Vaticano, dal 笔别谤ù il Presepe in Piazza San Pietro. L'abete dono del Trentino
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Giunge dalle Ande, dal villaggio di Chopcca, una comunita? nel dipartimento di Huancavelica in Peru?, il Presepe che verra? allestito in Piazza San Pietro per il Natale 2021. Papa Francesco, nel dopo Angelus di domenica 24 ottobre, aveva annunciato la provenienza del Presepe, salutando la comunita? peruviana che celebrava la festa del Sen?or de los Milagros. La nativita? sara? composta da piu? di 30 pezzi e realizzata da cinque famosi artisti di Huancavelica.
L'abete proveniente dal Trentino
Arriva invece da Andalo, in Trentino, nel comprensorio Dolomiti Paganella, il maestoso abete rosso o peccio (Picea abies) di circa 28 metri che trovera? posto accanto al Presepe in Piazza San Pietro. L’albero proviene dalla Gestione Forestale Sostenibile del Gruppo Territoriale PEFC Trentino certificata. La Delegazione trentina curera? anche le relative decorazioni con addobbi sferici in legno. Il Governatorato, come di consueto, per tramite della Direzione delle Infrastrutture e Servizi curera? l’illuminazione con un impianto a led a basso consumo energetico.
Il Presepe in ricordo dei 200 anni dell'indipendenza del Perù
Il Presepe peruviano vuole ricordare i duecento anni dell'indipendenza del Paese, riprodurre uno spaccato della vita dei popoli delle Ande e simboleggiare la chiamata universale alla salvezza, in quanto il Figlio di Dio si e? incarnato per salvare ogni uomo e donna della terra, a qualunque lingua, popolo, cultura e nazione essi appartengano.
La tradizionale inaugurazione del Presepe e l'illuminazione dell'albero di Natale, si terranno, pur nel rispetto delle normative per contrastare il diffondersi della pandemia, in Piazza San Pietro, venerdi? 10 dicembre, alle ore 17. La cerimonia sara? presieduta dall'arcivescovo Fernando Ve?rgez Alzaga, Presidente del Governatorato dello Stato della Citta? del Vaticano. Lo stesso giorno, nella mattinata, le delegazioni di Huancavelica, di Andalo e di Gallio saranno ricevute in udienza da Papa Francesco per la presentazione ufficiale dei doni. La realizzazione del Presepe andino e? nata dalla collaborazione tra la Conferenza Episcopale del Peru?, la Diocesi di Huancavelica, il Governo regionale, il Ministero del commercio estero e del turismo, il Ministero degli affari esteri, e l'Ambasciata del Peru? presso la Santa Sede.
Statue con i tipici costumi Chopcca
Le statue del Bambino Gesu?, della Vergine Maria, di San Giuseppe, dei Re Magi e dei pastori saranno realizzate a grandezza naturale con materiali come la ceramica, il legno maguey (agave) e la vetroresina, e saranno vestite con i tipici costumi Chopcca. Gesu? avra? le sembianze di un bambino "Hilipuska", cosi? chiamato perche? avvolto da una tipica coperta Huancavelica ed e? legato con un "chumpi" o cintura intrecciata. I Re Magi avranno delle bisacce o sacchi contenenti alimenti caratteristici di Huancavelica, come patate, quinoa, kiwicha, can?ihua, e saranno accompagnati da dei lama che porteranno sul dorso una bandiera peruviana. La nascita del Salvatore sara? annunciata da un angelo bambino, che suonera? il tipico strumento a fiato chiamato Wajrapuco. Nel Presepe troveranno spazio anche statue dei diversi animali appartenenti alla fauna locale come: alpaca, vigogne, pecore, vizcachas, parihuanas e il condor andino, simbolo nazionale del Peru?.
Vi sara? in scala ridotta, anche, una rappresentazione della comunita? Chopcca, con la sua cultura, tradizione e strumenti di lavoro ancestrali, che i contadini usano per arare la terra. Chopcca e? una comunita? di lingua quechua di poco piu? di 10 mila abitanti. La comunita? rurale si trova a est della citta? di Huancavelica, capitale del dipartimento omonimo, a un'altitudine che va dai 3.680 ai 4.500 metri sul livello del mare, in un territorio che e? attraversato dal Qhapaq N?an o Sentiero Inca.
La Natività in Aula Paolo VI
Per l'Aula Paolo VI, infine, la rappresentazione della Nativita? e? stata affidata al gruppo giovani della parrocchia San Bartolomeo Apostolo di Gallio, provincia di Vicenza e diocesi di Padova. Per rappresentarla, i giovani di Gallio, dell'Unita? pastorale di Gallio, Foza, Sasso e Stoccareddo, invece, hanno scelto di ispirarsi a un tipo rustico della zona destinato al ricovero degli animali. Questo “stalotto”, come viene chiamato in dialetto, ospita, a grandezza naturale, pochi personaggi: la Sacra Famiglia, un pastore che porta sulle spalle un agnellino e una pecora ai suoi piedi, e una donna che tiene una colomba dentro un cestino. Saranno presenti anche le statue di alcuni animali da cortile come conigli, galline e un gatto. All'interno della “stalotto” sono stati collocati vari utensili usati un tempo dai contadini dell'altopiano: seghe, rastrelli, zappe, ma anche uno stampo in legno per preparare il burro in casa, oltre a contenitori per il latte e racchette per la neve, damigiane per il vino, e gabbie per gli uccelli da richiamo. All'esterno del rustico e? stato collocato un recinto per conigli fatto da lastre di pietra che nella lingua cimbra si chiamano “Stoan platten”, che ancora oggi delimitano i confini tra le abitazioni e segnalano i sentieri. Vi e? anche una legnaia di abete rosso con tronchi tagliati e lasciati ad essiccare che serviranno ad alimentare la piccola stufa all'interno del rustico.
Altra cultura, quella della popolazione di Andalo, da dove arriva l'abete natalizio. “Ntant che po?lsest va a tagliar su legna” (mentre ti riposi taglia un po’ di legna!). E? il detto anderlero che ben rappresenta l'operosita? e il modo di affrontare la vita degli abitanti di questa localita? trentina. Immersa tra i boschi e il verde altopiano compreso tra le Dolomiti di Brenta e la Paganella, Andalo e? incluso nei comuni aderenti al Parco Naturale Adamello Brenta. E? circondato da boschi in prevalenza composti da aghifoglie e latifoglie. E? da questi boschi secolari che e? stato prelevato il grande abete che trovera? spazio in Piazza San Pietro e che insieme con il Presepe rimarra? esposto fino alla conclusione del Tempo di Natale, che coincide con la festa del Battesimo del Signore, domenica 9 gennaio 2022.
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