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Interno di una Chiesa contemporanea Interno di una Chiesa contemporanea 

Architettura liturgica: le intuizioni del Concilio niceno II

Il Pontificio Istituto Liturgico e l'Ufficio Nazionale per i Beni Culturali Ecclesiastici e l'Edilizia di culto della Conferenza Episcopale Italiana organizzano una giornata di studio sull’architettura liturgica che si terrà il 27 maggio 2022 a Roma. Il focus sarà la teologia sottesa all'itinerario progettuale dell'edificio chiesa, a partire dalle intuizioni dell'appuntamento conciliare

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La giornata di studio, ospitata il 27 maggio al Pontificio Ateneo Sant'Anselmo (aula XI) in modalità mista in presenza e on line, vuole proporre una esposizione della teologia sottesa all’itinerario progettuale dell’edificio chiesa, a partire dalle intuizioni del secondo Concilio di Nicea. Scaturito dalla controversia sulle immagini sacre e dalla conseguente iconoclastia, tipica di quel periodo, il Niceno II costituisce una riflessione capace di estendere il suo influsso al di là della mera dimensione artistico-materiale dell’aula e delle sue forme e raffigurazioni. La discussione conciliare non fu infatti legata solo all’aspetto iconico-figurativo e per conseguenza architettonico, ma piuttosto volle «confermare la vera e non apparente incarnazione del Verbo di Dio», come si legge negli atti della settima sessione. In questo modo si volle garantire la comunione dell’umanità con Dio e ribadire l’unità profonda tra l’umano e il divino, che era all’origine nella creazione ed è stata rinnovata dall’incarnazione; il Concilio ha dato vita così a una prospettiva iconico-teologica.

Arte e non solo

Il tema dell’architettura e dell’arte, allora come oggi, trascende la questione meramente figurativa, per concentrare lo sguardo su tematiche di cristologia, antropologia ed ecclesiologia. Tali aree di riflessione costituiscono le vere fondamenta dell’edificio e del progetto iconografico, come allora furono vero scopo del Concilio. Così architetti, ingegneri, artisti, maestranze sono continuamente provocati da quell’assise, apparentemente lontana nel tempo, ma determinante per comprendere l’oggi. In comunione e sinergia con teologi, liturgisti, filosofi, antropologi, sociologi, essi possono trarne le norme per non confondere l’icona con l’idolo e così edificare nella post modernità l’edificio chiesa, quale casa per il popolo santo in cui lo Sposo convoca e incontra la Chiesa sua sposa.

Dopo i saluti istituzionali il progamma procederà suddiviso in due ampie argomentazioni: Approfondimenti teologici e implicazioni artistiche e Riflessioni progettuali. La chiesa di san Giacomo Apostolo di Ferrara.

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10 maggio 2022, 12:10