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La Fondazione Centesimus Annus pro Pontifice La Fondazione Centesimus Annus pro Pontifice 

Centesimus Annus, un convegno sulle "pandemie" di ingiustizia, guerra e ±è´Ç±¹±ð°ù³Ù¨¤

Premi Nobel e scienziati in dialogo in Vaticano con ministri, vescovi, cardinali, il 21 e 22 ottobre prossimi, sul tema di "solidariet¨¤, cooperazione e responsabilit¨¤", quali "antidoti" contro le disuguaglianze nel mondo. La presidente Anna Maria Tarantola: ¡°Papa Francesco ci invita a costruire un nuovo mondo attraverso un processo di rigenerazione"

VATICAN NEWS 

Curare il mondo che sta uscendo dalla pandemia seguendo una bussola: Laudato si¡¯, Fratelli Tutti e Caritas in Veritate. Le tre encicliche possono fare da guida nel cammino verso l¡¯uscita da tante pandemie mondiali: poverta?, ingiustizia, disuguaglianza e guerre. Si puo? rendere piu? giusta la comunita? in cui si vive affrontando le emergenze sanitarie, ecologiche e socio-economiche solo prendendo piena consapevolezza, a tutti i livelli, della necessita? di ancorare le azioni ai valori della solidarieta?, cooperazione e senso di responsabilita?. Saranno questi i temi al centro dei lavori e delle riflessioni del convegno internazionale che si terrà nella Nuova Aula del Sinodo, in Vaticano, dal 21 al 22 ottobre. L'appuntamento è organizzato dalla Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice, a quasi trent¡¯anni dalla nascita della fondazione (5 giugno 1993), e sara? dedicato a ¡°Solidarieta?, cooperazione e responsabilita?: gli antidoti per combattere le ingiustizie, le disuguaglianze e le esclusioni¡±. 

Riflettere e dialogare

Tre giorni durante i quali si alterneranno autorevoli relatori nel riflettere e dialogare proprio intorno ai valori delineati da queste due encicliche insieme alla Caritas in Veritate di Benedetto XVI; testi che insieme rappresentano la continuita? della Dottrina Sociale della Chiesa nella storia e che offrono una chiave per affrontare l'impatto devastante del Covid-19 e delle tante altre pandemie che affliggono il nostro pianeta: poverta?, ingiustizia, disuguaglianza, guerre. Encicliche ancora attuali perche?, come purtroppo la pandemia da coronavirus ha messo in evidenza, trent'anni dopo la Centesimus Annus (1° maggio 1991), dodici anni dopo la Caritas in Veritate (29 giugno 2009) e sei dopo la Laudato Si?, la situazione a livello globale non e? cambiata, ma le cose in alcuni ambiti sono anche peggiorate.

Un nuovo mondo

L¡¯evento sara? aperto da Anna Maria Tarantola, presidente della Centesimus Annus, poi interverranno, tra gli altri, Ge?rard Mourou, premio Nobel per la Fisica; Fabiola Gianotti, direttrice generale del Cern di Ginevra; Roberto Cingolani, ministro della transizione ecologica; Piero Cipollone, vice direttore generale della Banca d¡¯Italia; Elisa Ferreira, commissaria europea per le riforme e la coesione; monsignor Nunzio Galantino, presidente dell¡¯Amministrazione del Patrimonio della Santa Sede (APSA); il cardinale Luis Antonio G. Tagle, prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli; monsignor Paul Richard Gallagher, segretario per i Rapporti con gli Stati.

¡°Papa Francesco ci invita a non tornare al passato ma a costruire un nuovo mondo attraverso un processo di rigenerazione. Una rigenerazione che deve iniziare dalla persona, da comportamenti responsabili orientati al bene comune e guidati dalla solidarieta?, carita? e verita?¡±, sottolinea la presidente Tarantola.

Terza tappa di un percorso

La conferenza 2021 - che ha come media partners Corriere della Sera, L¡¯Osservatore Romano, Radio Vaticana, Pope - e? la terza tappa di un percorso iniziato nel 2019 come risposta all¡¯invito che Papa Francesco ha fatto alla Fondazione nell¡¯udienza privata del 2019 di operare per l¡¯affermazione di uno sviluppo sostenibile e integrale per proteggere la nostra casa comune. Dopo aver affrontato l¡¯urgenza di cambiare i comportamenti e gli stili di vita, abbandonando il paradigma individualistico e relativistico del consumo, dello spreco, del profitto a breve termine per tendere ad una economia dal volto umano, (2019), sono stati analizzati i nuovi modelli di business, di governance ed educativi che si possono e si devono adottare per perseguire uno sviluppo economico-sociale inclusivo e sostenibile (2020). Ma questi nuovi modelli non si possono concretamente realizzare se il comportamento delle imprese, delle istituzioni, dei governi e dei singoli non sono guidati dai valori della solidarieta?, cooperazione e responsabilita?, come ha messo in luce la pandemia. Nel convegno di quest¡¯anno ci si focalizza su questi tre valori ascoltando la voce di scienziati, accademici, responsabili di istituzioni, governanti, imprese e giovani che ci diranno come sia possibile operare essendo ancorati a questi principi, che sono i capisaldi della Dottrina Sociale della Chiesa, e riuscire a bilanciare efficienza e bene comune.

I modelli di impresa

Nel percorso verso uno sviluppo solidale, inclusivo e sostenibile un ruolo importante svolgono le imprese. ¡°Bisogna guardare al nuovo modello di impresa indicato da Papa Francesco - evidenzia la presidente -. Una impresa consapevole delle proprie responsabilita? verso tutti e verso l¡¯ambiente, che produce reddito con un impatto positivo sul territorio e sulle persone che con l¡¯impresa interagiscono, creando lavoro diversificato e conoscenza, aiutando in tal modo a superare le poverta?¡±. Questo nuovo modello di impresa si sta timidamente affacciando nel panorama imprenditoriale. Si tratta delle imprese circolari, imprese che adottano i criteri Environment, Social, Governance (ESG), Societa? Benefit. ¡°Sono tutti modelli - conclude Tarantola - che si avvicinano al profilo indicato dal Papa e che, tra l¡¯altro, registrano buoni risultati, sono apprezzati dai mercati e dai consumatori, soprattutto dai piu? giovani¡±.

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15 ottobre 2021, 16:00