Giunta al traguardo "We Run Together", iniziativa solidale voluta dal Papa
Giampaolo Mattei
Per l'ultimo tratto di strada, fino a giovedì 6 agosto, scendono in campo a mezzogiorno di mercoledì 29 luglio l’eleganza di Carolina Kostner, la fantasia calcistica di Papu Gomez e della sua Atalanta, la passione degli schermitori campioni olimpici e mondiali Daniele Garozzo e Enrico Berrè (donano il fioretto e la sciabola), il fascino di Luna Rossa e dei velisti dell'America's Cup. E anche la storia del ciclismo con Francesco Moser e un amarcord dedicato a Felice Gimondi, la forza degli sciatori di fondo e del biathlon come Dorothea Wierer e il coraggio degli atleti paralimpici come Giusy Versace, Giada Rossi e Alessandra Vitale.
Due mesi per testimoniare che lo sport non lascia nessuno indietro
Lanciata dal Papa il 20 maggio durante l'udienza ad Athletica Vaticana, l'asta We Run Together è iniziata l'8 giugno e per due mesi sta vedendo protagonisti, proprio come ha indicato Francesco, atleti e squadre che testimoniano la possibilità di ripartire tutti insieme con i valori solidali caratteristici dello sport. Senza lasciare nessuno indietro, “tutti con la stessa dignitàâ€, come suggerisce la partecipazione di tantissimi atleti con disabilità.
Luca, 14 anni, a casa di Valerio Aspromonte e Carolina Erba
Intanto, proprio nella prospettiva della “cultura dell'incontro†cara a Papa Francesco, si sono svolti già alcuni incontri tra gli atleti e le persone che hanno partecipato al progetto We Run Together. È il caso di Anna e Alessandro Mordini che hanno voluto fare un regalo particolare al figlio Luca, 14 anni, appassionato schermitore. “Abbiamo partecipato all'asta We Run Together – spiegano – per far vivere un'esperienza importante a Luca, tifoso del campione olimpico di scherma Valerio Aspromonte. E anche perché siamo di Bergamo e abbiamo vissuto l'emergenza Covid-19 da vicinoâ€. L'incontro con il campione “è andato oltre ogni aspettativa. Valerio con sua moglie Carolina Erba, a sua volta campionessa del mondo, e il loro bambino ci hanno aperto la porta della loro casa, a Grottaferrata, invitandoci a cena e accompagnandoci poi a conoscere Romaâ€. “Speriamo - è il loro auspicio - che questa esperienza umana e sportiva possa servire a Luca come testimonianza per diventare un campione nella vita, prima ancora che nella schermaâ€.
L’emozione del ricordo di Pietro Mennea e del suo dono
Particolarmente emozionante è stato il suggestivo amarcord dedicato a Pietro Mennea che, esattamente quarant'anni fa, il 28 luglio 1980, vinceva l'oro olimpico a Mosca sui 200 metri, con una gara in rimonta divenuta una vera e propria metafora dell'impegno a non arrendersi mai. “Mio marito Pietro - ricorda Manuela Olivieri Mennea - partecipava sempre alle iniziative di solidarietà e avrebbe aderito con ancora più entusiasmo a un progetto sostenuto direttamente da Papa Francesco. Nelle scuole Pietro ricordava sempre ai giovani di correre nella corsia giusta, senza scorciatoieâ€. Del resto, prosegue la donna, “per Pietro il campione doveva avere una responsabilità sociale e partecipando a We Run Together ho portato avanti i suoi valori: onestà e sacrificio, togliendo dal proprio vocabolario due parole: mai e impossibileâ€. Per l'asta solidale, la moglie di Mennea ha scelto di donare la canottiera indossata dal campione per vincere i 100 e i 200 metri alle Universiadi di Roma nel 1975. “Sono particolarmente contenta che ad aggiudicarsela siano state belle persone che, con discrezione, sono venute a visitare la casa e lo studio di Pietroâ€. Per Piergiorgio e sua moglie, Mennea non è solo un campione, ma soprattutto un modo di vivere che continua a testimoniare come “gli ostacoli non sono mai troppo alti da superare†e che è soprattutto sulle inevitabili sconfitte che si costruiscono le vittorie. “Dalle appassionate parole della moglie Manuela - confidano - si percepisce, oltre che un grande amore, lo spessore umano di questo grande atleta†che ha continuato a dare il meglio di sé, dopo la fine della sua carriera, anche nell'impegno sociale.
Peter Sagan e la “bici del Papaâ€, Chiellini e la maglia della Juve
Proprio queste testimonianze sono l'essenza dell'iniziativa We Run Together. A raccontarne lo spirito ci pensa il ciclista slovacco Peter Sagan, tre volte campione del mondo: “Sono fiero ed emozionato che Papa Francesco abbia voluto donare la bicicletta che gli ho portato per l'asta di beneficenza We Run Together a favore del personale sanitario degli ospedali di Bergamo e di Brescia. Spero che “la bici del Papa†diventi un simbolo per tutti per ripartire nella vita. I valori dello sport sono importanti oggi più che maiâ€. Gli fa eco Giorgio Chiellini, fresco campione d'Italia con la sua Juventus: â€œÈ stato per me un onore donare la mia maglia, firmata da me e dai miei compagni di squadra, per la campagna solidale We Run Together promossa da Papa Francesco. Abbiamo voluto giocare per vincere insieme anche questa partitaâ€.
I doni del Cio on line per prossimi 3 giorni
Intanto, fino a venerdì 31 luglio, sono ancora on line i doni del Comitato olimpico internazionale (la medaglia per i 125 anni della fondazione voluta da Pierre de Coubertin), dei campioni del mondo di karate Stefano Maniscalco e Luigi Busà, dei campioni olimpici di tiro Niccolò Campriani e Roberto di Donna, dell'olimpionico di lotta Andrea Minguzzi, della campionessa di judo Odette Giuffrida, dei canoisti Matteo Lodo e Samuele Burgo, dei giocatori di calcio del Brescia, di quattro protagonisti del basket paralimpico: Chiara Coltri, Luigi Maria Papi, Simone De Maggi e Sara Vargetto, “mascotte†di Athletica Vaticana. E c'è anche l'opportunità di un weekend nel Centro sportivo delle Fiamme Gialle a Predazzo, in Trentino, con i grandi campioni dello sci come Sofia Goggia, Christof Innerhofer, Manfred Moelgg e Stefano Gross.
Pope e Radio Vaticana Italia continuano a seguire passo passo tutto il progetto We Run Together con servizi e interviste esclusive ai protagonisti. Per informazioni: www.athleticavaticana.org
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