Al Pontificio Istituto di Musica Sacra continua la rassegna dedicata a Max Reger
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Secondo appuntamento oggi, 12 gennaio, dedicato alla produzione organistica di Max Reger, evento che fa parte di un ciclo di cinque incontri intitolati al compositore, organista e pianista in occasione del 150mo anniversario della sua nascita. Nella storica sala accademica del Pontificio Istituto di Musica Sacra a Roma, in Piazza S. Agostino, alle 18.30, l’organista Antonio Pantalone si esibisce sul monumentale organo a cinque tastiere in un programma dedicato interamente al compositore tedesco. Reger, nonostante la sua prematura scomparsa, è stato colui che tra il XIX e il XX secolo ha ridato all’organo quella dignità e quella importanza che si erano perdute in gran parte d’Europa già da alcuni decenni.
La sua opera, in genere dedicata o “testata” dal grande organista Karl Straube, ha segnato la rinascita della letteratura per questo strumento, aprendo la strada a diversi compositori che gli sono succeduti, anche in virtù della grande considerazione che godeva in vita, tanto da farlo ritenere il maggior compositore tedesco dopo Richard Strauss.
Il solista di oggi, Antonio Pantalone, si è formato presso il Conservatorio “Luisa D’Annunzio” di Pescara, sotto la guida, tra gli altri, di Roberto Marini, uno dei massimi interpreti di Reger a livello europeo e attualmente docente di organo principale proprio presso il Pontificio Istituto di Musica Sacra. La rassegna è iniziata lo scorso 15 gennaio con il concerto del solista Efisio Aresu, i prossimi appuntamenti saranno il 19 e il 26 gennaio, con Matteo Maiolo e Dom Ezechiele Pereira OSB, e termineranno il 2 febbraio con un recital del docente Roberto Marini. Tutti i concerti hanno inizio alle 18,30 e sono ad ingresso libero.
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