Sinodo, una Chiesa viva e in movimento
Pope
¡°I semi della Chiesa sinodale stanno già germogliando¡± e l¡¯esperienza sinodale prosegue ¡°tra risposte entusiaste e creative, ma anche resistenze e preoccupazioni¡±: così il cardinale gesuita Jean-Claude Hollerich, relatore generale della XVI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, si è espresso a conclusione dei lavori del gruppo di teologi e teologhe che dal 4 al 14 giugno hanno lavorato sui rapporti giunti alla segreteria generale in vista della seconda sessione della medesima assise che si terrà dal 2 al 27 ottobre prossimi.
Una riflessione ad ampio raggio
Nello specifico, il gruppo di teologi (uomini e donne, vescovi, sacerdoti, consacrati/e e laici) provenienti da diversi continenti ha lavorato presso la sede della segreteria generale del Sinodo sui 106 rapporti delle Conferenze episcopali e dalle Chiese cattoliche orientali, sul contributo dell¡¯Unione internazionale dei superiori maggiori e l¡¯Unione internazionale delle superiore generali, e sulle oltre 175 osservazioni pervenute da realtà internazionali, facoltà universitarie, associazioni di fedeli o di singole comunità e persone. Un¡¯altra significativa fonte di riflessione è stata quella dei rapporti presentati dai sacerdoti intervenuti alla tre-giorni di lavoro dell¡¯incontro ¡°Parroci per il Sinodo¡±, tenutosi dal 29 aprile al 2 maggio scorsi.
L¡¯attenzione ai poveri tra i temi più ricorrenti
Da tutto questo materiale emerge ¡°una Chiesa viva e in movimento¡±, sottolinea in una nota la segreteria generale del Sinodo, ricordando i temi più ricorrenti, come ¡°la formazione alla sinodalità, il funzionamento degli organismi di partecipazione, il ruolo delle donne, dei giovani, l¡¯attenzione ai poveri, l¡¯inculturazione, la trasparenza e la cultura del rendere conto da parte di chi assume un ministero nella Chiesa, ma anche la catechesi e l¡¯iniziazione cristiana, la collaborazione fra le chiese, la figura del vescovo¡±.
Non imporre la propria visione di Chiesa
E se da un lato si registra ¡°l¡¯esperienza di persone che hanno compiuto una vera e propria conversione personale¡±, non mancano quanti ¡°continuano a sperimentare confusione, preoccupazione o ansia¡±. In particolare, afferma il cardinale Mario Grech, segretario generale del Sinodo, ¡°vi è il timore che quanto inviato non sia preso sul serio oppure che ideologie e lobby di fedeli possano sfruttare il cammino sinodale per imporre la propria agenda¡±. Pertanto, il porporato ribadisce che l¡¯Assemblea del prossimo ottobre non sarà incentrata ¡°su quel o quell¡¯altro tema, ma sulla sinodalità, su come essere Chiesa missionaria in cammino. Tutte le questioni teologiche e le proposte pastorali di modifiche hanno questo fine¡±. Ogni partecipante all¡¯Assemblea, dunque, si collocherà ¡°all¡¯interno di un cammino iniziato nel 2021 e portando la ¡°voce¡± del popolo di Dio da cui proviene per discernere la volontà di Dio per la Sua Chiesa¡±, e non ¡°per imporre la propria visione di Chiesa¡±.
Le tappe dell¡¯Instrumentum laboris
Quanto al processo di elaborazione dell¡¯Instrumentum laboris, esso proseguirà con altre tappe: a un primo discernimento su quanto elaborato finora, seguirà la stesura del testo, la sua verifica ¡°ad ampio raggio¡±, l¡¯approvazione da parte del Consiglio ordinario e la presentazione del documento al Pontefice per l¡¯approvazione definitiva. Al riguardo, monsignor Riccardo Battocchio, segretario speciale della XVI Assemblea, evidenzia che il prossimo Instrumentum laboris sarà diverso dal precedente: dal primo, infatti, sono emersi i temi da affrontare; il secondo invece ¡°intende mettere in luce alcuni nodi da sciogliere per rispondere alla domanda ¡°Come essere Chiesa sinodale in missione¡±, recependo il cammino fatto fin qui e proponendo argomentazioni teologicamente fondate insieme ad alcune proposte concrete per aiutare il discernimento affidato ai membri dell¡¯Assemblea¡±.
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