I vescovi tedeschi: con Roma dialogo possibile, lo scisma mai stato un¡¯opzione
Salvatore Cernuzio ¨C Città del Vaticano
Dice di tornarsene a Limburgo ¡°sollevato ma anche preoccupato¡±, monsignor Georg Bätzing, presidente della Conferenza episcopale tedesca, a conclusione della visita ad limina a Roma di 62 vescovi della Germania che per circa una settimana hanno dialogato con il Papa e con i capi Dicastero della Curia Romana, alcuni dei quali incontrati di nuovo ieri all¡¯Augustinianum con il segretario di Stato Pietro Parolin per una inedita riunione interdicasteriale privata definita non a caso ¡°un caso di emergenza della sinodalitࡱ.
Nessuno scisma, nessuno "stop" al percorso sinodale
¡°Sollevato¡±, si dice Bätzing ¨C che ha incontrato per un¡¯ora e mezzo la stampa internazionale questa mattina, sempre all¡¯Augustinianum -, perché in questi colloqui si è riusciti a chiarire che non c¡¯è nessuna intenzione da parte dei vescovi tedeschi di mettere in piedi uno ¡°scisma¡±: ¡°Siamo cattolici e quello vogliamo rimanere¡±. E anche perché si è dimostrato che ¡°il dialogo è possibile¡± mettendo sul tavolo ¡°tutto, tutto¡±: critiche, irritazioni, istanze, proposte, riserve ¡°di Roma¡± e soprattutto perplessità sul Synodaler Weg, il percorso sinodale avviato nel 2018 in Germania che vede laici e consacrati discutere di tematiche come sacerdozio femminile, celibato, morale sessuale. ¡°Preoccupato¡± è Bätzing perché proprio su queste tematiche rimangono ¡°divergenze¡± tra la Chiesa in Germania e quella che in più di un¡¯occasione ha definito ¡°Chiesa di Roma¡±. Tanto che nella riunione di ieri ¨C come si è letto nel comunicato congiunto diffuso in tarda serata ¨C un cardinale ha presentato una proposta di ¡°moratoria¡± per il cammino sinodale tedesco. ¡°Significava uno stop per il nostro percorso. Non è una opzione, non è una soluzione, tanti vescovi l¡¯hanno detto in modo chiaro, quindi è stata tolta dal tavolo¡±, ha detto Bätzing, affiancato da Beate Gilles, una delle prime donne ad essere eletta segretaria generale di una Conferenza episcopale.
¡°Anche io - ha aggiunto - ho avuto il ruolo del bad guy nel colloquio¡ La preoccupazione estremamente forte è che il cammino sinodale in Germania possa essere un incendio che si espande ovunque. Si voleva limitare questa cosa in qualche modo. Ma abbiamo già detto che questo non è possibile in questi tempi, non è possibile bloccare delle cose. Non fa parte della cultura della sinodalità intimidire, intimorire. Se fosse mai stato un metodo, non è stato il metodo giusto¡±.
Le preoccupazioni della Santa Sede
Sin dall¡¯avvio del Synodaler Weg, da parte della Santa Sede sono state manifestate preoccupazioni per la metodologia e alcune posizioni assunte durante il percorso. Il Papa stesso aveva inviato una , nel giugno 2019, per esprimere chiare raccomandazioni; poi il cardinale Marc Ouellet, prefetto del Dicastero per i vescovi, e monsignor Filppo Iannone, presidente del Dicastero per i Testi legislativi, avevano incontrato il cardinale Reinhard Marx (presidente emerito) e altri vertici della Dbk; infine nel luglio scorso con una ¡°dichiarazione¡± la Santa Sede è intervenuta nuovamente raccomandando di non avviare ¡°nuove strutture ufficiali o dottrine¡± nelle Chiese particolari tedesche, ¡°prima di un¡¯intesa concordata a livello di Chiesa universale¡±. Non da ultimo, il Papa nella recente intervista con la stampa in aereo di ritorno dal Bahrein ha messo in guardia la Chiesa tedesca dal rischio di una ¡°protestantizzazione¡±.
A colloquio con il Papa e con i capi Dicastero
Tutto questo è tornato nei colloqui di questa settimana: sia nell¡¯udienza di oltre due ore dei vescovi con il Papa nel Palazzo Apostolico (¡°un dialogo stimolante e di fiducia¡±), sia negli incontri coi capi Dicastero e nella riunione di ieri, alla quale il Papa non ha partecipato. ¡°Quando abbiamo saputo che non sarebbe venuto, ci siamo rimasti male¡± - ha detto Bätzing - ma il Papa ¡°ci ha lasciati tra di noi a dibatterci tra fratelli. È andata bene cos족.
Tutto sul tavolo
¡°Nessuno potrà dire che non ha avuto la possibilità di esprimersi¡±, ha quindi aggiunto. ¡°Soprattutto - ha specificato - si è parlato di come l¡¯evangelizzazione va avanti in un¡¯epoca secolarizzata. Non si può andare avanti come prima, si tratta di trasmettere il messaggio del Vangelo qui e ora, non guardare solo al passato. L¡¯ha sempre detto il Papa: bisogna correre il rischio di una Chiesa ¡®accidentata¡¯. Il colloquio con il Santo Padre è stato veramente molto incoraggiante su questo. Abbiamo espresso diverse posizioni, anche teologiche ¡ Il Papa ha evidenziato che vuole una Chiesa con delle tensioni, ci ha detto che per trovare una soluzione c¡¯è bisogno di coraggio e pazienza¡±.
L'"impazienza" delle donne
È proprio la pazienza, tuttavia, a mancare ai fedeli tedeschi che fanno ¡°pressione¡± su determinate questioni, ha affermato il presidente dei vescovi che ha citato il comunicato congiunto di ieri, dove però si parla di ¡°santo e paziente popolo di Dio¡±. ¡°Il linguaggio - ha osservato - è romano. Abbiamo cooperato, ma non è il linguaggio che si parla in Germania. Dobbiamo convivere con questo... Il popolo di Dio non è paziente, fa pressione¡±. Soprattutto sono le donne a mostrare maggiore ¡°impazienza¡±, ha detto il vescovo, perché desiderose di capire quale ruolo, ministero e missione possono ricoprire all¡¯interno della Chiesa. ¡°Il ruolo delle donne è la cosa più urgente, che ci separa di più¡±. Da una parte, per Roma ci sono ¡°prospettive chiare¡±, ad esempio quella dell¡¯ordinazione femminile è ¡°una questione chiusa¡±. Dall¡¯altra, le cattoliche tedesche ¡°sopportano ma poi dicono: la Chiesa che rifiuta tutto questo non può essere la mia Chiesa¡±.
Dare risposte
Quello delle donne è un caso simbolo dello stato di ¡°tensione¡± che, secondo Bätzing, vive la Chiesa in Germania: nessuna intenzione scismatica, nessuna volontà di interrompere il dialogo, ma l¡¯esigenza di dare delle risposte. ¡°La nostra Chiesa non sta facendo un percorso speciale e non prenderà alcuna decisione che non potrà essere presa dalla Chiesa universale ma deve trovare risposte alle domande che i fedeli le pongono¡±, ha affermato.
La fiducia con il popolo
Il rischio è che vada ancora più acuendosi la distanza tra Chiesa e fedeli, ha detto Bätzing, la cui ¡°fiducia¡± è stata intaccata dagli scandali di abusi sessuali. Sono stati quelli, dopo la pubblicazione nel 2018 di un Report, il ¡°fattore scatenante¡± per l¡¯idea di un percorso sinodale. ¡°Si è persa la fiducia nel clero, nei vescovi, nella guida del governo della Chiesa. Deve essere il popolo di Dio a ridarci l¡¯autorità gerarchica¡±, ha sottolineato Bätzing. Il percorso sinodale vuole essere allora una via per recuperare e solidificare questo rapporto. ¡°La Chiesa è scossa, sono necessari nuovi cammini per affrontare la crisi. Ripetere il passato non è una via d¡¯uscita dalla crisi¡±.
Benedizione alle coppie gay
Su questa scia, il vescovo - interpellato dai giornalisti - ha risposto a una domanda se, dopo gli incontri di questi giorni, quando tornerà in Germania impedirà la benedizione alle coppie dello stesso sesso o lascerà la libertà a parroci e vescovi che lo desiderano di continuare a farlo. ¡°Stiamo lavorando su questa tematica. Come vescovo, queste benedizioni tra persone che credono nella benedizione di Dio su un rapporto di fiducia per il futuro non le toglierò¡±. Bätzing ha ricordato che sul tema si sono già espressi gli ultimi Papi: ¡°Sono stati molto chiari in merito, hanno fatto il tentativo di dire che la questione è chiusa, ma noi diciamo che la questione esiste¡±.
"Protestantizzazione"
Quanto alla ¡°protestantizzazione¡± della Chiesa cattolica tedesca, il capo della Dbk ha detto che si tratta di una definizione affibbiata da chi non conosce bene lo status delle cose: ¡°Lo specifico cattolico è che siamo una Chiesa sacramentale e gerarchica e questo vogliamo rimanere. L¡¯ho detto anche nella relazione di ieri: c¡¯è già una buona Chiesa protestante¡±. ¡°Per nessuno dei vescovi e dei laici sul cammino sinodale quella dello scisma è stata mai una opzione¡±, ha chiarito il vescovo. ¡°Noi siamo cattolici e lo restiamo. Ma vogliamo esserlo in modo diverso, ci sentiamo responsabili. Certe cose vengono dette all¡¯esterno per mettere paura¡±.
Il caso Woelki
Un cenno in conferenza anche al fatto che, nei colloqui durante la visita ad limina, si è parlato del cardinale Rainer Maria Woelki, al centro di accese polemiche da parte dei fedeli dell¡¯arcidiocesi di Colonia per aver coperto ¨C secondo le loro accuse ¨C casi di abusi in passato. Il porporato aveva presentato le dimissioni al Papa che le ha rigettate. Il tema è stato affrontato sia col Pontefice che coi capi Dicastero: ¡°Si è detto in modo molto chiaro che la situazione di Colonia diventa sempre più insopportabile sia per l¡¯arcivescovo che per i fedeli¡±, ha spiegato Bätzing. ¡°Tutti soffrono molto, la pressione aumenta sempre di più. Il Papa ha espresso nuovamente la sua opinione, sta ponderando, non è stata presa una decisione nel colloquio e non ce l¡¯aspettavamo. A livello personale pensavo fosse mio compito parlarne, ma anche altri ne hanno parlato, in modo chiaro, dicendo che così non si può andare avanti, serve una soluzione¡±.
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