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L'arte che consola

Musei Vaticani. Venite, adoriamo #9

“Rappresentare l’evento della nascita di Gesù equivale ad annunciare il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio con semplicità e gioia”. Queste parole di Papa Francesco ricordano come la nascita di Gesù abbia ispirato generazioni di artisti che nel corso dei secoli hanno evangelizzato attraverso la bellezza. Ogni settimana i Musei Vaticani e Pope propongono un capolavoro delle collezioni pontificie accompagnato dalle parole dei Papi

Giovanni di Pietro detto "lo Spagna". Natività e arrivo dei Magi, 1507-1508, olio su tavola, cornice dorata; Pinacoteca Vaticana © Musei Vaticani

Tra i seguaci del Perugino, Giovanni di Pietro detto lo Spagna riunisce in questa pala d’altare dai colori accesi le tradizionali scene relative alla nascita di Gesù su uno sfondo naturalistico ispirato ai paesaggi umbri. In primo piano, all’aperto e non nella grotta, il Bambino adagiato per terra, con Maria e Giuseppe e tre angeli inginocchiati ad adorarlo. Due scene di arrivo sono raffigurate in secondo piano, con un sapiente gioco prospettico: i pastori da un lato, e i Re Magi con il loro corteo dall’altro. Anche il bue e l’asinello, che pure compaiono nella raffigurazione, sono distanti dalla Sacra Famiglia, mentre un coro angelico nel cielo annuncia la nascita del Salvatore.

© Musei Vaticani
© Musei Vaticani

 

“Non è una reggia quella in cui nasce il Redentore,
destinato ad instaurare il Regno eterno e universale.
Nasce in una stalla e, venendo fra noi,
accende nel mondo il fuoco dell'amore di Dio.
Questo fuoco non si spegnerà mai più.”

(Giovanni Paolo II – Omelia Messa Mezzanotte 2000)


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a cura di Paolo Ondarza

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03 gennaio 2021, 08:00