Grecia-Santa Sede, quarant'anni di relazioni celebrati con l'arte
Salvatore Cernuzio - Città del Vaticano
Donne e Madonne, giovani fioraie e signore in abiti borghesi, icone di Cristo e ritratti di santi, uomini di ogni età, anziani scrittori e giovani con corone dāoro o nella divisa da combattenti. Sono 66 le opere, principalmente ritratti e autoritratti, provenienti dalla Pinacoteca Greca che saranno esposte da oggi, 8 novembre, fino al prossimo 8 dicembre, nel Palazzo vaticano della Cancelleria per la mostra āComunione di persone ā La rappresentazione della figura umana (ĪĪæĪ¹Ī½ĻĪ½ĪÆĪ± ĻĻĪæĻĻĻĻĪ½ - Ī Ī±ĻĪµĪ¹ĪŗĪæĪ½Ī¹ĻĪ· ĻĪ·Ļ Ī±Ī½ĪøĻĻĻĪ¹Ī½Ī·Ļ Ī¼ĪæĻĻĪ®Ļ)ā. Un percorso costellato da volti, corpi, profili, figure umane, appunto, nellāarte greca moderna dal periodo post-bizantino allāera contemporanea.
Dal 1980 ad oggi
Lāesposizione verrà inaugurata oggi pomeriggio alle 18.30 nello storico edificio in Piazza della Cancelleria. Ad organizzarla è lāAmbasciata di Grecia presso la Santa Sede in collaborazione con la Galleria Nazionale ā Museo Alexandros Soutsos, per celebrare due importanti anniversari: i 200 anni dalla Lotta del Risorgimento Greco (1821) e i quarantāanni dallo scambio di Ambasciatori tra la Repubblica Ellenica e la Santa Sede (1980). L'iniziativa, attraverso lāarte, vuole quindi rinsaldare un legame solido quale quello tra Grecia e Vaticano, che sarà sugellato dal viaggio apostolico di Papa Francesco ad Atene e a Lesbo i prossimi 4-6 dicembre.
Cooperazione bilaterale sulle sfide contemporanee
āQuesta iniziativa riflette la ferma volontà del nostro Paese di rafforzare e intensificare la cooperazione bilaterale con la Santa Sedeā, afferma infatti nella presentazione Nikos S. Dendias, ministro degli Affari Esteri della Grecia, parlando di una cooperazione fondata āsul comune punto di vista riguardo alle contemporanee sfide di interesse globale, quali lāimmigrazione, il cambiamento climatico e le sue conseguenze, e la gestione degli effetti della pandemia da Covid-19ā.
Gallagher: la. cultura greca, eredità dal valore inestimabile
Anche monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati, citando San Giovanni Paolo II, parla di āprofondi legami di natura culturale e storica" tra Grecia e Santa Sede, "così come a molte visioni comuni riguardanti la vita della comunità internazionaleā. Essi āacquistano una loro unicità se si considerano le origini della fede cristiana e il sentiero che i primi cristiani seguirono nella loro espansioneā, afferma lāarcivescovo. In particolare a Roma, dice, āla storia e lāarcheologia offrono un costante ricordo di quanto il mondo latino sia indebitato alla cultura greca, che rimane unāeredità di inestimabile valore per tutta lāumanitàā. Sempre alla cultura greca va reso inoltre il merito di aver fatto della figura umana - tema fondamentale nellāespressione artistica di ogni popolazione - un vero e proprio ācultoā, che nel suo insieme āarmonico e perfettoā di corpo e spirito ha trovato una delle sue espressioni più alte anche nellāarte.
Artisti di ogni epoca
Tenendo conto di questa eredità storica, come pure dello spirito dei due anniversari e al particolare carattere religioso del luogo in cui sarà allestita, la mostra pone in rilievo il passaggio dal rigore della concezione religiosa della figura umana alla libertà di sperimentazione, alla luce delle attuali correnti artistiche internazionali predominanti in Europa, con cui gli artisti dello Stato greco libero si sono confrontati dal 1830 in poi. Le 66 opere - provenienti dalle collezioni della Galleria Nazionale, da Musei e Fondazioni, oltre che da collezioni private - sono i lavori dei più importanti pittori dellāarte greca moderna: da Nikolaos Ghyzis, Nikiforos Lytras e Georgios Iakovidis fino a Giannis Moralis, Giannis Tsarouchis e Giorgios Rorris e molti altri.
Presenza e identità
Le loro opere, riunite insieme nella mostra, rappresentano dunque una āComunione di Personeā che invitano lo spettatore che varcherà gli antichi saloni del Palazzo della Cancelleria a partecipare e comprendere il mistero dellāessere umano, con la sua presenza e la sua identità catturata dallāartista. Nellāesposizione ā curata da Olga Mentzafou, direttrice onoraria delle Collezioni e della Programmazione Museologica della Galleria Nazionale - si fa riferimento particolare inoltre ai princìpi estetici dellāarte bizantina che riprendono vigore negli anni 1920 e 1930, con una virata verso le fonti, lo stile Fayyum.
Il volto contemporaneo dei greci
āLa figura umana è il soggetto preferito dagli artisti nel contesto della varietà della creazione contemporaneaā, sottolinea il ministro Dendias. āLa mostra evidenzia il ruolo decisivo della luce e del colore nel plasmare e creare il volto contemporaneo dei greci, che sono attivi in una società in continua evoluzione e si adattano a importanti cambiamenti storico-politici. Tutto ciò, riconoscendo la loro identità europea, ma allo stesso tempo preservando la loro grecità". In questo modo, rimarca il ministro, "emerge, da un lato, il contributo dello spirito europeo alla formazione della Grecia moderna e, dall'altro, lāassimilazione creativa dei valori della cultura greca da parte dell'Occidenteā.
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