Il saluto del Prefetto Ruffini al ‘Filmoteca Day’ di Bergamo
Eugenio Bonanata – Città del Vaticano
Il documento che sancì l’atto di nascita della Filmoteca Vaticana. Si tratta di una lettera datata 16 novembre 1959, che l’allora Segretario di Stato, il cardinale Tardini, inviò al presidente della pontificia Commissione per la Cinematografia, la Radio e la Televisione, monsignor O’Connor, per comunicare il varo ufficiale dell’istituzione. Proprio nel giorno del sessantesimo anniversario dell’avvenimento, una copia del reperto è stata al centro di un convegno della Curia a Bergamo che ha visto anche il saluto – attraverso un videomessaggio – del Prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, Paolo Ruffini.
Una giornata densa
Un appuntamento aperto da monsignor Dario Edoardo Viganò, Vice-Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze e della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali, che ha sottolineato l’alto valore simbolico della lettera nonché l’importanza di tenere l’incontro nella terra natale di san Giovanni XXIII. In primo piano anche l’ultimo libro dello stesso monsignor Viganò intitolato ‘Il cinema dei Papi. Documenti inediti dalla Filmoteca Vaticana’, che ha ispirato un Web Doc in sei episodi, prodotto da Vatican Media e Officina della Comunicazione con il supporto di A35 Brebemi e Rekeep, diffuso a partire da stamattina sul portale Pope.
L’importanza di ricordare
A questa iniziativa ha fatto riferimento anche il Prefetto Ruffini. “Sei piccoli documentari – ha affermato – che ripercorrono la storia di questi straordinari sessant’anni e che in qualche modo ci parlano di futuro. Leggere un libro o vedere un documentario – ha precisato – serve a liberare il tempo dalla fretta, a coltivare i nostri pensieri e ad allargare i nostri orizzonti. A questo serve la Filmoteca: a conservare il fuoco e non le ceneri, la memoria e non il rimpianto. E coltivare la memoria – ha concluso - ci aiuta a tracciare un sentiero capace di portarci da quel che siamo a quello che saremo”.
Giovanni XIII e il cinema
Sulla scia dell’anniversario, del volume e del Web Doc, il dibattito si è soffermato sul rapporto tra Chiesa e Cinema, inteso come chiave di lettura delle relazioni del cattolicesimo con la modernità. Un percorso che riguarda anche la figura di san Giovanni XXIII, non solo per l’istituzione della Filmoteca Vaticana. Infatti, anche dall’analisi dei diari di Angelo Giuseppe Roncalli, emergono spunti poco noti circa il suo rapporto con il cinema come ad esempio la partecipazione ad alcune visioni di film quando era Nunzio a Parigi e Patriarca a Venezia.
I relatori
Alla tavola rotonda hanno partecipato: monsignor Giulio Dellavite, Segretario Generale della Curia di Bergamo; don Mattia Magoni, Direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali; Mimmo Calopresti, regita; Francesco Bettoni, presidente di Brebemi SpA.
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