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Quando il coach si chiama Francesco

I bambini del Dispensario Santa Marta in Vaticano hanno incontrato gli sportivi delle Fiamme Gialle e di Athletica Vaticana. Una singolare ¡°visita della misericordia¡±, sulla scia dell'insegnamento del Papa nel periodo quaresimale. Il Dispensario ¨C che compir¨¤ 97 anni ¨C offre gratuitamente assistenza alle famiglie con bambini, che non hanno assistenza sanitaria

Giampaolo Mattei ¨C Città del Vaticano

Se per coach spirituale hai Papa Francesco non puoi che fare solidarietà sul serio, anche attraverso il linguaggio concreto e fraterno dello sport. E così Athletica Vaticana, l¡¯associazione sportiva della Santa Sede, per mettere in pratica le indicazioni spirituali di Francesco ha invitato i campioni olimpici delle Fiamme Galle in Vaticano per incontrare i bambini assistiti nel Dispensario Santa Marta in una giornata operativa, tra visite pediatriche e sedute di logopedia.

Una singolare ¡°visita della misericordia¡±, vissuta rilanciando l'insegnamento del Papa nel periodo quaresimale, per prepararsi tutti insieme alla Pasqua: le famiglie povere che trovano nel Dispensario un aiuto e un incoraggiamento dai medici e dagli operatori, tutti volontari; gli atleti professionisti del prestigioso gruppo sportivo della Guardia di Finanza e anche i podisti vaticani, tutti dipendenti e cittadini, che non vogliono ¡°correre e basta¡± ma rilanciare una testimonianza solidale, spirituale e anche culturale tra gli atleti che incrociano nelle strade e nelle piste. E così nei locali del Dispensario, in un clima di famiglia, quindici campioni hanno insegnato ai bambini, ma anche ai genitori, i ¡°segreti¡± dei loro sport, insegnando anche qualche ¡°piccolo passo¡± per sportivo per divertirsi e consigliando qualche semplice esercizio fisico per stare meglio. Le Fiamme Gialle non hanno mancato di portare materiale scolastico e anche magliette e cappellini, buoni proprio per fare qualche corsa e qualche salto. E per aiutare le famiglie più povere a celebrare la Pasqua ecco anche i dolci tradizionali come le uova di cioccolato per i più piccoli e le ¡°colombe¡±.

A fare gli onori di casa è stata la direttrice, suor Maria Antonietta Collacchi, religiosa delle Figlie della Carità, accompagnata da sui più stretti collaboratori, a cominciare da Javier e Valentina. Con loro anche alcuni rappresentanti di Athletica Vaticana, con il presidente mons. Melchor Sánchez de Toca, sotto-segretario del Pontificio Consiglio della cultura.

Preferiscono non rilasciare interviste gli atleti delle Fiamme Gialle, non sono qui per mettersi in mostra. ¡°Siamo qui per crescere come persone¡± dice, a nome di tutti, Fabrizio Donato, capitano anche della nazionale italiana di atletica leggera (nel salto triplo medaglia olimpica e recordman di presenze ai Giochi, oltre che campione europeo). Accompagnati dal generale Vincenzo Parrinello, comandante del Gruppo polisportivo, sono venuti a incontrare i bambini anche il campione olimpico di scherma Daniele Garozzo, il campione del mondo di karate Stefano Maniscalco, i saltatori con l¡¯asta Sonia Malavisi e Ivan De Angelis, i velocisti Matteo Galvan e Lorenzo Valentini, la tuffatrice Maria Marconi e le judoka Miriam Boi, Assunta Galeone e Annalisa Calagreti. Con loro il capitano Giovanni Conti e il direttore tecnico dell¡¯atletica, Andrea Ceccarelli. Per elencare medaglie e record non basterebbe la pagina.

¡°Offriamo gratuitamente assistenza alle famiglie con bambini, senza tessera del servizio sanitario¡± spiega suor Antonietta. "Sono soprattutto stranieri e certo non guardiamo alla provenienza o alla religione. Da noi trovano servizi di pediatria, ginecologia, ecografia, oculistica, allergologia, dermatologia, psicologia, cardiologia, ortopedia, gastroenterologia, chirurgia e logopedia. L¡¯assistenza medica è estesa anche agli altri componenti della famiglia grazie alla collaborazione di medici specialisti che offrono la loro professionalitࡱ.

Il Dispensario, spiega suor Antonietta, ¡°cerca di far arrivare alle famiglie bisognose anche le medicine e i prodotti di prima necessità per i bambini ¡ª latte in polvere, pannolini, omogeneizzati, pappe ¡ª e, se possibile, anche per i genitori: parliamo di 350 bambini con un¡¯attenzione diretta per circa mille persone¡±. Ma soprattutto, ha raccontato la religiosa agli atleti della Guardia di Finanza, ¡°questo servizio è reso possibile dal lavoro dei volontari che, ogni giorno, si alternano per seguire con affetto e semplicità i nostri piccoli assistiti con l¡¯idea che il Dispensario è anzitutto una famiglia nella quale confidarsi e confrontarsi¡±.

Una famiglia che l¡¯8 maggio compirà 97 anni. È infatti il 1922 l'anno di nascita del Dispensario - oggi Fondazione presieduta dal Cardinale Elemosiniere Konrad Krajewski - benedetto da Pio XI e poi sostenuto da tutti i Papi, e subito affidato alle suore Figlie della Carità di San Vincenzo de¡¯ Paoli. Lo stile è sempre quello della carità e della dignità, fa presente suor Antonietta, ¡°e oggi più che mai cerchiamo di salvare le famiglie dai rischi connessi con il mercato del lavoro nero, la droga e la prostituzione¡±.

È significativamente proprio con loro, con i ¡°piccoli prìncipi¡± del Dispensario Santa Marta, che il Papa ha voluto festeggiare gli ultimi tre suoi compleanni. ¡°Francesco ci ricorda sempre - aggiunge la religiosa - che il Dispensario ha il suo punto di forza nell¡¯accoglienza che mette al primo posto la tenerezza, insieme con la consapevolezza che oggi più che mai le persone che vivono nel bisogno vengono scartate, guardate con diffidenza e persino con fastidio¡±.

Perciò ecco che ¡°in un mondo ossessionato dalle apparenze il Dispensario risponde con una semplicità che ogni giorno si rende operosa tra le tante urgenze di quanti bussano alla nostra porta¡±. Quelle persone, conclude suor Antonietta, ¡°devono sentirsi a casa qui con noi, vanno guardate negli occhi e noi non abbiamo paura di toccare le loro ferite¡±.

Ma la solidarietà non s¡¯improvvisa e questo gemellaggio solidale tra Athletica Vaticana e Fiamme Gialle è già al terzo passo. E sempre con il sostegno dell¡¯Elemosineria Apostolica che, a nome di Papa Francesco, sta vicino alle persone più in difficoltà. Ed ecco che 250 poveri, soprattutto migranti, sono stati accompagnati allo stadio Olimpico a vedere le gare del Golden Gala, la più prestigiosa manifestazione internazionale di atletica leggera in Italia. Con tanto di abbraccio con i campioni africani, etiopi, eritrei e kenyani: nelle prove di mezzofondo e di maratona infatti le gerarchie mondiali sono capovolte e il cosiddetto ¡°terzo e quarto mondo¡± arriva sempre, e significativamente, primo. Poi, nel periodo di Natale, sempre su invito dell¡¯Elemosineria, gli atleti delle Fiamme Gialle hanno preparato e servito ¡ª nel Centro sportivo di Castelporziano ¡ª il pranzo a un gruppo di poveri assistiti dalla Caritas diocesana di Roma.

L¡¯abbraccio con i bambini e le famiglie, del Dispensario Santa Marta perciò non è un caso: fa parte di un progetto concreto di solidarietà. E se per coach hai Papa Francesco carità e spiritualità fanno rima anche nel linguaggio dello sport.
 

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13 aprile 2019, 11:20