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Hebdomada Papae: il Gr in latino del 30 maggio

Le notizie vaticane in lingua latina con traduzione in italiano in onda ogni sabato alle 12.32. In sommario oggi: il Papa nella catechesi all’udienza generale, parla della preghiera come argine al male che può scrivere un destino diverso; i 25 anni della Ut unum sint di Papa Wojtyla. Francesco: fatti molti compiuti nell’ecumenismo, condivido la sana impazienza a fare di più; il 30 maggio il Papa prega il Rosario assieme ai Santuari del mondo

          “HEBDOMADA PAPAE”

              Notitiae Vaticanae Latine redditae

               Die 30 mensis Maii anno MMXX

(TITOLI)

Papa in catechesi sua in Audientia Generali ait: oratio crepido mali est, quae maiora scribere potest.

Abhinc 25 annos Litterarum Encyclicarum Ut unum sint Papae Wojtyła, Franciscus dixit: multum profectum est in dialogo oecumenico, gestio autem maiora facere.

Die 30 mensis maii Papa orat Rosarium Beatae Mariae Virginis una cum Sanctuariis ubique per orbem sparsis.

Ex imo corde ómnibus vobis audiéntibus salútem dicit Catharína Agorelius, qui huic editióni nuntiórum latína língua prolatórum interéstis.

(SERVIZI)

In Audientia Generali feria quarta, scilicet 27 mensis Maii, e Bibliotheca Aedium Pontificarum habita, hoc Franciscus recordatus est, quod, dum effundetur malum sicut macula olearia, oratio tamen iustorum spem restituere valet et “vinculum vitae” est.

Continuans seriem meditationum de oratione, Franciscus exordium cepit e primis capitulis libri Genesis, ad exquirendum modum orandi iustorum et exponendam rationem orationis in historia humani generis. Ante exundationem mali, quae in mundum erumpit, dixit Pontifex, oratio videtur sicuti “crepido” et “refugium” hominis ac “colit areolam renovationis in locis ubi odium hominum tantum poterat desertum dilatare”. “Oratio vinculum vitae est” elatius expressit Franciscus, affirmans multos viros mulieresque orantes “vitam serere”.

Abhinc 25 annos a subsignatione Litterarum Encyclicarum Papae Ioannis Pauli Secundi Ut unum sint, Papa Franciscus scripsit nuntium ad Cardinalem Conradum Koch missum, Praesidem Pontificii Consilii ad Unitatem Christianorum fovendam, ad reminiscendum hoc documento Papam Wojtyła confirmavisse “modo stabili” studium oecumenicum Ecclesiae Catholicae.

Quoad plenam communionem inter omnes christianos, Papa in litteris suis Cardinali Koch scriptis communicavit “sanam impatientiam horum, qui nonnunquam arbitrantur nos magis agi posse atque oportere” et interpretatus est quod “diversitas legitima omnino non oppugnat unitatem Ecclesiae”, sed “haud paulo confert missioni adimplendae”. Franciscus gratias egit Deo pro “multis inceptis” actis ad “vulnera saecularia ac millenaria sananda”, rursus explicans solum Spiritum Sanctum congruenter Ecclesiam componere.

(NEWS)

“Assidui et coniuncti in oratione cum Maria”. Hoc proposito Papa Franciscus praesidebit precationi Rosarii, sabbato, die 30 mensis Maii, viva televisifica imagine transmissa e Specu Lauretano in Hortis Vaticanis. Ab hora 17.30, Pontifex se coniunget cum Sanctuariis ubique per orbem sparsis, quibus, urgentiae publicae valetudinis causa, suetae actiones ac peregrinationes oportuit intermittere.

In Audientia Cardinali Angelo Becciu feria quarta praeterita concessa, Papa facultatem dedit Decreta redigendi quae Ecclesiae tres novos Sanctos et plures Beatos donabunt, inter quos martyres quidam. Ex futuris his Sanctis eminet imago “fratris universalis” Caroli de Foucauld et ex Beatis illa patris Michaëlis McGivney, fundatoris Ordinis Equitum Columbi.

In colloquio proprie ac tantum mediis vaticanis dato, Secretarius Generalis Nationum Unitarum Antonius Guterres patefecit Papae Francisco gratum animum propter auxilium et monitus ad arma mundialia demittenda ac propter alacre auxilium in urgentia pestilentiae datum, quae signum est imminentis periculi exposcens unitatem et novam concordiam universalem.

Haec ómnia sunt pro hac editióne; conveniémus íterum sabbato próximo, eadem hora.

 

“HEBDOMADA PAPAE”

Notitiae Vaticanae Latine redditae

30 maggio 2020

 

(TITOLI)

Il Papa nella catechesi all’udienza generale: la preghiera è argine al male e può scrivere un destino diverso

I 25 anni della Ut unum sint di Papa Wojtyla. Francesco: fatti molti compiuti nell’ecumenismo, condivido la sana impazienza a fare di più

Il 30 maggio il Papa prega il Rosario assieme ai Santuari del mondo

Un cordiale buongiorno a tutti voi da Katarina Agorelius e bentrovati a questa edizione del notiziario in lingua latina.

(SERVIZI)

All’udienza generale di mercoledì 27 maggio, tenuta nella Biblioteca del Palazzo apostolico, Francesco ha ricordato che mentre il male si allarga a macchia d’olio, la preghiera dei giusti è capace di restituire speranza ed è "una catena di vita". Il servizio.

Proseguendo il suo ciclo di riflessioni sulla preghiera, Francesco ha tratto spunto dai primi capitoli della Genesi per indagare il modo di pregare dei giusti, il senso della preghiera nella storia dell’umanità. Davanti all’onda di piena del male che cresce nel mondo, ha detto il Pontefice, la preghiera si mostra come “argine” e “rifugio” dell’uomo e “coltiva aiuole di rinascita in luoghi dove l’odio dell’uomo è stato capace solo di allargare il deserto”. “La preghiera è una catena di vita”, ha sottolineato Francesco, affermando che tanti uomini e donne che pregano, “seminano vita”.

A 25 anni dalla firma dell’enciclica di Giovanni Paolo II Ut unum sint, Papa Francesco ha scritto un messaggio al cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani, per ricordare come, con questo documento, Papa Wojtyla abbia confermato “in modo irreversibile” l’impegno ecumenico della Chiesa cattolica. La cronaca.

Nella ricerca della piena comunione tra tutti i cristiani, il Papa nella sua lettera al cardinale Koch ha condiviso “la sana impazienza di quanti a volte pensano che potremmo e dovremmo impegnarci di più” e ha ribadito che “la legittima diversità non si oppone affatto all’unità della Chiesa”, ma “contribuisce non poco al compimento della sua missione”. Francesco ha ringraziato Dio per i “molti passi” fatti per “guarire ferite secolari e millenarie”, riaffermando che solo lo Spirito Santo armonizza la Chiesa.

 

(NEWS)

"Assidui e concordi nella preghiera, insieme con Maria". Su questo tema Papa Francesco presiederà la recita del Rosario sabato 30 maggio in diretta mondovisione dalla Grotta di Lourdes nei Giardini Vaticani. Dalle 17.30, il Pontefice si unirà ai Santuari del mondo, che a causa dell'emergenza sanitaria hanno dovuto interrompere le loro normali attività e i loro pellegrinaggi.

Nell’udienza al cardinale Becciu di mercoledì scorso, il Papa ha autorizzato i Decreti che porteranno alla Chiesa tre nuovi Santi e numerosi Beati, tra i quali alcuni martiri. Tra i prossimi canonizzati spicca la figura del “fratello universale” Charles de Foucauld, mentre tra i Beati quella di padre Michael McGivney, fondatore dei Cavalieri di Colombo.

In un’intervista in esclusiva ai media vaticani il Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres, ha espresso la profonda riconoscenza a Papa Francesco per il sostegno all’appello per un cessate il fuoco mondiale e per il forte risalto dato alla pandemia, un segnale di allarme che richiede unità e rinnovata solidarietà globale.

È tutto per questa edizione, a risentirci sabato prossimo alla stessa ora.

 

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30 maggio 2020, 12:40