈥渁pprofondire la riflessione sul ruolo dei laici nell鈥檈sercizio pastorale nelle parrocchie, perché molti sacerdoti non hanno la vocazione a essere parroci, invece molti laici che vivono una vita matrimoniale e familiare serena possono svolgere funzioni nelle comunità鈥�. Riguardo le donne 鈥� ha informato Pires 鈥� si è proposto di 鈥渆vitare ogni tipo di discriminazione sessuale nell鈥檃ccolitato, riconoscere maggiormente鈥� il loro 鈥渃ontributo anche nei processi decisionali鈥� e 鈥減ensare all鈥檃scolto come ministero prevalentemente femminile, complementare a quello del parroco, del diacono, del catechista鈥�. 鈥淟e donne sanno ascoltare, ascoltano in modo diverso 鈥� è stato detto in Aula 鈥� e potrebbero farlo come servizio, totalmente diverso rispetto alla confessione鈥�. È stata anche avanzata la proposta 鈥渄i coinvolgere di più le donne nella diplomazia in un mondo diviso e in guerra鈥�.

Affidare ai giovani una pastorale giovanile digitale

Ruffini ha poi evidenziato che i partecipanti al Sinodo hanno indicato 鈥渓a necessità di connettersi con le nuove generazioni attraverso la pastorale digitale鈥�. È stato fatto poi l鈥檈sempio di tanti giovani in Africa che 鈥渧anno in Chiesa, hanno talento, energia e fede鈥� e che quindi 鈥渄evono essere parte del discernimento ecclesiale鈥�. Ed è stato proposto di affidare proprio ai giovani la pastorale giovanile: insomma, 鈥済iovani-giovani, non adulti che fanno i giovani鈥� è stato detto, 鈥渃osì da porsi in dialogo con i coetanei intrappolati in ideologie 鈥榥ew age鈥� o nichiliste鈥�. Un intervento ha riproposto 鈥渓a situazione drammatica 鈥� ha detto Ruffini 鈥� che vivono tanti bambini nel mondo: bambini costretti a contrarre il matrimonio da giovani per motivi familiari; bambine forzate alla prostituzione; minori vittime di traffico di esseri umani鈥�. E si è parlato anche di 鈥渟eminaristi che vengono da famiglie non cristiane, o che sono costretti al sacerdozio per onore, di persone che devono fare i conti con la propria omosessualità鈥�.

La mamma: incoraggiare la corresponsabilità dei genitori

Il prefetto del Dicastero per la comunicazione ha evidenziato che 鈥渟ono state ricordatele parole del Papa: il Sinodo non ha l鈥檕biettivo di produrre documenti, ma ispirare azioni. Quindi è stato ribadito che non basterà soltanto ascoltare le voci cristiane e parrocchiali, ma le voci coraggiose che vengono dall鈥檈sterno, così da creare spazi sicuri perché le persone si facciano avanti鈥�. E quindi ha ricordato la testimonianza della mamma che ha chiesto 鈥渃osa dice l鈥檃ssemblea sul ruolo di genitori, nonni, padrini cristiani nel contribuire alla sinodalità sull鈥檃scolto e il discernimento sin dall鈥檌nfanzia? Bisogna crescere i figli affinché da grandi vadano verso Cristo鈥�. Il Documento finale, perciò, ha chiesto la donna, dovrebbe 鈥渋ncoraggiare i ruoli di corresponsabilità dei genitori鈥�.

Accompagnare le vittime di abusi

È stato fatto, quindi, riferimento 鈥渁lla necessità di accompagnare le vittime di abusi all鈥檌nterno della Chiesa. È stato evidenziato che la Chiesa deve avvicinarsi ai vulnerabili e che il potere deve essere un servizio e mai clericalismo鈥�. Allo stesso modo, ha riferito il prefetto, 鈥渟i è chiesto di ridare una maggiore centralità ai poveri, anche nella formazione del clero鈥�. In particolare, 鈥渋 poveri sono più vicini al cuore di Dio, hanno un鈥檃utorità 鈥� è stato detto 鈥� e li vediamo come oggetti del ministero e della missione ma mai come ministri鈥�. In Aula, ha proseguito Ruffini, 鈥渟i è parlato dei sacerdoti, in particolare della loro solitudine, anche per sovraccarico di compiti. In tal senso, è stato sottolineato che una certa distanza dei preti dalla sinodalità deriva dal fatto che molti di loro hanno pesi incombenti, gestiscono diverse comunità e hanno un peso amministrativo forte鈥�. Il Sinodo dovrebbe riuscire a ravvivare la loro vocazione. 鈥淪i è proposto, quindi, di dotare di consigli economici ogni parrocchia e possibilmente anche strutture che coinvolgano più parrocchie per aiutare i parroci nel loro servizio鈥�.

Un altro momento della conferenza stampa

Pensiamo a giocare la partita, non all鈥檃llenamento

Forte, inoltre, è stato 鈥渓鈥檌nvito al dialogo, tra le Chiese e nella Chiesa鈥�. E, ha riferito Ruffini, 鈥�è intervenuto, portando il suo saluto, il vescovo cinese Giuseppe Yang che ha lodato il beneficio portato dall鈥橝ccordo del 2018 tra Santa Sede e Cina鈥�. Infine un intervento ha proposto all鈥檃ssemblea di concentrarsi più sulla realtà, anche nella redazione del Documento finale. Usando una metafora calcistica, ha concluso Ruffini, è stato detto che sembra che la Chiesa invece di giocare la partita sia concentrata sull鈥檃llenamento.

Il comunicato del Gruppo di studio sulle donne nella Chiesa

Da ultimo Ruffini ha riferito che al termine il cardinale segretario generale Mario Grech ha dato lettura di un comunicato del cardinale Víctor Manuel Fernández, prefetto Dicastero per la Dottrina della Fede, nel quale si specifica che il tema del Gruppo di studio n. 5 鈥� su 鈥淎lcune questioni teologiche e canonistiche intorno a specifiche forme ministeriali (RdS 8 e 9)鈥�,  in particolare la partecipazione delle donne alla vita e alla guida della Chiesa  鈥� era già stato affidato al suddetto Dicastero prima della richiesta del Sinodo. Per cui il lavoro deve seguire le procedure del Dicastero stesso stabilite nel regolamento proprio, in vista della pubblicazione di un apposito Documento. Dopo aver ascoltato vescovi e cardinali della Feria iv, ora è nella fase di consulta: sono già stati consultati i consultori e le consultrici che forniscono la base del documento. La consulta è rivolta anche alle donne che non sono consultrici. Tutti i membri, i teologi e le teologhe del Sinodo possono inviare pareri e sussidi nei prossimi mesi. Il giorno 18 due teologi sono disposti a ricevere proposte sul tema per iscritto o oralmente.

Gli interventi dei tre ospiti

Il ruolo dei diaconi permanenti nella Chiesa e la loro partecipazione al Sinodo, l鈥檌niziazione cristiana e l鈥檃bbandono delle comunità da parte degli adolescenti e la spiritualità sinodale che porti a una 鈥減urificazione鈥� dei rapporti umani nella Chiesa e con la società, ma anche una richiesta d鈥檃iuto da parte della Chiesa che è in Mozambico, sono stati i temi toccati dai tre ospiti in Sala Stampa vaticana, rappresentanti di tre continenti, Africa, America ed Europa. Il più sollecitato dalle domande dei giornalisti, dopo il suo intervento iniziale è stato il diacono Geert De Cubber, testimone del processo sinodale, teologo, ex giornalista, diacono permanente della diocesi di Gand (Belgio) e delegato episcopale per la catechesi e la pastorale giovanile e familiare. E鈥� l鈥檜nico membro dell鈥檃ssemblea diacono permanente, sposato, con figli della Chiesa latina, anche se dalle Chiese orientali cattoliche sono presenti anche uno della Chiesa siriaca e un melkita, che presto sarà ordinato sacerdote.

De Cubber: un incontro post-sinodale anche per i diaconi

De Cubber ha ripetuto quanto detto nell鈥檃ula del Sinodo: il diacono è un 鈥渃ostruttore di ponti鈥� in famiglia (鈥渆 io - ha confidato - 鈥渉o fatto un 鈥榩resinodo鈥� con moglie e tre figli, per poter essere qui鈥�), con le altre famiglie, nella comunità e anche con la società esterna, 鈥渆 questo può essere davvero utile in una società secolarizzata鈥� come quella belga, che Papa ha visitato a fine settembre dopo il Lussemburgo. Compito del diacono, ha aggiunto, è uscire e 鈥渁ndare dove la Chiesa non va, da chi non ha voce e viene emarginato dalla Chiesa stessa e dalla società e riportarlo nella Chiesa鈥�. In una Chiesa nella quale i praticanti sono spesso stanchi e anziani, e dove 鈥渟e non camminiamo in modo sinodale la Chiesa non potrà sopravvivere鈥�, il diacono belga ha cercato di portare la sinodalità tra i giovani, unendo nello sforzo le pastorali giovanili di tutte le diocesi di lingua fiamminga. 鈥淚ntanto abbiamo cambiato nome, ora siamo 鈥楰ammino鈥�, con la 鈥榢鈥� che indica il nostro essere cattolici, nella nostra lingua鈥�. Sollecitato da una domanda di un giornalista, ha ammesso che i diaconi avrebbero potuto essere maggiormente rappresentati al Sinodo, e che sa che di questo i diaconi negli Usa, 鈥渄ove il ministero è molto forte鈥�, non sono 鈥渕olto contenti del fatto che siamo cosi pochi鈥�. Ha così proposto un incontro post-sinodale dei diaconi in futuro, come è stato fatto quest鈥檃nno con i parroci. 鈥淓ssere diacono - ha concluso De Cubber - non è per me affatto una preparazione al sacerdozio, non ho questa vocazione. Il nostro è un ministero esclusivamente di servizio鈥�.

Il Cile e la ricchezza del diaconato permanente

Sollecitato sul tema, l鈥檃rcivescovo di Puerto Montt (Cile), monsignor Luis Fernando Ramos Pérez, ha sottolineato che nel suo Paese, dopo il Concilio Vaticano II, sono stati ordinati molti diaconi permanenti, oggi 鈥渟ono di più dei sacerdoti e dei religiosi鈥�, e il loro  contributo 鈥� è straordinario e apprezzato, amministrano le parrocchie con il parroco鈥�. Ma non sono  鈥渟acerdoti in miniatura鈥�. Da parte sua monsignor Inácio Saure, arcivescovo di Nampula, presidente della conferenza episcopale del Mozambico, e membro dei Missionari della Consolata, ha spiegato che non ci sono in questo momento diaconi nella sua Chiesa, 鈥減erché siamo molto impegnati nella formazione dei presbiteri鈥� anche se in futuro, se ci sarà la possibilità, saranno di sicuro ordinati. Preparando anche le comunità parrocchiali, che 鈥渜uando arriva un diacono temporaneo, ci chiedono subito: 鈥楶erché non celebra?鈥欌��

Il Mozambico ha ancora bisogno d鈥檃iuto

L鈥檃rcivescovo africano, rispondendo ad una domanda, ha invitato il Sinodo a far conoscere la drammatica situazione del suo Paese, devastato dalla guerra iniziata nel 2017 (ora sospesa) con 5 mila morti e un milione di sfollati. Anche se molto aiuto è arrivato in passato 鈥淚l popolo oggi soffre molto, ed è abbandonato a se stesso. Quindi si può fare di più鈥�, in uno scambio di doni materiali 鈥渢ra le Chiese che hanno molto e quelle che sono in miseria鈥�. Nel suo intervento, monsignor Saure ha toccato il tema dell鈥檌mportanza dell鈥檌niziazione cristiana come incontro personale con Cristo, segnalando che 鈥渁nche da noi i giovani finita l鈥檌niziazione si allontanano dalla Chiesa鈥�, quindi andrebbe maggiormente curata. Ha spiegato che negli ultimi sei anni, occupandosi della pastorale giovanile, ha cercato di farla 鈥渃on i giovani, per i giovani e dai giovani鈥� e che potrà portare uno stimolo anche la canonizzazione, durante il Sinodo, il prossimo 20 ottobre del fondatore dei Missionari della Consolata, il beato Allamano, che diceva 鈥減rima santi poi missionari鈥�, io direi, 鈥減rima santi e poi cristiani鈥�.

Pérez: purificare i rapporti nella Chiesa e con la società

Di spiritualità sinodale che trasformi le strutture della Chiesa, ha parlato nel suo intervento l鈥檃rcivescovo Ramos Pérez, riferendo che al Sinodo si è parlato di 鈥渦na spiritualità personale che spinga ad una conversione pastorale individuale e comunitaria鈥�. Per arrivare infine ad una 鈥減urificazione鈥� dei rapporti umani nella Chiesa e con la società, perché oggi alcuni rapporti fanno crescere e altri 鈥減ossono distruggere鈥�. Il modo è vivere la carità prendendo esempio da Cristo. Ed ha concluso sottolineando che chi ha responsabilità nella Chiesa deve esercitarla con 鈥渃riteri di sinodalità, prendendo le decisioni鈥� consultando la base. In questo 鈥渟erve un discernimento sinodale, che coinvolga anche i laici e le laiche, non solo i ministri ordinati鈥�.