Giornalisti cattolici africani incoraggiati dal Dicastero per la Comunicazione
Barbara Castelli – Città del Vaticano
“Sostegno” e “soddisfazione” per un incontro che mette a fuoco gli “sforzi infaticabili” dell’Unione cattolica africana della stampa (UCAP-Burkina), così come degli organizzatori, e il “dinamismo” dei comunicatori cattolici nel promuovere un “giornalismo di pace”. E’ quanto esprime Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, nel messaggio per il corso di formazione organizzato dall’Unione cattolica africana della stampa, in collaborazione con l’Associazione ivoriana dei giornalisti e comunicatori cattolici. L’incontro, tra l’8 e il 16 agosto ad Abidjan, sul tema “Processi elettorali in Africa: ruolo e responsabilità dei media nella preservazione della pace sociale”, è presieduto da mons. Raymond Ahoua, vescovo di Grand-Bassam (Costa d'Avorio) e responsabile della Commissione episcopale per le comunicazioni sociali.
Un giornalismo fatto da persone per le persone
Nella missiva, datata 9 agosto, il prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede richiama alcune parole di Papa Francesco, contenute nel . E’ urgente, infatti, “promuovere un giornalismo di pace”, non “buonista”, “che neghi l’esistenza di problemi gravi e assuma toni sdolcinati”, quanto “ostile alle falsità, a slogan ad effetto e a dichiarazioni roboanti”. L’auspicio, quindi, è che poco alla volta si vada diffondendo un giornalismo “che non bruci le notizie, ma che si impegni nella ricerca delle cause reali dei conflitti, per favorirne la comprensione dalle radici e il superamento attraverso l’avviamento di processi virtuosi”.
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