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L'Altissimo fatto piccolo per noi

“Rappresentare l’evento della nascita di Gesù equivale ad annunciare il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio con semplicità e gioia”. Come ricorda Papa Francesco la nascita di Gesù ha ispirato generazioni di artisti che nel corso dei secoli hanno evangelizzato attraverso la bellezza. Per vivere il tempo di Natale i Musei Vaticani e Pope propongono un capolavoro delle collezioni pontificie accompagnato dalle parole dei Papi

Giovanni di Paolo (Siena 1398 ca. - 1482),  Natività e annuncio ai pastori1440 ca., Tempera e oro su tavola,  Scomparto di predella, © Musei Vaticani

© Musei Vaticani
© Musei Vaticani

Questo splendido notturno, realizzato attorno al 1440 dalla mano esperta dell’artista senese Giovanni di Paolo, apparteneva alla predella di un polittico ora scomposto. Numerosi sono gli elementi da interpretare secondo il linguaggio simbolico del tempo. San Giuseppe, raffigurato vecchio e addormentato vicino all’unico albero secco della scena, allude al fatto che egli non prese parte alla divina nascita del Figlio di Dio. Le due figure femminili accanto a Maria, le levatrici di cui narrano i Vangeli apocrifi, rappresentano l’umanità che crede (la donna che guarda verso la Vergine) e quella dubbiosa (la donna che volge le spalle). Sullo sfondo il bagliore dell’annuncio dell’angelo ai pastori illumina il cielo, mentre sfolgora la mandorla di luce che irradia dal Bambino Gesù appena nato.

“In Gesù l’Altissimo si è fatto piccolo, per essere amato da noi. In Gesù Dio si è fatto Bambino, per lasciarsi abbracciare da noi. Ma, possiamo ancora chiederci, perché San Paolo chiama la venuta nel mondo di Dio “grazia”? Per dirci che è completamente gratuita. Mentre qui in terra tutto pare rispondere alla logica del dare per avere, Dio arriva gratis. Il suo amore non è negoziabile: non abbiamo fatto nulla per meritarlo e non potremo mai ricompensarlo.”

(Papa Francesco – Messa della Notte di Natale – 24 dicembre 2019)

 

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a cura di Paolo Ondarza

 

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25 dicembre 2023, 09:00