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Linda Ghisoni, sottosegretario del Dicastero Laici, Famiglia, Vita (alla sinistra, cardinal Kevin Farrell, prefetto del medesimo dicastero) Linda Ghisoni, sottosegretario del Dicastero Laici, Famiglia, Vita (alla sinistra, cardinal Kevin Farrell, prefetto del medesimo dicastero) 

Corresponsabilità nella Chiesa, Ghisoni: servono processi decisionali condivisi

Dal 16 al 18 febbraio, nell'Aula nuova del Sinodo, si svolge un confronto internazionale con 210 delegati da tutto il mondo, dal titolo “Pastori e fedeli laici chiamati a camminare insieme”. Occorre risvegliare l'appartenenza ad un unico corpo ecclesiale, così il sottosegretario del Dicastero Laici, Famiglia e Vita che organizza l'iniziativa. Sabato Papa Francesco incontrerà i partecipanti dopo aver ascoltato alcune testimonianze

Antonella Palermo - Città del Vaticano

Non è ancora diventato normale lavorare fianco a fianco: questa constatazione del cardinale Kevin Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, ha avviato la presentazione stamane in Sala Stampa vaticana del convegno “Pastori e fedeli laici chiamati a camminare insieme” che si terrà dal 16 al 18 febbraio nell’Aula Nuova del Sinodo, organizzato dal medesimo organismo vaticano, con 210 invitati, 74 conferenze episcopali rappresentate e 29 movimenti ecclesiali. Al termine il Papa si recherà in Aula ad ascoltare i partecipanti.

Un tema sinodale che rimanda al Concilio Vaticano II

"Penso che ci siano tanti apostolati che i preti non sono capaci di svolgere e che sarebbe meglio affidare ai laici", ha continuato Farrell rispondendo ad una domanda dei giornalisti, precisando che  "la partecipazione dei laici alla vita della Chiesa rimane sporadica, funzionale a qualche attività circoscritta e demandata dall’alto". Di certo, il tema si innesta pienamente in quello più generale del Sinodo sulla sinodalità, di cui in queste settimane si stanno svolgendo le tappe continentali. Farrell esorta a una maggiore collaborazione tra fedeli laici e Pastori nella catechesi, così come nella liturgia, o nelle attività caritative, in quella strada già indicata dal Concilio Vaticano II. Si tratta di questione avvertita come cruciale in questo tempo e che sta molto a cuore al Papa, tanto che ha chiesto espressamente di essere presente in Aula nella terza giornata e di ascoltare le voci degli invitati.

Indispensabile la formazione

Sarà un'occasione per approfondire la natura e il fondamento della corresponsabilità nei diversi ambiti ma anche per comprendere l'importanza della formazione, ritenuta imprescindibile per gli uni e per gli altri, a cui sarà dedicata una tavola rotonda moderata dal cardinal Matteo Zuppi, presidente dei vescovi italiani. Quattro saranno i relatori nelle tre giornate: Luis Navarro, rettore della Pontificia Università della Santa Croce; Carmen Peña García, della Facoltà di Diritto canonico dell'Università Pontificia Comillas di Madrid, ambedue consultori del medesimo Dicastero; Hosffman Ospino, della School of theology and ministry del Boston College e il cardinal Gérald Ciprien Lacroix, arcivescovo di Québec, membro del Dicastero.

La conferenza stampa di presentazione del convegno
La conferenza stampa di presentazione del convegno

Una esperienza internazionale

L'Africa sarà rappresentata da 20 Paesi, 13 saranno quelli dell'Asia, 7 dell'America del Nord e del Centroamerica, 7 dell'America del Sud e 24 dell'Europa. I delegati iscritti sono in tutto 210 (107 laici, 36 sacerdoti e 67 vescovi) con 74 conferenze episcopali rappresentate e con 29 movimenti ecclesiali. Questi porteranno la loro ricchezza carismatica e gli efficaci itinerari educativi in cui sono coinvolti, ha fatto notare Linda Ghisoni, sottosegretario del Dicastero promotore, aiutando molti laici a vivere la corresponsabilità attiva nella vita della Chiesa. In programma, inoltre, 16 interventi brevi per condividere esperienze già in atto da tutti i continenti, spaziando dalla Papua Nuova Guinea al Messico, dal Madagascar all'India, dal Brasile alla Polonia, dal Guatemala alla Francia.

Promuovere processi decisionali condivisi

Il convegno non è che l'espressione di quell'articolo 132 della , ha spiegato la Ghisoni, che ha sottolineato la necessità di risvegliare la consapevolezza di appartenenza ad un unico corpo che è la Chiesa. Bisogna promuovere processi decisionali condivisi, non settoriali, è stata la sua raccomandazione. È intervenuta anche Andrea Poretti, laica e responsabile della Comunità di Sant’Egidio in Argentina, raccontando lo storico impegno accanto ai poveri e per la pace come esempio concreto di questa cooperazione. Non bisogna ridurre la missione dei laici nella chiesa a un ruolo puramente funzionale così come i Pastori non possono essere considerati dei manager, ha chiosato il cardinal Gérald C. Lacroix

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14 febbraio 2023, 14:18