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Guercino (Giovan Francesco Barbieri detto, 1591-1666);  L'incredulità di S. Tommaso; olio su tela; Musei Vaticani; Pinacoteca Vaticana ©Musei Vaticani Guercino (Giovan Francesco Barbieri detto, 1591-1666); L'incredulità di S. Tommaso; olio su tela; Musei Vaticani; Pinacoteca Vaticana ©Musei Vaticani

Musei Vaticani. La Bellezza ci unisce #21

La Bellezza crea comunione, coinvolge nel medesimo sguardo popoli distanti, congiunge passato, presente e futuro. Papa Francesco lo ha ricordato in più di un’occasione: "i Musei Vaticani siano una casa viva dove percepire concretamente che lo sguardo della Chiesa non conosce preclusioni". L’universalità della Buona Notizia è stata sempre tradotta nel linguaggio dell’arte. Da queste premesse, in un momento storico drammatico, caratterizzato da incertezza e isolamento, nasce questa iniziativa realizzata insieme dai Musei Vaticani e Pope: i capolavori delle collezioni vaticane a commento dalle parole dei Papi

Guercino (Giovan Francesco Barbieri detto, 1591-1666);  L'incredulità di S. Tommaso; olio su tela; Musei Vaticani; Pinacoteca Vaticana ©Musei Vaticani

© Musei Vaticani
© Musei Vaticani

“Ogni essere umano
ha dentro di sé
qualcosa dell'apostolo Tommaso.
E' tentato dall'incredulità
e pone le domande di fondo:
E' vero che c'è Dio?
E' vero che il mondo è stato creato da Lui?
E' vero che il Figlio di Dio si è fatto uomo,
è morto ed è risorto?
La risposta si impone
insieme con l'esperienza
che la persona fa della Sua presenza.
Occorre aprire gli occhi e il cuore
alla luce dello Spirito Santo.
Allora parleranno a ciascuno
le ferite aperte di Cristo risorto:
Perché mi hai veduto, hai creduto;
beati quelli che
pur non avendo visto
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(Giovanni Paolo II, Veglia Gmg 2000, 19 agosto 2000)

#labellezzaciunisce
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a cura di Paolo Ondarza

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19 aprile 2020, 08:00