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Hebdomada Papae: il Gr in latino del 3 aprile

Le notizie vaticane in lingua latina, con traduzione in italiano, anche in onda ogni domenica alle 17.30. Il sommario di oggi: nella Messa del Crisma del Giovedì Santo, Papa Francesco ricorda che abbracciare il Vangelo vuol dire stringere la croce. Nella Domenica delle Palme anche la preghiera per i feriti dell’attentato contro una chiesa cattolica in Indonesia. Infine la riflessione del Papa sugli sfollati climatici che vanno accolti e protetti

“HEBDOMADA PAPAE”

Notitiae Vaticanae Latine redditae

Die 3 aprilis 2021

(TITULI)

In Missa Chrísmatis, quae fériam quintam in Cena Dómini íncipit, Francíscus recordátur: Qui Evangélium ampléctitur Crucem semper adstríngit.

Homíliae Papae in Domínicam in Palmis: admirári Iesum super crucem triumphántem. Prex pro víctimis caedis in Indonésia.

In praemíssis libri Francíscus confírmat recipiéndos esse ac tuéndos eos qui e calamitátibus aeris fúgiunt.

Omnibus vobis cómiter salútem dicit Catharína Agorelius: optáti audiátis hanc editiónem nuntiórum latína língua prolatórum.

(NOTITIAE PRAECIPUAE)

In homília Missae Chrísmatis diéi primi Aprílis, feria quinta in Caena Dómini, Papa recordátus est tempus laetítiae nuntiándae et tempus persecutiónis una procédere et de Cruce mercatúram non agi. De his refert Alexánder De Carolis:

«Evangélii núntius semper adiúngitur definítae Crucis amplecténdae». Haec memorávit Papa féria quinta in Caena Dómini praetérita in Missa Crísmatis in Basílica Sancti Petri una cum presbýteris Dioecésis Almae Urbis celebráta. Evangélium – dixit Francíscus – constánter lóquitur de «miti luce Verbi», quae «claritátem gignit in córdibus eórum qui propítii sunt et perturbatiónem ac recusatiónem in advérsis». Iesus – sicut explanávit ipse – proditiónem ampléxus est «amicórum suórum iam inde a Cena novíssima», quia «in Cruce desunt ambígua», sed «humána nostra condício, finis eiúsdem et fragílitas cumulátur» et «Crux vi triúmphi instrúcta líberat nos a Malo».

Domínicam in Palmis in Basílica Sancti Petri die duodevicésima mártii célebrans, Papa apéruit Hebdómadam Sanctam atque adhortátus est, ut grátiam stupóris peterémus coram christo rediménte ac triumphánte de morte. In Salutatióne Angélica mentem suam inténdit ad víctimas voluntáriae caedis in Indonésia. Síngula narrat Monia Parente:

Adhortatiónem ad proficiscéndum rursus e stupóre coram amóre Christi sústulit Papa ex altári Cáthedrae in Basilica Vaticána in celebratióne Domínicae in Palmis, quae Hebdómadam Sanctam apéruit. Opórtet nos Christum cruci adfixum aspícere atque dícere: «Dómine, quantum me díligis!» – ínquit Francíscus – hoc ádmonens, quod «si fides stupórem amíttit, surdéscit et in clericálem insániam pérfugit et devertícula legis». «Deus – adiécit Póntifex – nobíscum est in omni vúlnere nostro», sed «nullum peccátum últimum verbum dicit», atque enarrávit «palmam victóriae lignum crucis transíre». Post Missam, in Salutatióne Angélica, Francíscus orávit pro víctimis caedis eódem die mane patrátae in Indonésia ante Ecclésiam cathedrálem Makassarénsem.

(NOTITIAE BREVISSIMAE)

Mundo cernéndi sunt qui e terra sua fúgiunt propter calamitátes aeris. Póntifex dénuo efflágitat profugórum tutélam in praemíssis volúminis, quod die tricésimo mártii Offícium pro Migrántibus et Prófugis Dicastérii ad Íntegram Humánam Progressiónem fovéndam pródidit.

Eleemosynáriae Apostólicae impúlsu, mille et ducénti ex paupérrimis in Hebdómada Sancta vaccíno suppeditáti sunt in Aula Paulus Sextus in Vaticáno «ut vis darétur adhortatiónibus Papae, ne ullus excludátur a remédiis contra virum coronárium».

Haec ómnia sunt pro hac editióne; conveniémus íterum sábbato próximo, eádem hora.

Ascolta il nostro radiogiornale in lingua latina

“HEBDOMADA PAPAE”

Notitiae Vaticanae Latine redditae

3 aprile 2021

 

(TITOLI)

Alla Messa del Crisma che apre il Giovedì Santo, Francesco ricorda: chi abbraccia il Vangelo stringe sempre una Croce

L’omelia del Papa nella Domenica delle Palme: stupirsi di fronte a Gesù che trionfa sulla croce. La preghiera per le vittime dell’attentato in Indonesia

Nella prefazione di un libro Francesco ribadisce di accogliere e proteggere chi fugge dai disastri climatici

Un cordiale buongiorno a tutti voi da Katarina Agorelius e bentrovati per questa edizione del notiziario in lingua latina.

(SERVIZI)

Nell’omelia alla Messa del Crisma del primo aprile, Giovedì Santo, il Papa ha ricordato che l’ora dell’annuncio della gioia e l’ora della persecuzione "vanno insieme” e che la Croce "non si negozia". Ce ne parla Alessandro De Carolis:

“L’annuncio del Vangelo è sempre legato all’abbraccio di una Croce concreta”. È quanto ha ricordato il Papa lo scorso Giovedì Santo alla Messa del Crisma celebrata nella basilica di San Pietro con i presbiteri della Diocesi di Roma. Il Vangelo, ha detto Francesco, parla costantemente della “luce mite della Parola” che “genera chiarezza nei cuori ben disposti e confusione e rifiuto in quelli che non lo sono”. Gesù, ha spiegato, ha abbracciato il tradimento “dei suoi amici già dall’ultima cena” perché “nella Croce non c’è ambiguità”, ma “è parte integrante della nostra condizione umana, del limite e della fragilità” ed “è una Croce con la forza della vittoria” che “ci libera dal Maligno”.

Celebrando la Domenica delle Palme in San Pietro, il 28 marzo, il Papa ha aperto la Settimana Santa esortando a chiedere la grazia dello stupore di fronte a Cristo che redime e vince la morte. All’Angelus il pensiero è stato per le vittime dell’attentato kamikaze in Indonesia. Il servizio di Monia Parente:

Un invito a ripartire dallo stupore di fronte all’amore di Cristo. È quello levato dal Papa, dall’altare della Cattedra nella Basilica Vaticana, durante la celebrazione della Domenica della Palme con cui si è aperta la Settimana Santa. Occorre guardare il Crocifisso e dire: “Signore, quanto mi ami!, ha detto Francesco, avvertendo che “se la fede perde lo stupore diventa sorda e si rifugia nei clericalismi e nei legalismi”. “Dio è con noi in ogni ferita” ma “nessun peccato ha l’ultima parola”, ha assicurato il Pontefice, spiegando che “la palma della vittoria passa per il legno della croce”. Dopo la Messa, all'Angelus Francesco ha pregato per le vittime dell’attentato avvenuto la stessa mattina in Indonesia, davanti alla Cattedrale di Makassar.

(NEWS)

Il mondo deve prendersi cura di chi fugge dalla propria terra a seguito di crisi causate dal clima. Il Pontefice torna a sollecitare la protezione verso questi sfollati nella prefazione ad un volume presentato il 30 marzo dalla Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale.

Su iniziativa dell’Elemosineria Apostolica, 1.200 persone tra le più povere sono state vaccinate durante la Settimana Santa nell'Aula Paolo VI in Vaticano “per dare concretezza agli appelli del Papa perché nessuno venga escluso dalla campagna di vaccinazione anti Covid-19”. 

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03 aprile 2021, 12:40