Vaticano. "Il bene comune nell'era digitale"
Emanuela Campanile - Città del Vaticano
È ampio il dibattito sulle implicazioni sociali, etiche e politiche a seguito degli straordinari sviluppi nel settore delle tecnologie digitali e, in particolare, per quanto riguarda l'intelligenza artificiale. Tematiche importanti e fondamentali per le quali Papa Francesco con la , l'Enciclica sulla cura della casa comune, ha incoraggiato un nuovo dialogo:
Il significato delle parole
Ed è proprio su questa scia che nasce il semianario: "Il bene comune nell'era digitale". Per comprendere lo sviluppo tecnologico in questo nostro periodo storico, spiega mons. Paul Tighe, durante il briefing di presentazione alla sede del Pontificio Consiglio della Cultura, "abbiamo certo bisogno di esperti del campo, ma ci sono domande di carattere etico e umano sull'uso della tecnologia, che richiedono la risposta di esperti nell'ambito filosofico e teologico". Obiettivo primario, prosegue il segretario del Pontificio Consiglio della Cultura, è "cresce nella conoscenza e crescere nella comprensione reciproca. Comprendere il profondo significato della parola etica perchè - chiosa - tutti parlano di etica ma cosa vuol dire etica?". Altra via per aiutare il progresso, conclude, è riflettere su cosa intendiamo per bene comune che, spiega mons. Tighe, non coincide con "il massimo per il maggior numero di persone ma deve essere esteso a considerare concretamente gli ultimi, gli esclusi".
Un cammino sinodale
Dato il coinvolgimento internazionale della ricerca con professionisti provenienti da tradizioni e culture molto diverse, si può dire che la sinodalità sia proprio una delle caratteristiche del seminario. Obiettivo futuro, creare una rete di esperti e persone che vogliano dare il loro contributo camminando insieme verso risposte condivise alle principali sfide sociali ed etiche - tral'altro molto sentite da Papa Francesco - come: i conflitti e la costruzione della pace, il fututo del lavoro e, di conseguenza, i nuovi orizzonti per il bene comune.
I temi
Quattro le sessioni del seminario, aperto solo per invito. La prima fa riferimento alla ricerca condivisa di valori. La seconda e la terza, rispettivamente alla tecnologia e al futuro della guerra in una prospettiva di costruzione della pace; e al futuro del lavoro. L'ultima sessione, prima della presentazione dei lavori di discussione di ogni gruppo con le cinque linee guida fondamentali proposte, farà riferimento ai futuri orizzonti e ai loro rispettivi problemi etici.
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