Hebdomada Papae: il Gr in latino del 9 novembre
“HEBDÓMADA PAPAE”
Notítiae Vaticánae Latíne rédditae
Die nono mensis Novémbris anno bis millésimo undevicésimo
(TITOLI)
In Missa pro cardinálibus et epíscopis defúnctis anni bis millésimi undevicésimi, Papa répetit: Resurréctio est sensus ac finis vitae.
Oratiónem angélicam Francíscus papa dicit in sollemnitáte Ómnium Sanctórum ac Míssam pro defúnctis in catacúmbis sanctae Priscíllae.
Orátio mensis Novémbris dicátur paci in Médio Oriénte.
Ómnibus vobis audiéntibus salútem imo ex corde dicit Catharína Agorelius, quae hanc editiónem nuntiórum Latína língua prolatórum confert.
(SERVIZI)
In homília Missae pro defúnctis Cardinálibus et Epíscopis verténtis anni, féria secúnda praetérita celebrátae, Papa indicávit tres ratiónes de sensu Resurrectiónis habéndo, ad quam – ait – vocátus est unusquísque homo. Agit Márius Galgano:
Iesum adeámus opórtet a nobis ipsi nos abtrahéntes, prae nobis feréntes affectiónes ánimi ac gestus pietátis, consília magni moménti coram Deo capiéntes: haec sunt quae in homília Papa Francíscus de Resurrectiónis sensu osténdit: “Sinámus ab uno saltem ex his tribus stímulis movéri”: sic locútus est Papa, ut “magis adhaereámus Iesu menti in hodiérno Evangélio”. Póntifex deínde elátius expréssit moméntum sese aequándi voluntáti Iesu “vivi”, ad “experiéndam primam lucem resurrectiónis”.
In Sollemnitáte Ómnium Sanctórum, Póntifex confirmávit Sanctos “Dei praeséntiam reférre”, cum in Commemoratióne Ómnium Fidélium Defunctórum in catacúmbis sanctae Priscíllae celebráta memoráret christiános persecutiónem omni témpore passos esse. Agit Hélena Astorri:
“Sancti Sanct?que ómnium aetátum – interpretátus est Póntifex in oratióne mariána in Foro Sancti Petri – non sunt vana sýmbola”, sed persónae quae vixérunt in terris sisténtes et invitáti sumus ad eos imitándos. “Inter eos tot sunt sanctitátis testes, quique sunt nobis próximi ac Dei praeséntiam réferunt”. Die secúndo mensis Novémbris Francíscus póstea descéndit ad catacúmbas sanctae Priscíllae, ad Missam pro defúnctis celebrándam. In homília memorávit omnes christiános, qui in mundo persecutiónes sunt passi, plánius dicens christiáni locum in mánibus Dei esse. Post réditum in Civitátem Vaticánam, Póntifex ádiit Cryptas Vaticánas, orans ad sepúlcra suórum Decessórum.
(NEWS)
In núntio televisífico ratiónem oratiónis mensis Novémbris significatúro, Papa Francíscus petit oratiónes pro pace in Médio Oriénte, praesértim ut “nascátur spíritus diálogi, occúrsus et reconciliatiónis”.
Féria tértia praetérita evulgátus est in officína librária liber Francísci, occasióne conclusiónis mensis missionárii extraordinárii, a diurnário Ioánnulo Valente curátus, cuius títulus “Sine Iesu nihil fácere póssumus”, in volúmine Papa rursus affírmat quod “Ecclésia aut annuntiátio est aut Ecclésia non est”.
Archiepíscopus Bernardínus Auza, Observátor Pérmanens Sánctae Sedis Novi Eboráci apud Natiónes Unítas, intérfuit disceptatióni pro vicésimo anniversário die Resolutiónis de muliéribus, pace et securitáte. Nímium saepe, ait, mulíeres in bellis implicántur atque in procéssibus pacis et securitátis e memória elabúntur.
Haec ómnia sunt pro hac editióne, conveniémus íterum hebdómada próxima.
(ITALIANO)
“HEBDOMADA PAPAE”
Notitiae Vaticanae Latine redditae
9 novembre 2019
(TITOLI)
Alla Messa per i cardinali e vescovi morti nel 2019, il Papa ripete: la Risurrezione è il senso e lo scopo della vita.
L’Angelus di Francesco per la solennità di Tutti i Santi e la Messa per i defunti nelle catacombe di S. Priscilla.
L’intenzione di preghiera del mese di novembre dedicata alla pace in Medio Oriente.
Un cordiale buongiorno a tutti voi in ascolto da Katarina Agorelius che conduce questa edizione del notiziario in lingua latina.
(SERVIZI)
Nell’omelia per la Messa in suffragio dei Cardinali e Vescovi defunti durante l'anno, presieduta lunedì scorso, il Papa ha indicato tre vie per riflettere sul senso della Risurrezione, cui – ha detto - è chiamato ciascun uomo. Il servizio di Mario Galgano:
Andare a Gesù uscendo da se stessi, avere sentimenti e gesti di pietà, prendere le decisioni importanti al cospetto di Dio: sono i suggerimenti proposti nell'omelia da Papa Francesco sul pensiero della Risurrezione. “Lasciamoci provocare almeno da uno di questi tre stimoli ”, ha detto il Papa, per essere “più in sintonia col desiderio di Gesù nel Vangelo di oggi”. Il Pontefice ha poi sottolineato l’importanza di sintonizzarsi sulla volontà di Gesù “vivo” per vivere “un’alba di risurrezione”.
Nella solennità del primo novembre, il Pontefice ha assicurato che i Santi “sono un riflesso della presenza di Dio", mentre alla Commemorazione dei fedeli defunti, celebrata nelle Catacombe di Priscilla, ha ricordato i cristiani perseguitati di tutti i tempi. Il servizio di Elena Astorri:
"I Santi e le Sante di ogni tempo - ha spiegato il Pontefice all’Angelus in San Pietro - non sono semplicemente dei simboli”, ma persone che hanno vissuto con i piedi per terra e che siamo invitati a imitare. “Tra loro ci sono tanti testimoni di una santità della porta accanto, di quelli che vivono vicino a noi e sono un riflesso della presenza di Dio.” Il 2 novembre Francesco è poi sceso nelle Catacombe di Priscilla per la Messa dei defunti. All’omelia ha ricordato tutti i cristiani perseguitati nel mondo, sottolineando che il posto del cristiano è nelle mani di Dio. Al rientro in Vaticano, il Pontefice si è recato nelle Grotte vaticane per un momento di preghiera sulle tombe dei suoi predecessori.
(NEWS)
Nel videomessaggio per il l’intenzione di preghiera del mese di novembre, Papa Francesco chiede suppliche per la pace in Medio Oriente, in particolare perché “nasca uno spirito di dialogo, di incontro e di riconciliazione”.
Martedì scorso è uscito in libreria il libro di Francesco a conclusione del mese missionario straordinario. Curato dal giornalista Gianni Valente e intitolato “Senza Gesù non possiamo far nulla”, nel volume il Papa riafferma che la “Chiesa o è annuncio o non è Chiesa”.
L’arcivescovo Bernardito Auza, osservatore permanente della Santa Sede al Onu di New York, è intervenuto nel dibattito in vista del ventesimo anniversario della Risoluzione 1325 su donne, pace e sicurezza. Troppo spesso, ha detto, le donne sono vittime nei conflitti armati e dimenticate nei processi di pace e sicurezza.
È tutto per questa edizione, a risentirci alla prossima settimana.
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