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Salvatore Cernuzio 鈥� Città del Vaticano

Dopo sette mesi e un giorno si conclude la 鈥減arte A鈥� - così l鈥檋a definita il presidente del Tribunale, Giuseppe Pignatone - del processo in Vaticano per presunti illeciti compiuti con i fondi della Segreteria di Stato. Ovvero tutta la parte dedicata alle discussioni preliminari tra accusa e difesa, che hanno occupato dal 27 luglio ad oggi otto udienze. Domani 1° marzo, il procedimento giudiziario arriva al suo primo giro di boa con la lettura dell鈥檕rdinanza che decide sulle eccezioni di nullità invocate dalle difese. A seconda della decisione, si darà inizio al 鈥渧ero processo鈥�, come ha detto Pignatone, con gli interrogatori dei dieci imputati. Di questi oggi, nella seduta di tre ore e venti nell鈥橝ula polifunzionale dei Musei vaticani, era presente solo il cardinale Giovanni Angelo Becciu. Ampio spazio nell鈥檜dienza è stato dedicato alla replica del promotore di Giustizia aggiunto, Alessandro Diddi, che ha risposto a tutte le eccezioni di nullità formulate finora.

La replica del Promotore di Giustizia 

Dicendosi 鈥渂asito鈥� per le questioni sollevate, Diddi ha affermato che molte delle eccezioni avanzate gli sono sembrate 鈥渦n tentativo di strumentalizzare il momento delle questioni preliminari per lanciare altri messaggi e distogliere l鈥檃ttenzione da quello che in questo processo intendiamo fare鈥�. E cioè ristabilire la verità sui fatti di Londra. A questo riguardo, il promotore ha fornito una stima aggiornata, in base alle ultime analisi di revisione contabile, della perdita subita dalla Santa Sede con l鈥檃cquisto del palazzo di Sloane Avenue: 217 milioni di euro. 

鈥淣oi il processo lo vogliamo fare鈥�, ha detto quindi l鈥檃vvocato, 鈥渧orremmo confrontarci con le difese e chiedere loro se distogliere somme di denaro con destinazione pubblica costituisca reato. Mi pare che tutte le eccezioni siano un tentativo per non confrontarsi nel merito delle questioni鈥�. Parole che, secondo alcuni avvocati, costituirebbero 鈥渦n insulto alla difesa鈥�. 鈥淪e dovessi contare io le numerose contumelie鈥�, ha replicato Diddi, riferendo che l鈥檜fficio amministrativo del Promotore 鈥�è stato destinatario di mail di imputati che, con toni inquietanti, chiedono al personale la contezza di attività da noi poste in essere鈥�. E anche che lui stesso ha ricevuto una denuncia in territorio straniero per un presunto reato di intercettazione abusiva. L鈥檃utorità giudiziaria elvetica ha, però, archiviato il processo.

"Un processo il più possibile aderente alle regole鈥� 

Sempre Diddi ha spiegato di aver incontrato diversi avvocati nei mesi, ai quali era legato anche da rapporti di amicizia, che 鈥渃on un certo imbarazzo鈥� dicevano di avere diverse questioni da sollevare nel processo. 鈥淔atele tutte, nessuna esclusa鈥�, era stata la sua risposta, 鈥渓鈥檕biettivo di questo Ufficio è fare un processo il più possibile aderente alle regole鈥�. Secondo il promotore aggiunto, molte delle questioni eccepite 鈥渉anno tutto tranne che un carattere procedurale鈥� e sono il risultato della 鈥渄isinformazione鈥� sulle regole dello Stato della Città del Vaticano. 鈥淧iaccia o non piaccia, non si fanno processi portando regole da fuori ma applicando quelle dentro. In certi casi avete chiesto l鈥檃pplicazione di norme in questo Stato inapplicabili鈥�.

Sereno dell'operato compiuto 

Diddi si è detto 鈥渟ereno鈥� dell鈥檕perato compiuto, esprimendo un 鈥渄ebito di riconoscenza鈥� alla Polizia giudiziaria che ha fatto 鈥渓鈥檌mpossibile per dare risposta ad ogni singola questione speciosa鈥�. Anzi, è stato fatto anche di più: 鈥淎lcuni avvocati hanno detto di non trovare atti che dovevano cercare loro, li abbiamo cercati noi. Si è fatta una tabella dove, richiesta per richiesta, abbiamo indicato dove stanno鈥�. Molti sono stati anche digitalizzati.

Il promotore ha poi espresso compiacimento perché un difensore della parte civile proprio questa mattina diceva: 鈥淚o gli atti li ho trovati tutti鈥�. 鈥淟a parte civile ha fatto quello che tanti difensori non hanno fatto鈥�, ha esclamato, spiegando pure che presso il Comando del Corpo della Gendarmeria è stata messa a disposizione una postazione in una stanza sanificata dove riscontrare tutti gli atti sequestrati: 鈥淐i è venuta solo la parte civile e basta鈥�. Dunque quella del mancato deposito degli atti 鈥�è una tempesta in un bicchier d鈥檃cqua鈥�.

"Questo Stato attua pienamente il diritto del giusto processo"

鈥淨uesta storia che avremmo tarpato le ali alla difesa deve finire鈥�, ha affermato ancora l鈥檃vvocato, intervenuto pure sulla questione dei Rescripta del Papa che, secondo le obiezioni della difesa, avrebbero modificato in corso d鈥檕pera il processo e concesso 鈥減ieni poteri鈥� al Promotore di Giustizia in fase di indagine. A riguardo, Alessandro Diddi ha ricordato quanto ha ribadito la Corte di Cassazione italiana quando il finanziere Gianluigi Torzi 鈥� tra i dieci imputati 鈥� ha affermato che lo Stato della Città del Vaticano 鈥�è uno Stato canaglia dove non esiste diritto鈥�: 鈥淟a Corte ha riconosciuto che questo Stato attua pienamente il diritto del giusto processo鈥�. E lo stesso hanno sostenuto altre giurisdizioni straniere. 

Circa gli omissis negli atti, l鈥檃vvocato ha detto che "è stato fatto quello che qualsiasi giurisdizione, inclusa quella italiana, ha sempre fatto". Ha ribadito inoltre che le parti con omissis erano relative a nuovi fascicoli che non dovevano rientrare nel processo in corso. In difesa del suo operato, Diddi ha fatto anche un esempio concreto con il caso di Fabrizio Tirabassi, ex funzionario della Segreteria di Stato, che 鈥渁vrebbe fatto mercimonio dei suoi poteri鈥�. 鈥淐i sono decine di pagine nella richiesta di citazione dove quello che vogliamo sostenere è chiarissimo. Non si può dire che non ci sia imputazione. Non sarà vero? Perderemo al processo, fa parte delle regole gioco鈥�. Infine, Diddi ha consegnato in Cancelleria una memoria e una chiavetta che, ha detto, conterrebbe tutti gli atti presenti che la difesa dice di non aver trovato finora.

Le contestazioni della difesa

Secondo gli avvocati della difesa, non si tratterebbe comunque del materiale che loro, da luglio, richiedono. Proprio sul mancato deposito degli atti si era concentrata la prima arringa dell鈥檃vvocato Giandomenico Caiazza, legale del broker Raffaele Mincione, che ha criticato 鈥渓鈥檈clatante insostenibilità鈥� della scelta del Promotore di rendere disponibili solo gli atti utilizzati nelle indagini, in nome di 鈥渇antomatici principi e regole di generale osservanza鈥�. Mentre l鈥檃vvocato Massimo Bassi, difensore di Tirabassi, ha parlato di 鈥渄enegata giustizia鈥� e reso noto che negli atti è assente il materiale sequestrato in Segreteria di Stato nell鈥檕ttobre 2019: centinaia di scatoloni di documenti cartacei, 39 dei quali prelevati dall鈥檜fficio di Tirabassi.

Il difensore di Squillace

Lungo l鈥檌ntervento di Domenico Aiello, difensore dell鈥檃vvocato Nicola Squillace, che ha rilevato incongruenze sulle notifiche ricevute dal suo assistito, soprattutto per la convocazione all鈥檌nterrogatorio. Aiello ha citato delle email ricevute dal Promotore, in particolare una del 9 dicembre 2021 che notificava un interrogatorio fissato per il 22 novembre. Ha poi sottolineato che l鈥橴fficio del Promotore ha eseguito un sequestro di conti correnti di Squillace e dei membri dello Studio Libonati Jeger (di cui Squillace era socio) e anche il sequestro della sua prima casa. Studio dal quale Squillace si è separato da circa dieci anni, non svolgendo più la professione legale; la casa, invece, è abbandonata da anni, avendo egli preso residenza a Londra. Diddi e il Promotore applicato, Gianluca Perone hanno elencato una serie di prove e documenti che dimostrerebbero invece che le notifiche a Squillace sono state effettuate correttamente e che da parte dell鈥檌mputato vi sono stati continui rimandi dell鈥檌nterrogatorio e la mancata elezione di un domicilio.

Le parti civili

È stato poi il turno delle parti civili. Anzitutto l鈥檈x presidente della Corte Costituzionale, Giovanni Maria Flick, in rappresentanza dell鈥橝psa, della quale ha ricordato natura e missione per ribadire la legittimità della costituzione a parte civile. L鈥橝mministrazione per il Patrimonio della Sede Apostolica è titolare di quei beni della Santa Sede che, secondo i capi d鈥檃ccusa, sarebbero stati utilizzati in modo illecito, ha affermato Flick, citando l鈥檈sempio dell鈥橭bolo di San Pietro. Il noto giurista ha parlato inoltre di una 鈥渁ttività speculativa che ha provocato ingenti danni alla Santa Sede鈥� e denunciato 鈥渟ilenzio e reticenza sull鈥檃cquisto dell鈥檌mmobile di Sloane Avenue鈥�. Nel suo intervento anche 鈥渦n doveroso richiamo鈥� all鈥檃utorità del Papa, esplicitata nei quattro Rescripta. Infine la sottolineatura che da 鈥渟ette mesi e un giorno鈥� il Tribunale si è impegnato in discussioni preliminari: una dimostrazione della piena disponibilità in favore degli imputati 鈥減erché la regolarità del processo non fosse inficiata鈥�.  

Presente in aula l鈥檃vvocato Anita Titomanlio, per l鈥橝sif (ex Aif) costituitasi parte civile nell鈥檜dienza del 18 febbraio come "dovere naturale鈥�. La giovane avvocatessa ha ricordato che l鈥橝utority, contrariamente a quanto obiettato dalle difese, non è un鈥檜lteriore articolazione dello Stato della Città del Vaticano, ma un鈥檃utorità pubblica. Proprio per questo, il coinvolgimento in un simile processo, che vede peraltro i due suoi ex vertici al banco degli imputati, ha gettato 鈥渇orte discredito鈥� con 鈥減esanti ricadute reputazionali鈥�. Lo dimostrano la sospensione dell鈥橝sif dal circuito Egmont (poi riammessa nel 2019) e la valutazione nel rapporto finale della commissione Moneyval che rilevava 鈥渁buso di sistema per vantaggi personali e appropriazione indebita鈥�. Infine l鈥檃vvocato Roberto Lipari, in difesa dello Ior, ha affermato che l鈥橧stituto per le Opere di Religione 鈥渉a visto distrarre le provviste dedicate ai fatti al centro del processo鈥�. È stata quindi 鈥渓esa l鈥檌mmagine鈥� dell鈥橧stituto quale custode delle risorse finanziarie della Chiesa.