Onu, Caccia: un rinnovato impegno su ±è´Ç±¹±ð°ù³Ù¨¤, ambiente e terrorismo
Isabella Piro -. Città del Vaticano
, e al : sono stati questi gli argomenti affrontati dall¡¯Arcivescovo Gabriele Giordano Caccia, Osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, nel corso di tre interventi pronunciati, tra il 12 ed il 13 ottobre, a New York, nell¡¯ambito della 75.ma sessione dell¡¯Assemblea generale dell¡¯Onu. ¡°Il flagello della povertà ¨C ha detto in primo luogo il presule ¨C rimane una delle più grandi sfide globali del nostro tempo¡±, tanto che il numero degli indigenti nel mondo ¡°continua ad essere inaccettabilmente alto¡±. Le conseguenze socio-economiche della pandemia da Covid-19, inoltre, ¡°rendono la situazione ancora più urgente¡±, con il rischio che, entro l¡¯anno, ¡°100 milioni di persone finiscano nella povertà estrema, portando, per la prima volta dopo decenni, ad un aumento dei tassi di povertà a livello globale¡±. E non solo: come evidenziato da Monsignor Caccia, ¡°la perdita del lavoro, la mancanza di opportunità e una protezione sociale inadeguata sono fattori che contribuiscono alla povertà, a una maggiore disuguaglianza e all'esclusione¡±.
Promozione dell¡¯istruzione e lotta alla povertà farmaceutica
Cosa fare, dunque? L¡¯Arcivescovo ha richiamato, innanzitutto, l¡¯importanza dell¡¯istruzione, ¡°uno dei catalizzatori essenziali per sollevare le famiglie e le comunità dal ciclo della povertࡱ. Purtroppo, la pandemia ha influito negativamente anche su questo settore, tanto che il tasso di abbandono scolastico ¡°è aumentato drasticamente¡±. Altro punto essenziale evidenziato dall¡¯Osservatore permanente, quello della lotta alla ¡°povertà farmaceutica¡±, ovvero alla negazione dell¡¯accesso alle cure mediche ed ai medicinali essenziali. Si tratta di un fattore che, ha detto Monsignor Caccia, ¡°ogni giorno aggrava la spirale di esclusione e disuguaglianza che va di pari passo con la povertà e rende i poveri ancora più invisibili¡±.
Porre la persona umana al centro dell¡¯economia
Lo sradicamento della povertà richiede quindi ¡°un approccio integrale¡±, ovvero l¡¯unione tra ¡°misure monetarie e politiche globali¡± che promuovano ¡°un'economia e un modello di sviluppo in cui la persona umana, specialmente i poveri, sia al centro¡±. L'eliminazione dell¡¯indigenza implica, infatti, qualcosa di "più della crescita economica": richiede ¡°decisioni, programmi, meccanismi e processi orientati a una migliore distribuzione del reddito, alla creazione di fonti di occupazione e a una promozione integrale dei poveri che vada oltre una semplice mentalità assistenziale¡±. Sradicare la povertà, ha concluso l¡¯Osservatore permanente, vuol dire permettere a tutti gli uomini, donne e bambini di "essere agenti dignitosi del proprio destino", mettendo in atto misure concrete che garantiscano "l'inclusione degli esclusi, la promozione degli ultimi e il bene comune¡±.
Ridurre le emissioni di gas serra
Nel suo secondo intervento, Monsignor Caccia si è soffermato invece sulla salvaguardia dell¡¯ambiente, un tema che ¨C ha sottolineato ¨C ¡°richiede una risposta unitaria della comunità internazionale, basata sul consenso e sull'impegno condiviso¡±, poiché oggi si vive ¡°in un mondo interdipendente che ci richiede di pensare con un progetto comune¡±. Di qui, l¡¯esigenza che la comunità internazionale lavori su tre livelli: il primo, quello della ¡°mitigazione¡±, ovvero ¨C ha spiegato l¡¯Osservatore permanente ¨C ¡°la riduzione delle emissioni di gas serra che sono in aumento a livello globale¡±. In quest¡¯ottica, Monsignor Caccia ha richiamato l¡¯importanza di sviluppare ¡°fonti di energia rinnovabile ampiamente accessibili¡±, di promuovere ¡°modelli di consumo e produzione sostenibili¡± e di ¡°mitigare il cambiamento climatico utilizzando il principio di precauzione¡±.
Prevenire il rischio di catastrofi
In secondo luogo, l¡¯Arcivescovo ha sottolineato la necessità di ¡°rafforzare le strutture socio-economiche¡± delle persone e delle comunità, aumentandone ¡°la resilienza¡± così da ¡°prevenire o ridurre al minimo i danni che gli effetti negativi del cambiamento climatico possono causare¡±. Come terzo punto, invece, Monsignor Caccia ha richiamato l¡¯urgenza di ¡°ridurre il rischio di catastrofi¡± legato a ¡°piogge eccessive, inondazioni, smottamenti, innalzamento del livello del mare e siccitࡱ. Ma oltre a trovare ¡°soluzioni tecniche¡±, il presule ha esortato anche a non dimenticare ¡°il volto umano del cambiamento climatico¡±, rappresentato da ¡°bambini, donne e uomini che, ogni giorno, in tutto il mondo¡±, vivono ¡°una minaccia esistenziale che attacca i loro habitat già precari e destabilizza le loro economie, società, sistemi agricoli e alimentari vulnerabili¡±.
Lotta al cambiamento climatico è imperativo morale
Per questo, la lotta al cambiamento climatico ¡°è una questione di giustizia e un imperativo morale¡± ¨C ha evidenziato l¡¯Osservatore permanente - perché essa implica la lotta a ¡°povertà, disuguaglianza, ingiustizia sociale e tutte le altre forme di degrado che colpiscono la vita delle persone, soprattutto nei paesi più poveri¡±. Protezione dell'ambiente e avanzamento della dignità della persona umana devono quindi camminare di pari passo, ha concluso l¡¯Arcivescovo.
Condanna assoluta del terrorismo
Quanto al terrorismo internazionale, nel suo terzo intervento l¡¯Osservatore permanente ha ribadito che esso ¡°viola la dignità umana e i diritti umani fondamentali¡± e che ¡°nessuna ragione ideologica, politica, filosofica, razziale, etnica o religiosa potrà mai giustificarlo¡±. Anzi: ¡°Il totale disprezzo dei terroristi per la vita e le libertà fondamentali, i loro crimini indicibili contro donne e bambini e la barbarie selvaggia dei loro atti di distruzione ¨C ha sottolineato - richiedono una condanna assoluta¡±. Per contrastare un simile fenomeno, dunque, occorrono standard elevati che tengano conto ¡°dello Stato di diritto, dei diritti umani fondamentali¡± e ¡°della scrupolosa adesione al diritto internazionale¡±.
I quattro pilastri della strategia globale antiterrorismo
L¡¯Arcivescovo ha, infatti, messo in luce i problemi che nascono ¡°quando le misure antiterrorismo diventano un ostacolo al legittimo aiuto umanitario¡±, spesso ¡°disperatamente necessario¡± per molte popolazioni. La ¡°cooperazione multilaterale¡± in questo ambito è quindi ¡°essenziale¡± e deve basarsi sui ¡°quattro pilastri della Strategia globale antiterrorismo¡± che ¡°rimangono validi e rilevanti¡±, ovvero affrontare le condizioni che favoriscono la diffusione del terrorismo; prevenirlo e combatterlo; rafforzare il ruolo delle Nazioni Unite; assicurare il rispetto dei diritti umani e dello Stato di diritto. Occorre, inoltre ¨C ha ribadito Monsignor Caccia ¨C prestare maggiore attenzione ¡°al cyberterrorismo e all'uso improprio della tecnologia digitale da parte dei terroristi¡±, così come ¡°ai rimedi alle cause profonde del terrorismo, tra cui l'educazione dei giovani, la non emarginazione di individui o gruppi, la risoluzione di gravi disparità economiche, la promozione del dialogo e il rispetto per la diversità e l'inclusione¡±.
Rispetto della libertà religiosa
Dal presule anche il richiamo a favorire ¡°la tolleranza e l'inclusione nei confronti delle minoranze attraverso una solida promozione del diritto alla libertà di coscienza, di religione e di credo¡±, poiché ¡°il mancato rispetto di tali libertà può alimentare un ambiente incline alla violenza e all'estremismo¡±. Di qui, l¡¯appello conclusivo dell¡¯Osservatore permanente ad incoraggiare ¡°una distinzione positiva e rispettosa tra la sfera politica e quella religiosa¡±, in modo da ¡°preservare sia la libertà religiosa di tutte le persone, sia il ruolo insostituibile della religione¡± nella formazione delle coscienze e dell¡¯etica nella società.
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