Ritiro del gradimento al nunzio in Nicaragua. Santa Sede: misura incomprensibile
Pope
La Santa Sede ha ricevuto con grande sorpresa e rammarico la comunicazione che il governo del Nicaragua ha deciso di ritirare il gradimento a monsignor Waldemar Stanislaw Sommertag, nunzio apostolico a Managua dal 2018, imponendogli di lasciare immediatamente il Paese dopo la notifica del provvedimento. “Tale misura appare incomprensibile - si sottolinea nel comunicato della Santa Sede - perché nel corso della sua missione monsignor Sommertag ha lavorato con profonda dedizione per il bene della Chiesa e del popolo nicaraguense, specialmente delle persone più vulnerabili, cercando sempre di favorire i buoni rapporti tra la Sede Apostolica e le autorità del Nicaragua”.
Un testimone del dialogo tra governo e opposizione
Si deve anche ricordare, in particolare, “la sua partecipazione come testimone e accompagnatore del tavolo di dialogo nazionale tra il governo e l’opposizione politica, in vista della riconciliazione del Paese e della liberazione dei detenuti politici”. “Mentre è convinta che tale grave e ingiustificata misura unilaterale non rispecchia i sentimenti del popolo del Nicaragua, profondamente cristiano, la Santa Sede - si legge infine nel comunicato - desidera riaffermare la sua piena fiducia nel rappresentante pontificio”.
Un processo fragile
Nel 2019, intervistato da Radio Vaticana-Pope, monsignor Sommertag, che è di origini polacche, si era soffermato sul dialogo tra governo e opposizione per superare la grave situazione socio-politica del Paese. “Non si può nascondere - aveva detto in quell’occasione - che questo processo è veramente fragile e tutto dipende dalla volontà politica delle due parti. C’è sfiducia nazionale e internazionale, perché il clima è effettivamente teso. C’è da augurarsi che prevalga il buon senso e che si arrivi presto ad una soluzione negoziata e pacifica che le parti siano veramente in grado di rispettare”. Nel novembre del 2021 Daniel Ortega è stato eletto presidente del Nicaragua per il suo quarto mandato consecutivo.
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