#BeHuman, per un patto mondiale sulla fraternità
Alessandro De Carolis - Città del Vaticano
Un tavolo per la pace, con chi ne ha costruita un pezzo nella nostra storia recente, sfidando i bavagli dei poteri che manipolano la verità, combattendo la diffusione di ordigni come le mine antiuomo, lottando per i diritti degli indigeni, delle donne e altro ancora. E un tavolo dei bambini condiviso con Papa Francesco, perché di un mondo che non ha ancora imparato a vivere la fraternità loro, i più piccoli, sono la speranza. Saranno questi due dei momenti principali che domani e dopodomani, 10 e 11 maggio, caratterizzeranno #BeHuman, il secondo World Meeting on Human Fraternity (WMHF), organizzato dalla Fondazione Fratelli tutti.
Alternative a guerre e povertà
Allestiti in diversi luoghi della Città Roma - dal Palazzo del Campidoglio a quello vaticano della Cancelleria, dall’Accademia dei Lincei al Salone d’onore del Coni - i 12 tavoli tematici in programma, tutti aperti al pubblico e alcuni trasmessi in diretta streaming, metteranno in dialogo 30 Premi Nobel per la Pace assieme a scienziati, economisti, medici, manager, lavoratori, campioni dello sport e semplici cittadini di varie parti del mondo, “con lo scopo - si legge in una nota di presentazione - di cercare alternative alle guerre e alle povertà”, con proposte per “comprendere dove il principio di fraternità è già presente nella vita sociale e discernere i parametri necessari per misurarlo”.
Francesco e i bambini
La presenza del Papa “Bambini: generazione futuro”, sabato 11 maggio alle 17 - evento seguito in diretta streaming dal nostro portale - sarà il momento clou dei vari panel che avranno nella fraternità il valore-chiave per riflettere su ambiente e imprese, sport e terzo settore, informazione e lavoro, salute e digitale, educazione, amministrazioni locali, sicurezza alimentare. L’apertura della manifestazione - anche questa in live streaming su Pope a partire dalle 10 di domani - vedrà la presenza del cardinale Pietro Parolin con un intervento al tavolo della Pace, attorniato da rappresentanti di vertice dei maggiori organismi internazionali e alcuni Premi Nobel, tra cui Dmitrji Muratov, Jody Williams, Tawakkol Karman, Maria Ressa, Leymah Gbowee, Rigoberta Menchù Tum e Muhammad Yunus. Tutti loro saranno ricevuti in udienza da Francesco sabato mattina e poi saranno al Quirinale per l’incontro col presidente italiano, Sergio Mattarella.
Note per la pace
Il momento artistico conclusivo, alle 21.30 di sabato, avrà come scenario il portico della Basilica di San Pietro. Tra gli ospiti il compositore Giovanni Allevi, i cantanti Roberto Vecchioni e Nek e l’icona country statunitense Garth Brooks per suggellare col linguaggio della bellezza e della musica l’obiettivo messa dal Papa al cuore della .
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