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L'angolo della LEV

La santità delle famiglie in un volume della Lev

Il libro, presentato in Aula Paolo VI, affronta uno dei temi chiave del X Incontro Mondiale delle Famiglie, a partire dalle biografie di otto coppie che hanno messo il Vangelo al centro della propria quotidianità. Un’iniziativa editoriale rivolta soprattutto ai giovani affinché possano cercare la bellezza nella vita matrimoniale

Eugenio Bonanata – Città del Vaticano

C’è un filo rosso che unisce le otto storie raccolte nel volume “La santità nelle famiglie del mondo”, edito dalla Libreria Editrice Vaticana: la semplicità e la normalità come ingredienti base per coltivare la bellezza all’interno dei nuclei familiari. “Abbiamo scelto di raccogliere le biografie di otto coppie di sposi per le quali è stato avviato un processo di canonizzazione o di beatificazione”, afferma Gabriella Gambino, sotto-segretario del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, che ha firmato la prefazione del libro presentato sabato a margine del X Incontro Mondiale delle Famiglie.

“Queste coppie – aggiunge – hanno irradiato la loro santità all'interno della loro famiglia e nella comunità e nel territorio in cui hanno vissuto”. Tuttavia, nel loro excursus non vi è traccia di poteri soprannaturali. Al contrario. “Abbiamo pensato potessero essere una ispirazione per le nostre famiglie perché persone normali, proprio come noi”, ribadisce la Gambino. Le testimonianze sono radicate in differenti epoche e diversi contesti geografici: due in Italia, come quella dei coniugi beati Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi; una in Francia, che riguarda i Louis e Zélie Martin, i genitori di santa Teresa di Lisieux; una in Spagna; una in Africa; e una addirittura in Giappone.

Ascolta l'intervista a Gabriella Gambino

Il Vangelo al centro

La parabola è molto simile per tutti, precisa Gambino: “si sono innamorati, si sono sposati, hanno avuto figli e hanno faticato ad educarli nella fede in un mondo pieno di sfide. Hanno anche affrontato malattie e sofferenze. Alcune hanno fatto i conti in modo drammatico con la morte”. Ciò che conta di più è il fatto di aver messo il Vangelo al centro della loro quotidianità. Ed è proprio questo il messaggio di speranza che il libro vuole lanciare guardando in modo particolare ai giovani: “la Santità, come dice Papa Francesco, è per tutti e non per pochi privilegiati. E soprattutto – precisa Gambino – il matrimonio è una chiamata alla santità in due”.

Uno stile sinodale

Sappiamo bene che in quanto battezzati tutti siamo chiamati alla santità. Ma il sacramento del matrimonio, ci chiama a farlo insieme. E basta leggere queste storie per “toccare con mano” le implicazioni pratiche di tali percorsi. Il volume, in pieno stile sinodale, si basa sul racconto delle testimonianze evitando quell’atteggiamento cattedratico che rischia di sancire una eccessiva distanza. Un “metodo” ormai acquisito in diversi contesti che ha arricchito il libro, rendendolo adeguato a diverse tipologie di pubblico anche in virtù di una impaginazione snella con tante foto e una suddivisione del testo in capitoletti.

Un percorso di annuncio

Non solo giovani, dunque, sebbene vengano incoraggiati in modo speciale a cercare bellezza nella vita familiare. Si guarda anche ai consacrati, ai religiosi e persino agli sposi stessi. Il volume costituisce un vero e proprio compendio per catechesi e percorsi di annuncio. “Si potrebbe mettere il volume sul comodino per leggerlo un po’ per volta la sera”, dice la dottoressa Gambino che aggiunge “è un testo che ispira molta meditazione, tant’è che alla fine di ogni storia abbiamo deciso di inserire spunti di riflessione personale e familiare”. La lettura offre inoltre la possibilità di scoprire storie incredibili, come quella del radiologo giapponese Takashi e di sua moglie Midori: la donna venne travolta dall’esplosione atomica su Nagasaki e il marito, in mezzo alle ceneri, ritrovò solo il suo rosario con i grani sciolti. Significativa anche la storia travagliata, ma sorretta dalla preghiera, dal perdono e dal potere della conversione, di Cyprien Rugamba e Daphrose Mukansanga che furono uccisi insieme a sei dei loro sette figli in Ruanda nel 1994 all’inizio della guerra nel Paese.

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25 giugno 2022, 11:08