ҽ

Cardinale Javier Lozano Barragán (1933-2022) Cardinale Javier Lozano Barragán (1933-2022)  

Il Papa piange l'amico Barragán: una vita "al servizio di Dio e della Chiesa"

Si è spento stamattina a Roma, ad 89 anni, il cardinale messicano Javier Lozano Barragán, presidente emerito dell'allora Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, oggi integrato nel Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale. In un telegramma al vescovo di Zamora, diocesi natale del defunto, Francesco lo ricorda come un “devoto prelato", che “mi ha onorato della sua amicizia fin dal 1980". Di recente il porporato aveva detto: "Tutto è stato un regalo, non ho più niente di cui vantarmi"

Pope

Un “devoto prelato” che “mi ha onorato della sua amicizia fin dal 1980”, e che “per anni e con fedeltà ha dato la sua vita al servizio di Dio e della Chiesa Universale”. Così Papa Francesco ricorda il cardinale messicano Javier Lozano Barragán, presidente emerito del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari (per la Pastorale della Salute), arcivescovo-vescovo emerito di Zacatecas (Messico), che si è spento oggi 20 aprile, ad 89 anni, a Roma. Lo fa in un telegramma di cordoglio inviato al vescovo di Zamora, la diocesi di origine del porporato, monsignor Javier Navarro Rodríguez. 

Il Papa: "Il Signore gli conceda la corona di gloria"

Il Papa esprime le sue condoglianze al vescovo, al clero, ai consacrati e ai fedeli laici della Chiesa particolare di Zamora, così come "ai nipoti e agli altri parenti" del defunto cardinale Lozano Barragán, e "alle Chiese del Messico e di Zacatenas in cui ha servito come pastore". Francesco scrive di offrire "suffragi per il riposo eterno" dell'anima dell'amico cardinale, "affinchè il Signore Gesù gli conceda la corona di gloria che non appassisce". Con la sua morte il Collegio Cardinalizio è ora composto da 210 cardinali, di cui 117 elettori e 93 non elettori.

Il ministero in Messico

Il porporato nasce il 26 gennaio 1933 a Toluca, in Messico. Studia nel seminario diocesano di Zamora e viene ordinato sacerdote il 30 ottobre 1955. Dopo gli anni di perfezionamento all'Università Gregoriana di Roma, culminati con la laurea e il dottorato in Teologia Dogmatica, rientra in Messico e negli anni Settanta si occupa in veste di presidente della Società Teologica Messicana e quindi dell’Istituto Teologico Pastorale del Celam. Nominato ausiliare nel '79, fino all'84 è impegnato nell'arcidiocesi di México, nel terzo vicariato episcopale, e in quegli anni è tra i fondatori della Pontificia Università del Messico, svolgendo fra l'altro l'incarico di segretario generale al Sinodo sulla famiglia del 1980.

Il servizio nella Curia Romana

Rinnovamento del clero, delle strutture diocesane, dialogo con la cultura sono il centro del suo ministero durante gli anni a capo della diocesi di Zacatecas (1985- 1997). In questo periodo si intensificano gli impegni a servizio della Santa Sede. Nell'88 diventa membro del Pontificio Consiglio per il Dialogo con i non credenti, diventato poi Pontificio Consiglio della Cultura, mentre nell'89 fa parte della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli e nel '97 diventa consigliere della Pontificia Commissione per l'America Latina, fino al 2000 quando diviene membro della Congregazione per i Vescovi. Nel 1996 Giovanni Paolo II lo nomina presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, incarico per il quale viene nominato arcivescovo. Sempre Papa Wojtyla lo crea cardinale nel concistoro del 21 ottobre 2003 e nell’aprile 2005 partecipa al conclave che elegge Benedetto XVI. Cessa il suo servizio attivo nel 2009, quando il porporato diventa presidente emerito del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari.

Anniversario dei 40 anni di episcopato

Proprio pochi anni fa, nell’agosto del 2019, il cardinale Lozano Barragán aveva festeggiato in Messico i suoi 40 anni di ministero episcopale, in compagnia di amici e familiari. Aveva presieduto una Messa nel Santuario di Nostra Signora di Guadalupe della diocesi di Zamora, nello stato di Michoacán, da cui proveniva. Riflettendo sugli anni trascorsi e sulle tappe che li avevano contraddistinti, aveva riassunto tutto, alla fine del suo discorso, con la parola “regalo”. “Tutto è stato un regalo - aveva dichiarato - al punto che non ho più niente di cui vantarmi. E ora lo do via. Sono 9 anni che cerco di dare via tutto ciò che il Signore mi ha dato prima. Lui me lo ha dato, e ora devo regalarlo, scrivendo, condividendo le esperienze costruite sulle fondamenta di ciò che è stata ed è la mia amata diocesi di origine, la diocesi di Zamora”.

Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui

20 aprile 2022, 10:47