"Pietro e Paolo a Roma”, uno spettacolo per riportare i due patroni sulle vie dell'Urbe
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Uno spettacolo per “riportare sulle vie di Roma Pietro e Paolo” negli anni in cui sono stati insieme nella città. È quello che domani animerà l’atrio della basilica di San Pietro, alle 21, di e con Michele La Ginestra. A illustrare l’evento, dal titolo “Pietro e Paolo a Roma”, è stato nei giorni scorsi fra Agnello Stoia, parroco di San Pietro, durante la presentazione da parte del cardinale Mauro Gambetti, vicario generale del Papa per la Città del Vaticano, e di monsignor Baldo Reina, vicegerente della diocesi di Roma, dell’iniziativa “Quo Vadis”, promossa dai Vicariati della diocesi di Roma e della Città del Vaticano, in occasione dell’odierna Solennità dei Santissimi Apostoli Pietro e Paolo presso la Basilica di San Pietro. Quello presentato da La Ginestra, è “un testo molto profondo – aveva spiegato fra Agnello - ma anche molto romano nella cultura e nel gergo, nato grazie alla sagacia, alla scrittura fluida e all’inventiva” dell’artista, che sul palco vestirà i panni di Pietro accanto ad Agusto Fornari, in veste di Paolo, con la regia di Roberto Marafante e le musiche di Emanuele Friello.
La Ginestra: ho immaginato l'umanità dei due santi
“È una grossa responsabilità”, spiega ai media vaticani Michele La Ginestra. “Ho immaginato l’incontro, anzi, una serie di incontri tra Pietro e Paolo a Roma. Non abbiamo conferme ma sembra che ci siano stati. Io immagino di sì, erano tutti e due a Roma”. Soprattutto, spiega l’attore e regista, “ho immaginato l’umanità di questi due santi che si confrontano sugli argomenti della fede, sulla quotidianità, su come si mangiava ma anche sul cammino di fede di ognuno. Mi ha incuriosito il tema, ho scritto questo spettacolo in fretta e furia e man mano che studiavo volevo far emergere l’umanità di ogni santo”. Il luogo dello spettacolo è “un posto meraviglioso”, dice l’artista, “e il parterre sarà composto da addetti ai lavori, perciò qualsiasi cosa potrà essere usata contro di me”, scherza. L’augurio di La Ginestra è che si possa offrire “un prodotto alto” che “non rimanga un semplice momento di festa” ma possa “stimolare la riflessione e il confronto tra le persone”.
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