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Hebdomada Papae: il Gr in latino del 2 maggio

Le notizie vaticane in lingua latina con traduzione in italiano in onda ogni sabato alle 12.32. In sommario oggi: il Papa durante l'udienza generale parla dei troppi cristiani perseguitati e mette in guardia dai compromessi; il Santo Padre istituisce la Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I ; l' Obolo di San Pietro, colletta rinviata al 4 ottobre

“HEBDOMADA PAPAEâ€

Notitiae Vaticanae Latine redditae

Die 2 mensis Maii anno MMXX

(TITOLI)

Papa in Audientia Generali ait: innumeri christiani persequuntur, caveamus autem compromissa.

Summus Pontifex instituit Opus Fundatum Vaticanum Ioannes Paulus I.

Collecta pro Obolo Sancti Petri dilata est in diem 4 mensis Octobris venturi.

Omnes linguae latinae amicos imo ex corde salutat Marius Galgano, qui hanc editionem nuntiorum Latina lingua prolatorum praeparavit.

(SERVIZI)

In catechesi in Audienta Generali feria quarta habita, iterum a Bibliotheca ex Aedibus Apostolicis transmissa angustiarum huius temporis causa, viri coronarii percussi, explicit series meditationum Papae Francisci de octo Beatitudinibus evangelicis.

Ultima Beatitudo, sicut etiam prima, promittit felicitatem, scilicet Regnum Caelorum, quod erit illorum qui propter iustitiam persequuntur, sicut pauperes spiritu. Sic explicit, dicit Papa, â€iter singulare in ominibus praeteritis explicatumâ€. Papa Franciscus intuitur: â€cum sanctitas apparet et vita filiorum Dei manifestatur, in hac pulchritudine exstat aliquid incommodum, quod invitat ad consilium eligendum: utrum sinere, ut in disceptationem revocemur et ad bonum aperiamur, an reicere hanc lucem et cor obdurescere, usque ad ipsam reluctationem et impetumâ€. Mens Papae vertitur ad persecutiones quae saeculo praeterito in Europa factae sunt. Persecutio autem mundi, interpretatus est Papa Franciscus, etiam liberatio est ab idolis mundi ac reiecti propter Christum tenet se aliquid invenisse â€magis pollens quam universum mundumâ€. Animus eius flectitur ad christianos qui hodie adhuc persequuntur.

De rescripto ex Audientia Sanctissimi die 17 mensis Februarii anni 2020 habito, Papa Franciscus instituit Opus Fundatum Vaticanum Ioannes Paulus I, proposito sic indulgens Instituti fundandi ad personam, mentem et doctrinam Ioannis Pauli Primi – Albini Luciani (26.VIII.1978 – 28.IX.1978) exquirendas atque ad studium et divulgationem eius scriptorum.

Opus Fundatum sibi proponit patrimonium culturale et religiosum tutari Ioannis Pauli Papae Primi; fovere incepta sicuti congressus, occursus, conventus, sessiones studiorum; instituere praemia et stipendia scholastica; curare studiorum pervestigationumque editionem ab eodem Instituto susceptarum vel operum aliorum peritorum; cardo esse iis qui in Italia vel in aliis nationibus in eadem re et cum iisdem finibus operantur. Papa nominavit Praesidem Instituti Cardinalem Petrum Parolin, Secretarium Status, qui ipse designavit membra Consilii administrationis.

(NOTIZIE IN BREVE)

Moderator Officii Communicationis Sanctae Sedis, Matthaeus Bruni, declaravit: “Consi—Perpensa hodierna urgentia de publica valetudine, Summus Pontifex decrevit, ut, in hoc tantum anno 2020, collecta pro Obolo Sancti Petri, quae more solito in sollemnitate Sanctorum Petri et Pauli agitur, scilicet die 29 mensis Iunii, in universo mundo differatur in dominicam XXVII temporis per annum, die 4 mensis Octobris, memoria Sancti Francisci Assisiensisâ€.

Litteris a Substituto Secretariae Status subscriptis, Franciscus orationem communicat pro opificibus, qui, adlaborantes in agris ad cibi proventum, pericula capessunt contagionis et illegitimae servitutis usurpationem patiuntur. In nuntio enarratur "communicatio" necessitatis, quam sodalitas opificum exposuit, occultas iure corrigendi actuositates hominum, qui discriminibus contaminationis nunc cum maxime obiciuntur, cum eorum securitati nihil consultum sit, et annonae tamen  dispensationem super mensas praestant. Congruendum profecto est – legitur in litteris – de necessaria communicatio difficultatum eorum qui, dignitate exspoliati, acrius percipiunt effectus omissae compaginationis et nunc magis periculis pestilentiae traduntur. Ominandum est ergo eorum adiuncta ex obscuritate latebrarum exire et ad normam legis corrigi, ut cuique opfici iura officiaque tribuantur, repugnentur iniuriae et opprobrium omnis illegitimae servitutis usurpationis atque ortus conflictuum inter egenos praecaveantur.

Haec omnia sunt pro hac editione, conveniemus iterum hebdomada proxima.

 

“HEBDOMADA PAPAEâ€

Notitiae Vaticanae Latine redditae

2 maggio 2020

(TITOLI)

Il Papa durante Udienza generale: troppi i cristiani perseguitati, ma attenzione ai compromessi

Il Santo Padre istituisce la Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I

Obolo di San Pietro, colletta rinviata al 4 ottobre

Un cordiale buongiorno a tutti gli amici della lingua latina da Mario Galgano che ha preparato questa edizione del notiziario.

(SERVIZI)

 

Con la catechesi all’udienza generale di mercoledì, pronunciata ancora dalla Biblioteca del Palazzo apostolico a causa delle limitazioni di questo periodo segnato dal coronavirus, Papa Francesco porta a termine il ciclo di riflessioni sulle otto Beatitudini evangeliche.

L’ultima, come la prima, promette la felicità cioè il regno dei Cieli che sarà dei perseguitati per la giustizia come dei poveri in spirito. Si conclude così, dice il Papa, “un percorso unitario dipanato negli annunci precedentiâ€. Papa Francesco osserva che "quando appare la santità ed emerge la vita dei figli di Dio, in quella bellezza c’è qualcosa di scomodo che chiama ad una presa di posizione: o lasciarsi mettere in discussione e aprirsi al bene o rifiutare quella luce e indurire il cuore, anche fino all’opposizione e all’accanimento". E il suo pensiero va alle persecuzioni del secolo scorso in Europa. Ma la persecuzione del mondo, osserva Papa Francesco, è anche liberazione dagli idoli del mondo e chi è rifiutato per causa di Cristo sa di aver trovato “qualcosa che vale più del mondo interoâ€. E il suo pensiero va ai cristiani anche oggi perseguitati.

Papa Francesco, con Rescriptum ex audientia Ss.mi del 17 febbraio 2020, ha eretto la Fondazione Vaticana Giovanni Paolo I, venendo così incontro alla proposta di dar vita a un ente destinato ad approfondire la figura, il pensiero e gli insegnamenti di Giovanni Paolo I – Albino Luciani (26 agosto 1978 – 28 settembre 1978) – e promuovere lo studio e la diffusione dei suoi scritti.

La Fondazione si prefigge di tutelare e conservare il patrimonio culturale e religioso lasciato da Papa Giovanni Paolo I; promuovere iniziative quali convegni, incontri, seminari, sessioni di studio; istituire premi e borse di studio; curare l’attività editoriale mediante l’edizione sia dei risultati di studi e di ricerche proprie, sia di opere di terzi; proporsi come punto di riferimento, in Italia e all’estero, per quanti operano nello stesso ambito e con le stesse finalità. Il Papa ha nominato Presidente della Fondazione il cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin, il quale ha a sua volta designato questi componenti del Consiglio di amministrazione.

(Notizie in breve)

In una dichiarazione il direttore della Sala Stampa Vaticana, Matteo Bruni, ha affermato che: "In considerazione dell’attuale situazione di emergenza sanitaria, il Santo Padre ha stabilito che, per quest’anno 2020, la colletta per l’Obolo di San Pietro, che tradizionalmente si svolge intorno alla solennità dei Santi Pietro e Paolo, il 29 giugno, sia trasferita in tutto il mondo alla domenica XXVII del tempo ordinario, 4 ottobre, giorno dedicato a San Francesco d’Assisi".

In una lettera a firma del Sostituto la preghiera di Francesco per i lavoratori che, impegnati nella filiera agroalimentare, affrontano i rischi legati alla pandemia e subiscono lo sfruttamento del caporalato. Nel messaggio si esprime "condivisione" rispetto alla necessità espressa dal sindacato di regolarizzare attività sommerse di uomini che, oggi più che mai, sono esposti a rischi di contaminazione perché non in sicurezza, e che stanno garantendo comunque la fornitura di cibo sulle tavole. "È certamente condivisibile - si legge nella lettera - la necessità di venire incontro a quanti, privati di dignità, avvertono in modo più acuto le conseguenze di un’integrazione non realizzata, venendo ora maggiormente esposti ai pericoli della pandemia. È dunque auspicabile che le loro situazioni escano dal sommerso e vengano regolarizzate, affinché siano riconosciuti ad ogni lavoratore diritti e doveri, sia contrastata l’illegalità e siano prevenute la piaga del caporalato e l’insorgere di conflitti tra persone disagiate".

 

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02 maggio 2020, 12:40