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Hebdomada Papae, il notiziario in latino Hebdomada Papae, il notiziario in latino 

Hebdomada Papae: il Gr in latino del 13 giugno

Le notizie vaticane in lingua latina con traduzione in italiano in onda ogni sabato alle 12.32. Il sommario di oggi: all’udienza generale il Papa lancia un appello sul lavoro minorile: proteggiamo i bambini; Francesco crea un fondo per lavoratori messi in difficoltà dal Covid-19; il Papa celebra domani la Messa per il Corpus Domini: la Chiesa, dice, porti il fuoco d’amore di Gesù nel mondo

                                                              “HEBDOMADA PAPAE”
                                                     Notitiae Vaticanae Latine redditae
                                                       Die 13 mensis Iunii anno MMXX
(TITOLI)

In Audientia Generali de opere minorum loquitur Pontifex: parvuli sunt tuendi, quod nostrum est officium.

Quamdam pecuniam locat Franciscus ad opifices tutandos, qui propter coronarium virus in aerumnis versantur.

Papa celebrat die dominica decima quarta Iunii Missam Corporis Domini: Ecclesia – ipse dicit ¬– amoris Iesu ardorem afferat mundo.

Felicem diem omnibus dicit Catharina Agorelius et optima quaeque nuntios Latinos audientibus.

(SERVIZI)

Sublate studioseque de parvulis, qui opera aetati suae importuna praestare coguntur, locutus est Franciscus Papa praeterita feria quarta, die decimo huius mensis Iunii, Audientiae Generali finem imponens, cum venturus sit feria sexta, die scilicet duodecimo iunii, Dies mundialis adversus abusum operis minorum. Haud paucis in casibus, dixit Pontifex, de servitutis formis agitur. En singula:

Parvulos tueri ab omni abusu operis minorum, quia ipsi humanae familiae sunt futurum. Quem nuntium omnibus in Audientia Generali feria quarta praeterita addixit Pontifex, Diem mundialem prospectans de hoc argumento, die duodecimo mensis Iunii celebrandum. Minorum opus – affirmavit Pontifex – «a pueris infantiam adimit et corporis spiritusque secum fert dolores». Haec condicio acrior fit propter pestilentiam quam coronarium virus adduxit. Franciscus instituta compellavit, «ut omnibus viribus minores tuerentur, oeconomicis socialibusque difficultatibus subveniendo, iniquis agendi modis innisis, in quibus illi involvuntur».

Praeteritis diebus in dioecesi Romana pecunias Pontifex collocavit sub nomine «Iesu Divini Opificis», decies centena milia eurorum tribuens, ut debilioris ordinis homines iuventur ab hodierna pestilentia affecti. Per epistulam ad Cardinalem Vicarium Angelum De Donatis missam Franciscus voluit ut in Urbe solidale cor adolescat. En singula:

Romae resurrectio e debilibus initium sumit, ut illa dignitas restituatur quam a multis abstulit horum dierum segregationis tempus. Franciscus nunc Romam respicit, cuius est Episcopus, et in epistula Cardinali Vicario Angelo De Donatis data memoravit «cor bonum Romanorum», appellans curatores civilis societatis et ambitus laboris ut «quaedam in Urbis beneficium revera suscipiantur». Spes Papae est ut communis et solidalis actio coram pestilentiae effectibus «verum constituant foedus in Romae bonum, in quo quisque pro parte sua auctor sit renascentiae nostrae communitatis post discrimen».

(NEWS)

In Audientia Generali sollemnitatem “Corpus Domini” memoravit Pontifex, quae die undecimo mensis Iunii incidit et compluribus in Nationibus die dominico decimo quarto celebrabitur. Franciscus Missae praesidebit in basilica Petriana, circiter quinquaginta adstantibus fidelibus. In illa Audientia fideles est cohortatus Papa ut «vitam eucharisticam» persequantur et terrarum orbem per Dei amoris igne inflamment. Iunius mensis Sacro Cordi Iesu dicatur – recordatus est Pontifex – cui omnes nostrorum cordium aegritudines commitere possumus.

Expleta salutatione angelica diei septimi Iunii, in sollemnitate Sanctissimae Trinitatis, suam propinquitatem patefecit Pontifex cunctis, qui in mundo coronarium virus laborant. «In Natione quadam – dixit Ipse – quaque singula sexagesima parte horae unus mortuus est! Res funestissima! Meam proximitatem ostendere volo gentibus illis, aegris eorumque familiaribus necnon illos curantibus».

Franciscus visificum nuntium virtuali conventui illi misit, quem Opus Pontificium Scholas Occurrentes instituit die quinto mensis Iunii ad Diem Internationalem de Ambitu celebrandum. Pontifex nos monuit tria verba non esse oblivisceda, quae sunt «gratuitas, sensus et pulchritudo». Ex his futurum humanitatis aevum pendet.

De his hactenus, proximo die Sabbati eadem hora conveniemus.


                                                           “HEBDOMADA PAPAE”
                                                Notitiae Vaticanae Latine redditae
                                                              13 giugno 2020

(TITOLI)

All’udienza generale il Papa lancia un appello sul lavoro minorile: proteggiamo i bambini, siamo tutti responsabili.

Francesco crea un fondo per lavoratori messi in difficoltà dal Covid-19

Il Papa celebra domenica 14 la Messa per il Corpus Domini: la Chiesa, dice, porti il fuoco d’amore di Gesù nel mondo

Un cordiale buongiorno a tutti voi da Katarina Agorelius e bentrovati a questa edizione del notiziario in lingua latina.

(SERVIZI)

Un forte e accorato appello per i piccoli costretti a fare lavori inadeguati per la loro età è stato rivolto da Papa Francesco mercoledì 10 giugno al termine dell'udienza generale, in vista della Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile del venerdì 12. In non pochi casi, ha sottolineato, si tratta di forme di schiavitù. Il servizio:

Difendere i bambini dallo sfruttamento del lavoro minorile perché loro sono il futuro della famiglia umana. È un appello rivolto a tutti quello che il Papa ha fatto all’udienza generale di mercoledì scorso, in vista della Giornata mondiale sul tema del 12 giugno. Il lavoro minorile – ha sottolineato il Pontefice – “priva i bambini della loro infanzia”, con “conseguenti sofferenze fisiche e psicologiche”. Un problema reso più acuto dall’emergenza della pandemia di Covid-19. Francesco si è rivolto alle istituzioni “affinché – ha detto – pongano in essere ogni sforzo per proteggere i minori, colmando le lacune economiche e sociali che stanno alla base della dinamica distorta nella quale essi sono purtroppo coinvolti”.

Il Pontefice ha lanciato nei giorni scorsi nella diocesi di Roma il Fondo "Gesù Divino Lavoratore", con un primo stanziamento di un milione di euro per aiutare le fasce sociali più deboli colpite dalle conseguenze della pandemia. In una lettera al cardinale vicario Angelo De Donatis, Francesco ha invitato a far crescere nella città con un cuore solidale. I particolari:

La risurrezione di Roma parte dai fragili per restituire quella dignità che il periodo di quarantena ha tolto a molti. Lo sguardo di Francesco si è fermato questa volta a Roma, città di cui è Vescovo, e in una una lettera al cardinale Angelo De Donatis ha lanciato il Fondo “Gesù Divino Lavoratore”, con un primo milione di euro versato alla Caritas diocesana. Nella lettera Francesco si rivolge “al cuore buono dei romani” e invita i rappresentanti della società civile e del mondo del lavoro a realizzare “politiche e azioni concrete per il bene della città”. L’auspicio del Papa è che la reazione collettiva e solidale alle conseguenze della pandemia crei “una vera e propria alleanza per Roma in cui ognuno, per la sua parte, si senta protagonista della rinascita della nostra comunità dopo la crisi”.

(NEWS)

All’udienza generale il Pontefice ha ricordato la Solennità del Corpus Domini, che ricorre l’11 giugno e che in molti Paesi sarà celebrata domenica 14. Francesco presiederà la Messa nella basilica di San Pietro con una cinquantina di fedeli. Parlandone all’udienza generale, Francesco ha esortato a perseguire una “vita eucaristica” e a infiammare il mondo con il fuoco dell’amore di Dio. Il mese di giugno, ha ricordato, è dedicato al Sacro Cuore di Gesù, in cui possiamo affidare tutte le inquietudini dei nostri cuori.

Al termine dell’Angelus del 7 giugno, festa della Santissima Trinità, il Papa ha nuovamente assicurato la propria solidarietà a tutti coloro che nel mondo che soffrono a causa del Covid-19. “In un Paese – ha detto – è morto uno al minuto! Terribile. Desidero esprimere la mia vicinanza a quelle popolazioni, ai malati e ai loro familiari, e a tutti coloro che se ne prendono cura”.

Francesco ha mandato un lungo videomessaggio all’incontro virtuale della Pontificia Scholas Occurrentes organizzato venerdì 5 giugno per la Giornata Internazionale dell'ambiente. Il Papa ha raccomandato di non dimenticare mai le tre parole “gratuità, significato e bellezza”. Da queste, ha affermato, “dipende il futuro dell’umanità”.

È tutto per questa edizione, a risentirci sabato prossimo alla stessa ora.

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13 giugno 2020, 12:40